PERCHE' LEGGERE OGGI UN BLOG MUSICALE?
Navigando
nel web mi è capitato molto spesso di leggere persone che scrivono riguardo
all’inutilità odierna delle recensioni.
Non
hanno tutti i torti quando dicono che oggi la musica è cambiata, anche nella
modalità d’ascolto, oppure quando affermano che si ha la possibilità di
ascoltarla ovunque e di farsene un’idea propria senza imposizioni da parte di
nessuno.
Hanno
altresì ragione quando mettono in dubbio le capacità critiche e culturali di
molti recensori. Il web è immenso, e sono più gli improvvisati di coloro che
hanno studiato la materia.
Oltre
a questo, aggiungono che si recensisce per farsi mandare un disco gratis.
È
tuttavia una contraddizione dire che è cambiato l’ascolto (“la musica oggi è
liquida”) e poi affermare che uno lo fa per cercare un CD gratuito (sempre più
inutile).
Dicono
anche che lo si fa per il proprio ego, magari senza pensare che quel recensore
potrebbe avere altre attività legate alla musica – conferenze, spettacoli,
realizzazioni, pubblicazioni cartacee, ecc. Insomma, si può dire tutto e il
contrario di tutto, ma bisognerebbe farlo senza superficialità e con cognizione
di causa. Non si deve fare di tutta l’erba un fascio, ma oggi è di moda il
pensiero estremo: o bianco o nero.
Dico
sempre ai musicisti: è inutile che voi suoniate se non c’è chi vi ascolta.
Bisogna preparare un pubblico all’ascolto, perché, come si è detto in
precedenza, il suddetto è cambiato. Un recensore ha un vantaggio rispetto a un
ascoltatore normale: quello di avere molto materiale proposto e di ricercare
anche lui sul web, riuscendo così a scremare molto. Se un lettore trova
affinità di gusti con un recensore, avrà il vantaggio di non impazzire nella
ricerca, vista la quantità di materiale quotidiano che esce.
Un
recensore non ha la verità, ma perlomeno indirizza e NON IMPONE… consiglia.
Ma
se non lo fa per i CD, se non lo paga nessuno, se non è per l’ego… allora
perché lo fa? I motivi sono molteplici: dal semplice amore per la musica, alla
pubblicazione online di ciò che magari hanno scritto anche in cartaceo su
riviste o altro; alcuni sono molto seguiti per l’annosa esperienza che hanno
alle spalle e non se la sentono di abbandonare la nave; altri lo fanno solo
come hobby; altri ancora perché sono richiesti o perché guadagnano con i click
sulle pagine. Insomma, non tutti sono uguali.
Nel
mio caso è un insieme di alcune cose dette: di certo non lo faccio per i CD
gratis, anche perché, se voglio ascoltare la musica allo stereo, ascolto quello
che dico io, non quello che mi propongono gli altri. Io ho un mio gusto, come
tutti. Eppure in quelle proposte c’è del materiale interessante e, in alcuni
casi, delle piccole gemme! Quindi ringrazierò sempre le case discografiche, le
case distributrici e gli artisti stessi che mi contattano, perché è cultura.
Conoscere nuove realtà è positivo per chi ama la musica. In tempi in cui i
dischi non si vendono più io li paragono a degli eroi.
In
parole povere: è inutile recensire oggi? In alcuni casi sì, in altri no; il
mondo è bello perché è vario. In fondo non ci vuole molto: se non ti piace,
basta saltare su un’altra pagina web, ma parlare di musica è sempre
interessante e culturale. NONSOLO PROGROCK sarà qui finché ne avrò voglia e
passione; non dipenderà di sicuro dai pareri altrui. Rock on! MS
P.S.
Dite civilmente la vostra nei commenti.
Versione Inglese:


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