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lunedì 23 settembre 2024

Aliante

ALIANTE – Anime Invisibili
Ma.Ra.Cash Records
Genere: Rock Progressivo
Supporto: cd – 2024




Con la formazione intatta rispetto al precedente album intitolato “Destinazioni Oblique”, ritornano a distanza di due anni gli Aliante di Coltano con “Anime Invisibili”.
Davide Capitanio (chitarra elettrica e acustica, effetti), Michele Lenzi (tastiere, fagotto, chitarra acustica, flauto), Alfonso Capasso (basso, effetti), e Jacopo Giusti (batteria acustica ed elettronica, didgeridoo), dopo tre album in studio, mantengono intatte le caratteristiche del sound primordiale con cui hanno iniziato a incidere nel 2017, ossia quel Rock Progressivo caro sia agli ascoltatori più vintage, sia alle nuove generazioni amanti delle sonorità più attuali. Quindi, di base durante l’ascolto si possono evincere contaminazioni provenienti da band come Orme, Genesis, Pink Floyd e dalla scena di Canterbury, con Camel e Greenslade in prevalenza.
“Anime Invisibili” è una lunga suite completamente strumentale divisa in quattro movimenti per un totale di quarantacinque minuti di musica.
Il primo movimento intitolato “Sopravvissuti” mette in vetrina nei dodici minuti di musica, le capacità compositive della band, una tecnica strumentale invidiabile e soprattutto un amalgama che funziona alla perfezione. Le tastiere di Michele Lenzi, fra effetti e assolo descrivono la melodia cara al Neo Prog anni ‘80/’90, non a caso la sezione ritmica di Capasso e Giusti è proveniente dal gruppo Egoband, in attività proprio negli anni ’90. Immancabili gli stacchi improvvisi nei movimenti maggiormente riflessivi, in un’escalation di suoni e sensazioni come soltanto il Progressive Rock sa fare. La cultura dei musicisti consente loro di sostituire le parole con gli strumenti, tanta è la capacità espressiva dei suoni. Musica vibrante dall’energia positiva.
La batteria inizia la seconda parte “L’Eco Delle Ombre”, qui il sound è prettamente vintage, dove schegge di Orme impregnano l’ascolto per poi passare la staffetta ai Marillion periodo anni ’80. La chitarra si lancia in un bell’assolo elettrico profondo, oltre che narrativo della scena immaginifica proposta. Altra sottolineatura doverosa è per il flauto di Lenzi, perfettamente incastonato nel contesto.
“Orange Blue 7” spazia nella mente con eco di suoni e percussioni di fondo, solo un contesto momentaneo, perché l’ascoltatore viene successivamente catapultato nel Canterbury sound soprattutto grazie all’uso delle chitarre. Questa musica, nonostante l’usura del tempo, sembra non voler mai smettere di sorprendere, tutto ciò accade quando esiste il lavoro di squadra fra mente e cuore. Siamo al confine di un trip.
Chiudono i quindici minuti di “Nuit Dans Le Desert”, e qui viene spontaneo usare un aggettivo inflazionato, ossia un caleidoscopio sonoro fatto di differenti forme e colori mutanti a ogni movimento, ma così è veramente!
Il Progressive Rock è stato spesso associato al termine “Musica per la mente”, e così lo è anche nel caso degli Aliante, che con “Anime Invisibili” toccano le sinapsi del cervello creando immagini e situazioni da sognare assieme a loro.
Da sottolineare la buona qualità della registrazione, ciliegina sulla torta. Un disco che un fans del genere non deve assolutamente perdere. MS






Versione Inglese:


ALIANTE – Anime Invisibili
Ma.Ra.Cash Records
Genre: Progressive Rock
Support: cd - 2024


With the lineup intact from the previous album entitled “Destinazioni Oblique”, Coltano's Aliante return two years later with “Anime Invisibili”.
Davide Capitanio (electric and acoustic guitar, effects), Michele Lenzi (keyboards, bassoon, acoustic guitar, flute), Alfonso Capasso (bass guitar, effects), and Jacopo Giusti (acoustic and electronic drums, didgeridoo), after three studio albums, keep intact the characteristics of the primordial sound with which they started recording in 2017, namely that Progressive Rock dear to both the most vintage listeners and the new generations who love more current sounds. Thus, basic while listening, one can evince contaminations from bands such as Orme, Genesis, Pink Floyd and the Canterbury scene, with Camel and Greenslade predominating.
“Anime Invisibili” is a long, fully instrumental suite divided into four movements for a total of forty-five minutes of music.
The first movement entitled “Sopravvissuti” showcases in the twelve minutes of music, the band's compositional skills, enviable instrumental technique, and above all an amalgam that works to perfection.
Michele Lenzi's keyboards, between effects and solos describe the melody dear to 80s/'90s Neo Prog, not by chance the rhythm section of Capasso and Giusti comes from the group Egoband, active precisely in the 90s. Inevitable are the sudden breaks in the more reflective movements, in an escalation of sounds and sensations as only Progressive Rock can do. The musicians' culture allows them to replace words with instruments, such is the expressive capacity of the sounds. Vibrant music with positive energy.
The drums start the second part “L'Eco Delle Ombre”, here the sound is purely vintage, where splinters of Orme impregnate the listening and then pass the relay to 80s-period Marillion. The guitar launches into a beautiful deep electric solo, as well as narrative of the imaginative scene proposed. Another dutiful highlight is for Lenzi's flute, perfectly set in context.
“Orange Blue 7” sweeps through the mind with echoes of background sounds and percussion, only a momentary context, because the listener is later catapulted into the Canterbury sound mainly through the use of guitars.
This music, despite the wear and tear of time, never seems to want to stop surprising, all of which happens when there is teamwork between mind and heart. We are on the edge of a trip.
The fifteen-minute “Nuit Dans Le Desert” closes, and an overused adjective comes naturally here, namely a sonic kaleidoscope made of different shapes and colors mutating with each movement, but so it really is!
Progressive Rock has often been associated with the term “Music for the mind”, and so it is also in the case of Aliante, who with “Invisible Souls” touch the synapses of the brain by creating images and situations to dream with them.
Worth noting is the good quality of the recording, icing on the cake. A record that a fan of the genre should definitely not miss. MS

 

 




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