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venerdì 1 novembre 2024

Vittorio Nistri - Filippo Panichi

VITTORIO NISTRI – FILIPPO PANICHI - Vittorio Nistri / Filippo Panichi
Snowdonia dischi
Genere: Musica da camera psichedelica / Elettronica sperimentale
Supporto: cd / 2 lp – 2024





Colui che ha l’epiteto d’artista è a mio modo di pensare uno spirito libero, dove la ricerca di un’espressività con cui esporre la propria arte è in continuo mutamento. C’è chi nella musica trova la formula giusta e si ferma li, e chi invece muta secondo quello che sente di esprimere in quel determinato istante. Gli stili, o per meglio dire i generi, non sono importanti quando si hanno le idee chiare. Questo per me è il comportamento di un vero artista.
Se poi nel rafforzare il concetto sonoro ricorre ulteriormente a uno studio dell’artwork quantomeno esaustivo e bello da visionare, allora siamo nel campo della perfezione.
Non ricordo da quanto tempo mi sono imbattuto in un supporto vinilico così particolareggiato e curato come nel caso del duo Vittorio Nistri, Filippo Panichi.
Avrete già conosciuto la professionalità di Nistri messa a disposizione di moltissimi artisti e progetti, fra i quali posso nominare Deadburger Factory, Deadburger, Ossi, Maisie, Claudio Milano, Forbici di Manitù, St.Ride, Danseur Boxeur, Overload, il tutto sguazzando a proprio piacimento in diversi ambienti, anche molto distanti fra di loro. Oggi assieme al chitarrista sperimentatore elettroacustico Filippo Panichi, si getta in una nuova sfida relegata a un sound privo di batteria e basso, in sostanza non prettamente Rock, dove la Psichedelia si sposa con la musica da camera e l’elettronica.
L’artwork è opera di un lavoro collettivo fra Beppe Stasi, autore della copertina e di altri dipinti contenuti all’interno, e Gabriele Menconi, curatore della grafica e del progetto visuale. La foto che ritrae i due protagonisti in suolo alieno (in provincia di Grosseto) è di Panichi stesso, mentre tutte le altre sono realizzate da Lorenzo Desiati, Nistri e Panichi. Inoltre all’interno risiedono tutte le mappature delle strumentazioni brano per brano oltre agli esecutori.  
La genesi dell’album proviene da un resoconto di un periodo oscuro vissuto da entrambi i protagonisti, i quali hanno subito stress oltre che problemi di salute. Il messaggio è: “Nonostante tutto, c’è uno spiraglio di luce e bellezza mentre si sta attraversando una distesa di ghiaccio sottile”.
Nel realizzare i nove brani che compongono l’opera, il duo si avvale della partecipazione di un quintetto cameristico, Silvia Bolognesi (contrabbasso), Giulia Nuti (viola), Enrico Gabrielli (clarinetto, sax), Pietro Horvath (violoncello) e Edoardo Baldini (trombone).
La ricerca strumentale e strutturale a cui si attengono è immediatamente evidente in “Il Faro Di Schrodinger”, musica evocativa realizzata attraverso strumentazioni come il Lyra-8, synth analogico con otto oscillatori. L’approccio mi ricorda l’inizio carriera dell’indimenticato Franco Battiato. Stupisce altresì il suono che “La Risacca Dell’Alba” riesce a realizzare, tutto questo grazie ad un rivelatore di ultrasuoni che Filippo chiama scherzosamente Pipistrellator! Esso capta particolari frequenze prodotte per esempio da un cellophane oppure da un pacchetto di sigarette stropicciato, in più l’Enner, altro synth analogico futurista a forma di tavolozza di pittore con pads incorporati. Il risultato ha un fascino assolutamente unico, dove le atmosfere scaturite si legano perfettamente con l’uso degli archi.
Le sensazioni immaginifiche proseguono con “Maya Deren Blues”, questa volta esiste un andamento cadenzato e una melodia di fondo impreziosita da un arrangiamento creato attraverso un dissipatore di un vecchio computer Pentium II. Questa Psichedelia moderna ha pochi punti di riferimento (a parte qualche ricercatore nel Krautrock), in qualche maniera per dare un punto di riferimento, posso citare alcuni passaggi dei Porcupine Tree periodo anni ’90.
“Pipistrelli Sul Frigorifero” potrebbe soggiornare nella discografia dei Kraftwerk, mentre un suono di tastiere stende una melodia di base nel brano “Segreti”. Qui il corpo diventa musica attraverso le mani dell’esecutore che toccano i pads in maniera simultanea e grazie all’umidità della pelle, la corrente a basso voltaggio attraversa il corpo mutando il suono. Quest’approccio mi ricorda quello che gli Area facevano dal vivo negli anni ’70 stendendo il cavo del synth di Fariselli nelle mani del pubblico durante i concerti. Il risultato è quantomeno affascinante.
“Sheriff In Tiraspol” pur non avendo una ritmica vera, ha un orientamento decisamente Rock, oltre un ottimo arrangiamento di fiati. “La Costante Elastica” riconduce l’ascolto in meandri della mente attraverso suoni creati da Filippo stesso con uno strumento chiamato “Mollofono” dove molle elettrificate elargiscono frequenze poi raggiunte dal suono di percussioni effettuate su una ringhiera in acciaio inox. Tutto questo su una musica da camera di base.
“Giulietta Sotto Spirito” è ipnotica, in bilico fra l’inquietante e il giocoso. A concludere “Prove Tecniche Di Solitudine”, brano malinconico e toccante dove gli archi vibrano assieme all’anima dell’ascoltatore.
L'album esce sia in vinile (doppio inciso su tre lati) che in cd (digipack tre ante), in entrambi i casi, con corposo booklet tipo libro d'arte e tagliando per il download. Qui non c’è AI, ma l’insostituibilità dell’artista, e spero che tutto questo faccia riflettere molti di voi sulla validità di chi ama fare progetti con tutto il proprio cuore e la mente. Mi piace ancora credere che l’uomo moderno sia al centro della propria vita, in un periodo come questo non soffochiamo i sogni, ma supportiamoli! Grazie Nistri e Panichi per questa lezione. MS 






