CARMINE
CAPASSO – Live Concert
Ma.Ra.Cash
records
Genere: Progressive Rock / Virtuoso
Supporto: Digital / Bandcamp – 2024
Giunge
anche per il chitarrista Carmine Capasso la prova del live dopo l’ottimo
“Assenza Di Gravità” (Ma.Ra.Cash Records) del 2022.
Oramai
note le sue collaborazioni, Sasha (Timoria), Trip, The Samurai Of Prog, Arturo
Stalteri e moltissime altre, tanto da essere considerato oggi uno dei
chitarristi Prog più richiesti nell’ambito. Il disco ricopre diverse date del
tour promozionale del primo album "Assenza Di Gravità" e con Carmine
suonano artisti già noti nel settore come Giuseppe "Sep" Sarno
(tastiere, piano), Jacopo Casadio (batteria) e Piero Chiefa (basso).
Oltre
ai brani del proprio esordio da solista, la setlist presenta una cover di
"Sole Spento" dei Timoria, un omaggio alla Premiata Forneria Marconi
con la celeberrima "Impressioni Di Settembre", e "Firth Of
Fifth" dei Genesis, dove un gentilissimo Steve Hackett si complimenta con l'artista.
Capasso
non esclude dal progetto la parentesi con gli storici Trip, suonando brani da
lui composti che rispondono al titolo di "Acheronte", tratto dalla
sua produzione "Caronte 50 Years Later" (che si lega all'omaggio
dovuto a Joe Vescovi con "Caronte") e "Enigma" dall'ultimo
album in studio della band "Now The Time Has Come", qui con Tony
Alemanno (ex bassista della band) come special guest.
Il
live inizia con “Sogno Pt.1”, un brano strumentale atmosferico dall’intro
psichedelico e sognante perfettamente cucito sul significato del titolo
proposto. L’incedere ha una matrice storica relegata ai Pink Floyd. La chitarra
cambia stile ruggendo in “Assenza Di Gravità”, brano che resta in bilico fra
cantautorato e ricerca Progressiva.
Introspettivo
il pianoforte di “In Un Posto Che Non C’è”, ballata in Timoria style, dove il
solo di chitarra centrale fa venire più di un brivido sulla pelle. Capasso sa
comporre arie lievi con eleganza e semplicità, dote che a mio avviso si deve
tenere ben stretta, come accade in “Neve Nera”. Ancora di più a proprio agio il
chitarrista si ritrova in “Sole Spento”, e non poteva essere differente vista
la collaborazione con Sasha. Radiofonica risulta “Una Valigia Di Perché”, mentre
i giochi si fanno seri con la già nominata “Acheronte”, due minuti narrati che
conducono a “Caronte”, splendido classico del Prog italiano suonato davvero con
dovizia e dedizione. Il gruppo si muove agilmente all’unisono. Per restare in
ambito Trip, il quartetto si cimenta a seguire in “Enigma”, altra chicca per
chi ama l’Hard Prog fatto come si deve.
Interessante
la versione di “Impressioni Di Settembre”, personalmente apprezzo molto chi
rende un grande classico, un brano proprio mettendo in gioco il proprio
carattere. Qui Sarno mette tutta la classe e tecnica sciolinando un assolo di
piano che si getta anche nel classicismo per un risultato altamente
coinvolgente, mentre letteralmente imponente è l’assolo finale di chitarra. Il
discorso varia di nulla nei confronti di “Firth Of Fifth”, altra gemma senza
tempo perfettamente assimilata e riproposta. La conclusione strumentale
intitolata “Sogno Pt.2 (reprise)” spacca di brutto e come nei finali dei fuochi
d’artificio… Di tutto e di più.
Questo
live ha il pregio di ricoprire un vasto pubblico, non soltanto amante del Rock
che fu, ma anche di quello attuale, con tanta anima e sudore. Diceva qualcuno:
“Provare per credere”. MS
CARMINE CAPASSO - Live Concert
Ma.Ra.Cash records
Genre: Progressive Rock / Virtuoso
Support: Digital / Bandcamp - 2024
The live test also comes for guitarist Carmine Capasso
after the excellent “Assenza Di Gravità” (Ma.Ra.Cash Records) from 2022.
By now his collaborations are well known, Sasha
(Timoria), Trip, The Samurai Of Prog, Arturo Stalteri and many others, so much
so that today he is considered one of the most sought-after Prog guitarists in
the field. The album covers several dates of the promotional tour of the first
album “Assenza Di Gravità” and with Carmine play artists already known in the
industry such as Giuseppe “Sep” Sarno (keyboards, piano), Jacopo Casadio
(drums) and Piero Chiefa (bass).
In addition to songs from his own solo debut, the
setlist features a cover of Timoria's “Sole Spento”, a tribute to Premiata Forneria
Marconi with the very famous “Impressioni Di Settembre”, and Genesis' “Firth Of
Fifth,” where a very gracious Steve Hackett also puts his own spin on the
closing “Sogno Pt.2 (reprise)”.
Capasso does not exclude from the project the
interlude with the historic Trip, playing songs he composed that answer to the
title “Acheronte”, from his production “Caronte 50 Years Later” (which ties in
with the tribute due to Joe Vescovi with “Caronte”) and “Enigma” from the
band's latest studio album “Now The Time Has Come,” here with Tony Alemanno
(former bassist of the band) as a special guest.
The live show begins with “Sogno Pt.1,” an atmospheric
instrumental track with a psychedelic and dreamy intro perfectly sewn to the
meaning of the proposed title. The opening has a historical matrix relegated to
Pink Floyd. The guitar changes style roaring in “Absence Of Gravity,” a track
that remains poised between songwriting and Progressive research.
Introspective piano in “In Un Posto Che Non C’è”, a
ballad in Timoria style, where the central guitar solo sends more than a chill
over the skin. Capasso knows how to compose light airs with elegance and
simplicity, a skill that in my opinion he should hold on to, as happens in
“Neve Nera”. Even more at ease the guitarist is found in “Sole Spento,” and it
could not be different given the collaboration with Sasha. Radiophonic turns out
to be “Una Valigia Di Perché”, while the games get serious with the aforementioned
“Acheronte”, two narrated minutes that lead to “Caronte,” a splendid Italian
Prog classic played really with skill and dedication. The group moves nimbly in
unison.
To stay in the Trip sphere, the quartet next tries its
hand at “Enigma”, another gem for those who like Hard Prog done right.
The version of “Impressioni Di Settembre” is
interesting, personally I really appreciate those who make a great classic, a
song their own by putting their own character on the line. Here Sarno puts all
the class and technique melting a piano solo that also throws in classicism for
a highly engaging result, while literally imposing is the final guitar solo.
The discourse varies by nothing vis-à-vis “Firth Of Fifth”, another timeless
gem perfectly assimilated and reprised. The instrumental conclusion titled
“Sogno Pt.2 (reprise)” kicks ass and like fireworks endings... Anything and
everything.
This live show has the merit of covering a wide
audience, not only lovers of the Rock that was, but also of the current one,
with lots of soul and sweat. Someone said, “Trying is believing”. MS