PROWLERS
– Orchidea
Ma.Ra.Cash
Records
Genere: Progressive Rock
Supporto: Digital / cd / lp - 2024
Fra
le band più importanti della nuova scena Progressiva italiana vanno annoverati
i Prowlers del tastierista Alfio Costa.
Ne
è passata d’acqua sotto i ponti dall’esordio “Morgana” del 1994, e con sei
album in studio e un live, oggi i bergamaschi ritornano con “Orchidea” dopo
numerose vicissitudini e defezioni. L’esperienza annosa che vede iniziare nel
1985, porta la band a realizzare nel tempo un crescendo qualitativo enorme,
conquistando il pubblico e la critica disco dopo disco. Nel 1998 subiscono un temporaneo stop per poi
riformarsi nel 2010.
Le
prime idee su “Orchidea” sono abbozzate nel 2018, ma sappiamo bene cosa è poi
accaduto, fra pandemie, guerre (purtroppo ancora in atto) e quant’altro. Come
se non bastasse, i Prowlers subiscono la prematura dipartita di Marco Premoli,
bassista dal 1992 al 1995, oltre che l’abbandono di Stefano Piazzi, storico chitarrista
e compositore di buona parte della musica contenuta in quest’album. Il
musicista è sostituito da Fulvio Rizzoli, strumentista dal tocco maggiormente
Rock.
Quindi
oggi la formazione vede Laura Mombrini alla voce, cori e controcanti, Cristina
Lucchini voce, cori e controcanti, Bobo Aiolfi al basso elettrico, Alfio Costa
all’organo Hammond, pianoforte, piano Fender Rhodes, Minimoog, Mellotron, Roli
seaboard, seconda voce in “Non Sei Mai Andato Via”, Marco Freddi alla batteria
e percussioni, e Fulvio Rizzoli alle chitarre.
Ci
sono anche special guest, che rispondono ai nomi di Vincenzo Zitello (flauto,
violoncello), Alda Bano (chitarra classica), Agnis (voce), e Anna Cavalli (voce
e cori).
Con
“Orchidea” la band non si lega a un vero e proprio concept, bensì spazia in
argomentazioni varie fra storie di donne, magia, natura, vita e morte, oltre ad
una simpatica dedica all’allunaggio del 1969. Non può mancare neppure un
ricordo di Premoli con il brano “Non Sei Mai Andato Via”.
I
brani contenuti nel disco sono sette, mentre la versione cd vede aggiunta la
bonus track “Clorofilla” in versione elettrica.
L’album
si apre proprio con la title track, e voci femminili circondano immediatamente
la mente come in un psichedelico viaggio onirico. Sono le tastiere a farsi
avanti per prime, apportando sensazioni eteree conducenti a “Universi Paralleli”,
pezzo presente soltanto nelle versioni digitale e cd. Il movimento è ruggente,
grazie alle chitarre elettriche ma anche al suono graffiante dell’Hammond di
sfondo. Piacevole il cambio umorale contenuto all’interno di stampo Prog
classico in modalità Orme e piccole puntate nel mondo dei Pink Floyd.
“Clorofilla”
è piano e violoncello, una ballata con la bella voce di Cristina Lucchini. in cattedra. Da
solo il brano vale il prezzo del disco. Alfio Costa è in possesso di ottima
tecnica strumentale questa fuoriesce in tutte le composizioni, così tanti
sembrano essere i suoi punti di riferimento stilistico, in realtà il tocco gode
di buona personalità, ascoltate il brano “Il Bao D3lla Luna” e noterete cambi
improvvisi a conferma di quanto detto. In “Bocche D’Ambra” gli anni ’70 sono
fermamente presenti, godibili soprattutto nel frangente centrale del pezzo,
dove la chitarra elettrica si lancia in un assolo in stile Pink Floyd, ampio e
arioso. Il pezzo forte dell’intero album è racchiuso nei venti minuti di
“Ultimo Viaggio”, un pirotecnico cammino fra melodie godibili e buoni
strumentali.
Estremamente
toccante “Non Sei Mai Andato Via”, altra piccola gemma di quest’album privo di
momenti di stanca.
La
musica dei Prowlers è bene rappresentata dalle loro copertine, generalmente
fatte con disegni a tratti pastello, fra delicatezza e fermezza. Tanta storia
all’interno ma anche freschezza, soprattutto ispirata dalla voce di Cristina
Lucchini e composizioni che risultano piacevoli in armonie. Dategli un ascolto
e scoprirete un nuovo mondo colorato, fra passato e presente. MS
Versione Inglese:
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