MISHA
CHYLKOVA – Dancing The Same Dance
Gare Du Nord Records / Peyote
Genere: Psichedelico – Folk Rock
Supporto: lp / cd / dg
L'amor che move il sole e l'altre
stelle, narrava il sommo poeta Dante Alighieri, il fulcro
della nostra esistenza tanto declamata da artisti in ogni campo, dalla pittura
alla letteratura fino alla musica. Un argomento senza tempo, dove le melodie
toccanti spesso hanno fatto da colonna sonora a questo sentimento.
La
polistrumentista Misha Chylkova (arpa, chitarra, syhth, steel drum, armonium e
voce) è una londinese di origine ceca oggi residente a Milano, anche lei è una
attenta narratrice degli eventi, e tratta l’amore in tutte le sfaccettature,
con semplicità ed eleganza. Il suo stile che si potrebbe definire anti-Folk, la
vede immergersi nell’amore anche attraverso l’ironia fra intrecci melodici e
crescendo sonori. Misha collabora nel tempo con artisti del calibro di The
Awkward Silences, David Cronenberg’s Wife, Extradition Order, Darren Hayman,
Ian Button e Jonathan Clayton. Oggi ha una band propria composta da Darren
hayman (basso, pianoforte, chitarra, fisarmonica), Ian Button (batteria),
Jonathan Clayton (organo), Niccolò Avanzi (chitarra) e Gabriele Arnolfo
(batteria).
Il
risultato dell’esordio s’intitola “Dancing The Same Dance” ed è una raccolta di
brani intensamente personali scritti nel corso degli ultimi anni. Nelle dieci
canzoni che compongono l’album, si parte dall’innamoramento per poi giungere
all’amplificazione dei sensi fino all’ossessione e a tutto ciò che ne consegue.
Misha analizza e lo racconta attraverso la sua splendida voce dopo la breve
strumentale “Coffee”, loop rumoristico che conduce a “Love. Or.”. Le arie
malinconiche si espandono nella mente attraverso suoni profondi addolciti dalle
capacità vocali di Misha, ammalianti e sofisticate.
Solo
con “Will You?” subentra il ritmo della batteria anche se in maniera molto
lenta e leggera, come avesse il timore di disturbare il racconto della cantante.
La sensualità si sprigiona in ogni nota durante un andamento crescente
d’intensità. Nel finale un accenno d’assolo di chitarra rende il brano
psichedelico. Notevole il gioco di coralità in “Loop”, brano ipnotico da
ascoltare a occhi chiusi. Come gocce d’acqua le canzoni scavano nella mente,
nota dopo nota, istante dopo istante, in una erosione lenta e inesorabile. Le
parti strumentali sono sempre brevi e lontane da elucubrazioni tecniche.
“Sparrows” si addentra negli anni ’80, quando la New Wave regalava alcuni brani
introspettivi, qui ci si avvicina per la prima volta alla classica formula
canzone.
Il
lato B del disco in vinile inizia con “I Will”, altra coccola sonora indossata
da Misha, un abito perfetto in cui l’artista si trova a proprio agio… Ed è
bella.
Una
chitarra apre “Doing It All Wrong”, secondo passaggio nel cantautorato in cui
la melodia di fondo e dettata dalla voce della cantante. Il modus operandi non
muta neppure per “Dead Plants”, ci pensa “(Don’t) Stay” a mutare l’andamento,
attraverso un movimento minimale di chitarra, voce e basso.
La
canzone più lunga dell’album composta di sei minuti abbondanti, è la conclusiva
title track “Dancing The Same Dance”, vera e propria chicca psichedelica in cui
lasciarsi trasportare.
Questo
è un album per anime dolci, dove l’amore regna sovrano sotto ogni punto di
vista ed è molto facile lasciarsi coinvolgere, perché non serve fare la voce
grossa per colpire nel segno, serve principalmente classe. MS
Versione Inglese:
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