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giovedì 18 febbraio 2016

Airportman

AIRPORTMAN – David
Lizard Records
Genere:Post Rock, Alternative Ambient
Supporto: cd – 2014


Dodicesimo lavoro per Airportman, progetto di Giovanni Risso e Marco Lamberti, musicisti di Cuneo molto attenti alla scena Post Rock.
Procede anche il sentiero minimale del gruppo, dove la struttura canzone incede solitamente in crescendo sonori a partire da suoni psichedelici. Nenie si intersecano con suoni ricercati, come il piano che sgocciola note lentamente, fra sensazioni di malessere e cori lamentosi su armonie a tratti nervose, dettate dalla chitarra  ficcante ed incalzante.
Chi è “David”? Il caso potrebbe risolversi leggendo le poesie scritte nel libretto interno di accompagnamento, fatto a forma di poster ripiegato. La lettura è apparentemente senza una logica, come fossero quadri di sensazioni random, accompagnati dalle illustrazioni di Chiara Dattola, anche loro oscure ed inquietanti.
Un unico brano suddiviso in sei movimenti, dove appunto l’inquietudine a volte lascia spazio a piccoli raggi di sole. Di certo Steven Wilson potrebbe apprezzare alcuni di questi momenti, non troppo distanti dal suo primordiale esordio. Ma è l’oscurità che vigila sovente.
L’elettronica ha la sua importanza nel contesto compositivo, tuttavia ad uscirne fuori sono sempre gli arpeggi della chitarra e i tocchi del piano, quest’ultimo non visto come mezzo di virtuosismo, piuttosto un viatico per sensazioni ammalianti e minimali. La controprova la potete avere nel movimento numero tre del disco.
Se si vuole ascoltare una ritmica quantomeno insistente bisogna giungere al quarto movimento. Quello che manca a “Davide” a mio modesto avviso, sono i ritornelli, cioè sembra un infinito refrain. Ok, quando una musica emoziona ha raggiunto il proprio scopo, ma deve anche avere almeno un qualcosa che rimanga nella mente, un momento perlomeno che esuli dalla ripetizione degli eventi sonori rappresentati. Anche la musica di ricerca a mio avviso deve avere un attimo di tregua durante l’ascolto, un qualcosa che spezzi, perché qui gli assolo strumentali, intesi come tali non ci sono, e pensare che è musica prettamente strumentale. Altrimenti si rischia di avere a che fare con musica da sottofondo.

Airportman è un progetto interessante, intimistico, valente sotto gli aspetti che ho descritto, ma che è rivolto ad un pubblico preparato, “David” è l’ennesimo tassello Ambient della loro lunga discografia. MS

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