Versione Inglese:



VITTORIO NISTRI - FILIPPO PANICHI - Vittorio Nistri / Filippo Panichi
Snowdonia records
Genre: Psychedelic Chamber Music / Experimental Electronics
Support: cd / 2 lp - 2024


He who has the epithet of artist is to my way of thinking a free spirit, where the search for an expressiveness with which to expose one's art is constantly changing. There are those who find the right formula in music and stop there, and those who change according to what they feel they are expressing at that particular moment. Styles, or rather genres, are not important when one has clear ideas. This to me is the behavior of a true artist.
If then in reinforcing the sonic concept he further resorts to a study of artwork that is at least exhaustive and beautiful to view, then we are in the realm of perfection.
I cannot remember how long it has been since I have come across a vinyl medium as detailed and polished as in the case of the duo Vittorio Nistri, Filippo Panichi.
You will have already known Nistri's professionalism put at the disposal of many artists and projects, among which I can name Deadburger Factory, Deadburger, Ossi, Maisie, Claudio Milano, Forbici di Manitù, St.Ride, Danseur Boxeur, Overload, all wallowing at will in different environments, even very distant from each other. Today together with electroacoustic experimentalist guitarist Filippo Panichi, he throws himself into a new challenge relegated to a sound devoid of drums and bass, in essence not purely Rock, where Psychedelia marries chamber music and electronics.
The artwork is a collective effort between Beppe Stasi, author of the cover and other paintings contained inside, and Gabriele Menconi, curator of the graphics and visual design. The photo depicting the two protagonists in alien soil (in the province of Grosseto) is by Panichi himself, while all others are by Lorenzo Desiati, Nistri and Panichi. Also inside reside all the mappings of the instrumentation track by track as well as the performers.
The genesis of the album comes from an account of a dark period experienced by both protagonists, who suffered stress as well as health problems. The message is, “In spite of everything, there is a glimmer of light and beauty while going through an expanse of thin ice”.
In creating the nine pieces that make up the work, the duo is joined by a chamber quintet, Silvia Bolognesi (double bass), Giulia Nuti (viola), Enrico Gabrielli (clarinet, sax), Pietro Horvath (cello) and Edoardo Baldini (trombone).
The instrumental and structural research they adhere to is immediately evident in “Il Faro Di Schrodinger,” evocative music made through instrumentation such as the Lyra-8, an analog synth with eight oscillators. The approach reminds me of the early career of the unforgettable Franco Battiato. Also astonishing is the sound that “La Risacca Dell'Alba” manages to achieve, all thanks to an ultrasonic detector that Filippo jokingly calls Pipistrellator! It picks up particular frequencies produced by, for example, cellophane or a crumpled cigarette packet, plus the Enner, another futuristic analog synth in the shape of a painter's palette with built-in pads. The result has an utterly unique charm, where the atmospheres sprung tie in perfectly with the use of strings.
The imaginative sensations continue with “Maya Deren Blues”, this time there is a cadenced tempo and an underlying melody embellished by an arrangement created through a heatsink of an old Pentium II computer. This Modern Psychedelia has few points of reference (apart from a few seekers in Krautrock), somehow to give a point of reference, I can mention some passages from the Porcupine Tree 90s period.
“Pipistrelli Sul Frigorifero” could stay in the discography of Kraftwerk, while a keyboard sound lays down a basic melody in the track ”Secrets”. Here, the body becomes music through the performer's hands touching the pads simultaneously, and through the skin's moisture, low-voltage current flows through the body mutating the sound. This approach reminds me of what Area used to do live in the 1970s by stretching Fariselli's synth cable into the hands of the audience during concerts. The result is at least fascinating.
“Sheriff In Tiraspol” while not having a true rhythm, has a decidedly Rock orientation, as well as an excellent wind arrangement. “La Costante Elastica” leads the listener back into meanderings of the mind through sounds created by Philip himself with an instrument called ‘Mollocophone’ where electrified springs bestow frequencies then reached by the sound of percussion made on a stainless steel railing. All this over basic chamber music.
“Giulietta Sotto Spirito” is hypnotic, hovering between the eerie and the playful. To conclude “Prove Tecniche Di Solitudine” a melancholy and touching track where the strings vibrate along with the listener's soul.
The album is released both on vinyl (double-engraved on three sides) and on CD (three-sided digipack), in both cases, with full-bodied art book-like booklet and download coupon. There is no AI here, but the irreplaceability of the artist, and I hope all this makes many of you reflect on the validity of those who like to make projects with all their hearts and minds. I still like to believe that the modern man is at the center of his own life, in a time like this let us not stifle dreams, but support them! Thank you Nistri and Panichi for this lesson. MS