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domenica 1 settembre 2024

Anims

ANIMS – Good’n’ Evil
Sneakout Records & Burning Minds Music Group
Genere: Hard Rock
Supporto: cd – 2024




Ho lasciato la band Anims del chitarrista bolognese Francesco Di Nicola (Danger Zone, Krell e Crying Steel) due anni fa parlando molto bene dell’album d’esordio intitolato “God Is A Witness” (Burning Music / Atomic Stuff / Sneakout Records), oggi lo ritrovo con questa nuova realizzazione intitolata “Good’n’ Evil” con altrettanta qualità sonora. Non a caso la gavetta annosa ha il proprio peso, la storia insegna.
Gli Anims oggi sono un trio composto da Elle Noir (voce), Paolo Caridi (batteria), e quindi Francesco Di Nicola (chitarra, basso). Una delle caratteristiche che si sono potute estrapolare dall’ascolto del cd di debutto, è la qualità della voce di Elle Noir, calda e malleabile ad ogni contesto. Sorprendente la capacità di sapersi adeguare ad ogni condizione stilistica, seppure il binario principale è sempre quello dell’Hard Rock. Registrato al Pri Studio di Bologna, “Good’n’ Evil” è oltre che contenitore di nuovi brani, anche una sorta di riassunto delle puntate precedenti. Undici brani che spaziano nel tempo e nelle band in cui Francesco ha militato, qui riproposte in nuova veste. Numerose le chicche contenute, due derivanti dal periodo Crying Steel dei primi anni ’90, gli inediti “Liar” e “Satellite”. Nel cd (e non nella versione digitale) c’è la bonus track “Victim Of Time”, canzone con cui gli storici Danger Zone esordiscono nel lontano 1984. Ma vengo al concreto parlando dell’argomento trattato in “Good’n’ Evil”, i testi di Chiara Mencarelli e integrati da Francesco Di Nicola, approfondiscono temi spirituali dove l’eterna lotta fra il bene ed il male si svolge senza esclusione di colpi. Esplicativa la copertina disegnata dalla stessa Chiara Mencarelli, dove un individuo che suona la chitarra elettrica, è metà angelo bianco e metà diavolo nero. Biblici richiami e dialoghi con Dio farciscono il tutto.
La musica ha una ricerca strutturale di base dedita alla cura delle melodie e tagliata su misura per la bella voce di  Elle Noir. L’uso della chitarra alterna riff a fughe elettriche di raffinata bellezza, come nel caso di “ The Cherubims”. L’esperienza conduce il trio a lavorare sull’emotività costruita attraverso la storia del genere e rielaborata con la propria personalità, “Fear Of The Night” mette in mostra queste caratteristiche. Il genere sembra non subire l’ingiallimento del tempo, “Where Were You” si diverte a far cantare un ritornello semplice e diretto, mentre con “Satellite” si torna negli anni ’80 quando i Crying Steel mostravano orgogliosamente i muscoli nel settore allora molto di voga. La batteria di Paolo Caridi è precisa e degno motorino per l’andamento di tutti i brani, compreso  il vigoroso e curato “Leviathan”. Coralità multiple aprono “Dry Bones”, una canzone solare e rovente in cui la band trasmette all’ascoltatore il proprio divertimento. Ritorno al passato con l’ottimo rifacimento di “Liars”, altro pezzo dei Crying Steel in cui si denota la capacità dell’Hard Rock di scolpire gli anni ’80. Monolitica “Lena”, un mid tempo in cui il soggetto è l’energia pulita che fuoriesce da un pentagramma curato nei particolari. I storici Danger Zone, come già anticipato, vengono onorati attraverso “Victim Of Time”, qui si pesta a dovere, una canzone per qualche istante vicina al pianeta Judas Priest. Altro mid tempo ci attende in “Nebuchadnezzar”, per qualche verso un sensuale gioco impegnato di schiaffo o bacio. La title track mette il sigillo a questo disco con qualità e nuovamente ricerca strutturale.
Il ritorno degli Anims è una boccata d’aria nuova nel mondo dell’Hard Rock italiano, un ancora di salvezza per chi ritiene che il genere stia soffrendo l’indifferenza dei tempi. Io mi ci aggrapperei con forza, certe emozioni non dovranno mai sparire… Mai! MS





Versione Inglese:


ANIMS - Good'n' Evil
Sneakout Records & Burning Minds Music Group
Genre: Hard Rock
Support: cd - 2024


I left the band Anims of Bologna guitarist Francesco Di Nicola (Danger Zone, Krell and Crying Steel) two years ago speaking very highly of the debut album titled “God Is A Witness” (Burning Music / Atomic Stuff / Sneakout Records), today I find him again with this new release titled “Good'n' Evil” with just as much sound quality. It is no coincidence that the long-standing track record carries its own weight, history teaches.
The Anims today are a trio composed of Elle Noir (vocals), Paolo Caridi (drums), and then Francesco Di Nicola (guitar, bass). One of the characteristics that could be extrapolated from listening to the debut CD is the quality of Elle Noir's voice, warm and malleable to any context. Surprising is the ability to adapt to any stylistic condition, although the main track is always Hard Rock. Recorded at Pri Studio in Bologna, “Good'n' Evil” is not only a container of new tracks but also a kind of summary of the previous installments. Eleven tracks that span time and the bands in which Francesco has played, here re-proposed in a new guise. Numerous goodies are contained, two stemming from the Crying Steel period of the early 1990s, the unreleased “Liar” and “Satellite”.
On the CD (and not in the digital version) there is the bonus track “Victim Of Time”, a song with which the historic Danger Zone debuted back in 1984. But I come to the concrete talking about the subject matter covered in “Good'n' Evil”, the lyrics by Chiara Mencarelli and supplemented by Francesco Di Nicola, delve into spiritual themes where the eternal struggle between good and evil takes place with no holds barred. Explicative is the cover designed by Chiara Mencarelli herself, where an individual playing an electric guitar is half white angel and half black devil. Biblical references and dialogues with God stuff it all.
The music has a basic structural research devoted to the care of melodies and tailored to Elle Noir's beautiful voice. The use of guitar alternates between riffs and electric fugues of refined beauty, as in the case of “ The Cherubims”. Experience leads the trio to work on emotionality built through the history of the genre and reworked with their own personality, “Fear Of The Night” showcases these characteristics. The genre seems to be unaffected by the yellowing of time, “Where Were You” revels in a simple and straightforward chorus, while with “Satellite” we return to the 1980s when Crying Steel proudly showed their muscles in the then very much in vogue industry.
Paolo Caridi's drums are precise and a worthy mover for the progression of all the tracks, including the vigorous and polished “Leviathan.” Multiple choruses open “Dry Bones”, a sunny, searing song in which the band conveys its fun to the listener. Back to the past with the excellent remake of “Liars”, another Crying Steel tune in which Hard Rock's ability to sculpt the 1980s is denoted. Monolithic “Lena”, a mid tempo in which the subject is clean energy pouring out of a carefully crafted stave. The historic Danger Zone, as already anticipated, are honored through “Victim Of Time”, a song for a few moments close to planet Judas Priest, is pounded out here. More mid tempo awaits us in “Nebuchadnezzar”, for a few verses a sensual committed game of slap or kiss. The title track puts the seal on this record with quality and again structural research.
The Anims' return is a breath of fresh air in the world of Italian Hard Rock, a lifeline for those who feel the genre is suffering from the indifference of the times. I would cling to it strongly, certain emotions must never go away... Never! MS






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