Pagine

martedì 10 settembre 2024

Arcansiel

ARCANSIEL – Hard Times
Ma. Ra. Cash Records
Genere: Rock Progressivo / Canterbury
Supporto: cd / Bandcamp





Era il lontano 1988 quando uscì il debutto ufficiale “Four Daisies” della band italiana Arcansiel, e per me fu una piacevole sorpresa che allettò fiducia nelle band nostrane nei confronti  del genere Neo Prog. Non a caso, qui i riferimenti ai Marillion non furono modici. In seguito fra cambi di line up, il passare dei tempi e delle mode, gli Arcansiel rilasciarono altri tre album acquistando una propria identità maggiormente distaccata dalle origini. Nel 2004 uscì la raccolta di best of “Swimming In The Sand”, ma se vogliamo analizzare, il vero ultimo disco in studio risale al lontano 1994 intitolato “Normality Of Perversion”, di ben trent’anni fa. E’ per questo che oggi accolgo l’uscita di “Hard Times” con grande sorpresa e piacere. Uno sguardo alla formazione mi fa capire che il batterista Gianni Lavagno è l’unico superstite della line up originale, ne conseguo che è il detentore del logo Arcansiel, ripongo quindi attese pregne di curiosità su come si sia sviluppato il sound odierno della band. Completano la band Marco Leccese (voce), Felice Lombardo (basso), Davide Sorella (tastiere), e Sebastiano Valvo (chitarre, voce).
“Hard Times” tratta lo scenario attuale societario, con uno sguardo approfondito nei confronti dell’ambientalismo, una disamina su come il pianeta terra vada incontro a importanti danni ecologici. Questo viene analizzato immediatamente nel primo brano suite di diciotto minuti intitolato “Too Late”.
Sin dalle prime note evinco un attaccamento viscerale alle radici del genere, atmosfere anni ’70 prevalgono su tutte per l’uso delle tastiere. I Genesis salgono in cattedra, tuttavia caldi interventi di basso s’interpongono facendo scivolare le ambientazioni in un jazz perfettamente incastonato nel contesto. L’uso delle coralità funziona, così i cambi di tempo, pane quotidiano del Prog fans. Altro tassello di questo puzzle sonoro è quello degli interventi della chitarra, pulita, precisa e rispettosa del passato. Le fughe strumentali prossime al classicismo sono sorprendenti per freschezza, dimostranti non soltanto una preparazione tecnica notevole dei componenti, bensì un’accortezza per le buone melodie davvero invidiabile, in genere non abbordabile a tutti i compositori. La suite è composta da Davide Sorella.
“Puppets & Puppeteers” ha una ritmica incisiva, giustamente vigorosa per fare da colonna sonora a un concetto odierno trattato spesso da tutti noi, ossia l’uso distorto della comunicazione on line che va a imbruttire culturalmente un intero popolo stordendolo e rendendolo prossimo a una marionetta.
Riflessiva "Heaven Is Not Here" di Felice Lombardo, addolcita da arpeggi toccanti. E’ la storia di una donna sedotta da promesse, costretta a lasciare la propria terra per amore.
Sorprendente la finale "My Old Same Mistakes" con interventi medievaleggianti, Prog Jazz, e Scuola Di Canterbury. Qui si parla dell’insicurezza dell’uomo e di conseguenza della preoccupazione per il futuro.
Mi viene spontaneo porgere un sincero ringraziamento a Gianni Lavagno per aver riportato all’attenzione del pubblico questa band storica dai lineamenti gentili. “Hard Times” non è soltanto un disco di Rock Progressivo mordi e fuggi come spesso è capitato di ascoltare, bensì un lavoro completo adatto a tutti i gusti, quindi rivolto a un pubblico ampio, un poco come hanno saputo fare negli anni le nostrane Orme. Bentornati Arcansiel. MS






Versione Inglese:


ARCANSIEL - Hard Times
Ma. Ra. Cash Records
Genre: Progressive Rock / Canterbury
Support: cd / Bandcamp


It was way back in 1988 when the official debut "Four Daisies" by the Italian band Arcansiel was released, and for me it was a pleasant surprise that enticed confidence in homegrown bands towards the Neo Prog genre. Not surprisingly, here the references to Marillion were not modest. Later between line up changes, the passing of times and fashions, Arcansiel released three more albums acquiring their own identity more detached from their origins. In 2004 the best-of collection "Swimming In The Sand" was released, but if we want to analyze, the real last studio album dates back to the distant 1994 titled "Normality Of Perversion", a good 30 years ago. That is why I welcome the release of "Hard Times" today with great surprise and pleasure. A glance at the lineup makes me realize that drummer Gianni Lavagno is the only survivor of the original line up, I follow that he is the holder of the Arcansiel logo, I therefore place expectations full of curiosity about how the band's sound has developed today. Completing the band are Marco Leccese (vocals), Felice Lombardo (bass), Davide Sorella (keyboards), and Sebastiano Valvo (guitars, vocals).
"Hard Times" deals with the current societal scenario, with an in-depth look towards environmentalism, an examination of how planet earth is going through major ecological damage. This is analyzed immediately in the first eighteen-minute suite track entitled "Too Late".
From the first notes I evince a visceral attachment to the roots of the genre, 1970s atmospheres prevail over all by the use of keyboards. Genesis takes the lead, yet warm bass interventions interpose themselves by slipping the settings into a jazz perfectly set in context. The use of chorality works, so do the tempo changes, the bread and butter of Prog fans. Another piece of this sonic puzzle is that of the guitar interventions, clean, precise and respectful of the past. The instrumental fugues close to classicism are surprising in their freshness, demonstrating not only a remarkable technical preparation of the components, but a truly enviable shrewdness for good melodies, not usually affordable to all composers. The suite is composed by Davide Sorella.
"Puppets & Puppeteers" has an incisive, rightly vigorous rhythmic beat to serve as a soundtrack to a present-day concept often dealt with by all of us, namely the distorted use of online communication that goes on to culturally imbrue an entire people by stunning them and making them close to a puppet.
Reflective "Heaven Is Not Here" by Felice Lombardo, softened by touching arpeggios. It is the story of a woman seduced by promises, forced to leave her homeland for love.
Surprising is the final "My Old Same Mistakes" with medievalist interventions, Prog Jazz, and School Of Canterbury. Here it speaks of man's insecurity and consequently concern for the future.
It occurs to me to offer sincere thanks to Gianni Lavagno for bringing this historical band with gentle features back to the public's attention. "Hard Times" is not just a hit-and-miss Progressive Rock record as we have often heard, but a complete work suitable for all tastes, thus aimed at a wide audience, a little like our own Orme have been able to do over the years. Welcome back Arcansiel. MS

 

 

 




4 commenti:

  1. Ottima Musica e ottima recensione da parte tua . Magari lo sai ma te lo ricordo che il 07/09/2024 sono a Veruno ,Forum 19 , alle ore 21,00.
    Giuseppe Rainoldi

    RispondiElimina
  2. Ho sbagliato data 07/12/2924

    RispondiElimina
  3. Oggi propio non va , ho sbagliato pillola , 07/12/2024

    RispondiElimina
  4. Ciao Giuseppe, Grazie per l'informazione, ma complimenti a voi per la musica.

    RispondiElimina