Fmi taglia stime Italia, nel 2012 crescerà meno
Milano e Francoforte chiudono sopra il 4%, Parigi e Londra sopra il 3%. Boom di Atene
07 settembre, 18:04 (ansa.it)
BORSA MILANO: CHIUDE IN FORTE RIALZO, FTSE MIB +4,24% - Piazza Affari chiude in forte rialzo. Il Ftse Mib, con uno strappo negli ultimi istanti della della seduta, ha concluso in crescita del 4,24% a 14.645 punti.
BORSA FRANCOFORTE TERMINA SEDUTA A +4,07% - Chiusura in netto rialzo per la Borsa di Francoforte. L'indice Dax ha messo a segno un +4,07% a 5.405,53 punti.
PARIGI CHIUDE IN RIALZO DEL 3,63% - Chiusura di seduta positiva per la Borsa di Parigi. L'indice Cac 40 ha guadagnato il 3,63% a 3.073,18 punti.
LONDRA CHIUDE A +3,14% - La Borsa di Londra ha chiuso la seduta con un rialzo del 3,14%. Il Ftse 100 ha terminato a 5.318,59 punti.
BORSA EUROPA CORRE CON FRANCOFORTE, STRAPPA ATENE
- Le Borse europee, in scia all'apertura in deciso rialzo di Wall Street, incrementano i guadagni con l'indice d'area Stxe 600 che vola a +2,5%. A correre è Francoforte (+3,9%) che come Atene (+7,9%) beneficia della decisione della Corte costituzionale tedesca che ha respinto la richiesta di un gruppo di euroscettici di bloccare la partecipazione della Germania al piano di salvataggio della Grecia. Sui listini continuano a brillare gli automobilistici (sottoindice dj stoxx +5,7%) con Fiat (+7,1%) in prima fila. Ben comprata anche l'energia (+3,3%) con Tulow (+7%), Petroleum (+6,8%) e Saipem (+5,5%). Nei tecnologici (+3,6%) scatta Infineon (+6,6%). Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse europee: - Londra +2,54% - Parigi +2,36% - Francoforte +3,90% - Madrid +1,76% - Milano +3,42% - Amsterdam +2,22% - Stoccolma +2,27% - Zurigo +2,01%.
TOKYO CHIUDE POSITIVA - La Borsa di Tokyo trova il rimbalzo e si risolleva dai minimi di aprile 2009, terminando gli scambi in rialzo del 2,01%. L'indice Nikkei si attesta quasi ai massimi intraday, a quota 8.763,41, con un progresso di 172,84 punti, sostenuto dagli acquisti sui titoli legati all'export. Il rialzo è legato alla frenata dello yen sul dollaro (salito oltre quota 77), in scia all'iniziativa della Banca nazionale svizzera (Bns) che ieri ha chiarito di "non voler più tollerare un corso inferiore a 1,20 franchi per un euro", promettendo acquisti illimitati per un tasso di cambio sopra la soglia fissata.
ASIA RIMBALZA, IN RIPRESA IL RAME; BENE TOKYO E SEUL - Rimbalzo delle Borse di Asia e Pacifico dopo tre sedute in sofferenza con gli indici che sono tornati sui livelli del 2008. A innescare la ripresa il buon andamento delle quotazioni del rame, salite per la prima volta in cinque giorni. In positivo anche il dollaro australiano, con i dati economici migliori delle stime. L'indice d'area Msci sfiora un rialzo del 3% con il Nikkei che guadagna oltre due punti percentuali: sulla Piazza di Tokyo si segnalano gli acquisti su Nomura (+4,1%), Softbank (+3,9%) e Fuji Heavy Industries (+3,8%. In luce anche gli automobilistici con Mazda (+3,4%) e Suzuki (+3,2%). A Seul (+3,78%) Hyundai guadagna il 3,6% sulle intenzioni del gruppo di aumentare questàanno la propria quota in Europa al 3%, mentre schizza Hynis Semiconductor (+14,7%), spinta dall'export. A Sydney, tra le materie prime, Bhp Billiton sale del 3,6% e Rio Tinto del 3,2 per cento.
BOJ MANTIENE TASSI FERMI E ALLENTAMENTO MONETARIO - La Bank of Japan (BoJ) ha tenuto i tassi di riferimento fermi allo 0-0,1%, confermando la politica di forte allentamento monetario con le misure aggiuntive decise ad agosto per combattere la deflazione e sostenere l'economia, in presenza di altri rischi quali lo yen forte e le difficoltà in Usa ed Europa. L'istituto centrale, si legge nella nota diffusa al termine della riunione del board di due giorni, ha votato all'unanimità il mantenimento dei fondi, rispettivamente, di 15.000 miliardi di yen per l'acquisto di asset e di 35.000 miliardi di yen per i finanziamenti a tasso fisso, così come definito lo scorso mese. "L'attività economica in Giappone è in fase di ripresa costante, mentre i problemi produttivi sul fronte dell'offerta, a seguito dei danni del terremoto, sono in gran parte risolti", ha rilevato la BoJ, secondo cui produzione ed export stanno tornando sui livelli pre sisma/tsunami dell'11 marzo.
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