MOTO
ARMONICO – Wondering Land
Andromeda
Relix
Distribuzione: Ma.Ra.Cash
Genere: Metal Progressive
Supporto: cd – 2023
La
musica Metal Progressive si presta bene a tematiche fantasy, le tastiere
soprattutto riescono a donare epicità all’insieme, e in questo noi italiani
siamo molto bravi. Se torno indietro con la memoria, ricordo i Black Jester nei
primi anni ’90, a seguire altri capisaldi come Labyrinth, Eldritch e la lista è
davvero estesa, tanto che personalmente ne ho scritto un libro al riguardo,
Metal Progressive Italiano (Arcana).
Ma
come la musica ci ha insegnato, l’evoluzione è sempre dietro l’angolo,
difficilmente si stagna troppo a lungo su certe soluzioni, quindi anche un
genere forte come il Metal Progressive si evolve, seppur lentamente. Non
soltanto Dream Theater, a questi maestri si aggiungono nel tempo altri
sperimentatori, come Pain Of Salvation, Shadow Gallery, Neal Morse Band che a
loro volta apportano freschezza e nuove soluzioni. Tutto questo fa anche parte
del bagaglio culturale della band Moto Armonico.
Si
formano nel 2010 per volere del chitarrista Uccio Ghezzer per poi debuttare due
anni dopo con l’album omonimo. Subiscono nel tempo diversi avvicendamenti al
microfono, mentre il secondo album “Down To Timavo” vede luce nel 2014.
Partecipano a diversi contest, vincendo sempre nel 2014 la quinta edizione del
“Tregnago Rock Contest”. Passano un lungo periodo d’incertezze per poi giungere
finalmente ai giorni nostri con la formazione attuale composta da Uccio
Ghezzer,
Chistian
Pasin (tastiere), Giampi Tomezzoli (basso), Marco Beso (Forever Deep, Real
Illusion) alla batteria e dal cantante Andrea Vilardo (Blind Golem).
“Wondering
Land” è il nuovo album con nove tracce e una bonus track, in cui si alternano
ospiti come Flavio Caricasole (voce), Fabio Varalta (chitarra) e il batterista
della band Stargate Isacco Dalle Pezze.
Il
disco si presenta curato anche nell’artwork, grazie ai disegni di Elisa
Granzarolo, sposando in pieno la causa del concept basato su una storia fantasy
scritta da Annamaria Ferrari.
L’immancabile
“Intro” prepara l’ascolto a penetrare nel contesto fra tastiere, ritmiche
imponenti e tanta enfasi, fino a spaziare in un mid tempo supportato dalla
chitarra elettrica impegnata in un assolo Neo Prog sostenuto. E’ la staffetta
per “Wondering Land”, vetrina per la buona prova vocale di Vilardo, che senza
strafare interpreta al meglio le armonie sopra una base prossima al mondo più
pacato dei Dream Theater. I giochi si fanno seri negli undici minuti di
“Unexpected Windy Week (Waves)”, il pezzo potrebbe benissimo risiedere in quel
monumentale lavoro sempre del teatro dei sogni intitolato “Metropolis Pt. 2: Scenes
From A Memory”, qui il cantato tenta alte vette. Strumentalmente la band
viaggia all’unisono, fra ritmi spezzati, tempi dispari e cambi umorali, il
tutto come ingranaggi perfettamente oliati. Grazie alle tastiere di tanto in
tanto fanno capolino anche gli anni ’70. Un intro stile Queensryche primo
periodo, apre “Mrs Herridan” mettendo in luce la capacità di scrittura della
band grazie a melodie gradevoli miste a una giusta tecnica strumentale. Il
pianoforte di Pasin porge una tregua in “Resembling King Arthur”, così la
chitarra elettrica che si propone in un assolo delicato e ricco di patos. Ma in
un attimo si ha subito la sensazione di vedere volare sopra le nostre teste un
drago, il merito spetta ai quasi dieci minuti di “The Dragons From The East”.
“Skin As Snow” è energica grazie alla batteria di Dalle Pezze, una canzone in
questo caso più Metal che Prog, anche per il coro che la supporta. Ancor più
sostenuta “The Weapons Against The Giants” cantata da Caricasole, e qui la
tecnica strumentale è decisamente elevata. Il concept si conclude con la mini
suite di quindici minuti intitolata “Just Three Words”, i Moto Armonico gridano
al mondo la qualità del nostrano Metal Prog, senza compromessi. La bonus track
è la pianistica “Evax’s Letters To Tiberius (Epistola Quae Evax Arabie
MistTiberio Imperatori)”, aria con voce narrante di Paola Compostella in lingua
latina.
Nulla
da aggiungere, solo da costatare che “Wondering Land” è davvero un moto
armonico. MS
Versione Inglese:
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