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sabato 10 febbraio 2024

Caligula's Horse

CALIGULA’S HORSE - Charcoal Grace
Inside Out
Genere: Metal Progressive
Supporto: CD / Vinile – 2024




L’Australia è un paese davvero particolare per ciò che concerne la natura, il distaccamento dalla Pangea primordiale l’ha portata a essere ricca di varietà animale con vegetazioni del tutto esclusive. Bene sa chi prende l’aereo per raggiungere il continente cosa accade all’aeroporto nel controllo dei bagagli, nulla deve contaminare questa terra, l’ecosistema è salvaguardato al massimo. La popolazione di conseguenza ha una personalità ben definita, tuttavia stranamente nella musica e precisamente quella Rock, l’Australia è generalmente un mix d’influenze che proviene da tutto il pianeta, e questo è un fatto che cozza con la loro natura or ora descritta. Il fatto mi resta sconosciuto, anche se esistono realtà importanti come AC/DC o Wolfmother per fare solo due nomi, ma se andiamo ad analizzare sono dedite a influenze sonore sia anglosassoni che americane.
Se entriamo in un settore ancor più di nicchia, come per esempio il Metal Progressive, il discorso è analogo, un nome importante è quello dei Caligula’s Horse, anche se famoso più in patria che all’estero. Anche in questo caso la musica è ottima, ma ritorno a dire che è un insieme di contaminazioni, alcuni suoni che potrete estrapolare dall’ascolto derivano da gruppi come Devin Townsend, Pain Of Salvation, Opeth, Meshuggah, Porcupine Tree, Steve Vai, Frost, Periphery, Karnivool, Muse, Steely Dan, The Beatles, e Frank Zappa. Questo mix incredibile comunque sia porta a un risultato davvero personale, anche perché i quattro ragazzi che compongono la band, ossia Jim Grey (voce), Sam Vallen (chitarra, voce), Dale Prinsse (basso, voce), e Josh Griffin (batteria), sono in possesso di una buona tecnica strumentale.
La band si forma a Brisbane nel 2011, e “Charcoal Grace” è il sesto lavoro in studio senza considerare gli EP. Il nome che si sono dati, tradotto in italiano è Il Cavallo Di Caligola, e sappiamo bene che l’antico imperatore romano fece senatore il proprio equino. Lui sicuramente un pazzo, ma il cavallo in realtà non c’entra nulla, e ciò rispecchia un poco quello che propongono nelle composizioni, ossia un velo di follia ma tenuta sotto controllo dalla razionalità delle cose.
I dieci minuti di “The World Breathes With Me” sono esplicativi su quanto detto, il brano è davvero ben strutturato, curato negli arrangiamenti, cantato a dovere e soprattutto suonato alla perfezione. Il fans del genere sicuramente apprezzerà oltremodo, ma anche chi ascolta i Porcupine Tree troverà analogie con la band di Wilson. L’incisione sonora è pulita, tanto da distinguere perfettamente le strumentazioni e dona loro anche differenti profondità. A chi non ama le distorsioni eccessive, qui posso assicurargli di buttarci un orecchio, non sono troppo invasive, viceversa numerosi sono i cambi di tempo e d’umore, in parole povere più Prog che Metal.
Soen style risulta “Golem”, maggiormente diretta di chi l’ha preceduta, ma mai scontata. Segue una suite suddivisa in quattro parti, “Charcoal Grace”, da fare ascoltare a chi non conosce minimamente il significato di Metal Progressive. L’inizio alla Neal Morse Band lascia campo a un insieme di sonorità a tratti anche distanti fra di loro, per un insieme mai noioso tanto da far sembrare venti minuti abbondanti di musica quasi cinque.
Non manca neppure un lento dalla facile presa, costruito su un buon gioco di voci, questo s’intitola “Sails”. Sofisticata “The Stormchaser”, mentre la conclusiva “Mute” mette in chiaro chi comanda oggi il Progressive Metal in Australia.
“Charcoal Grace” è un disco eccellente, un esempio di cultura totale nel settore musicale riversato in note. Da avere. MS





Versione Inglese: 


CALIGULA'S HORSE - Charcoal Grace
Inside Out
Genre: Progressive Metal
Support: CD / Vinyl - 2024


Australia is a very peculiar country as far as nature is concerned, the detachment from the primordial Pangaea has led it to be rich in animal variety with completely unique vegetations. Well knows who takes the plane to reach the continent what happens at the airport in baggage control, nothing must contaminate this land, the ecosystem is safeguarded to the maximum. The population as a result has a well-defined personality, however strangely in music and precisely Rock music, Australia is generally a mix of influences that comes from all over the planet, and this is a fact that clashes with their nature now described. The fact remains unknown to me, although there are important realities such as AC/DC or Wolfmother to name just two, but if we go to analyze they are devoted to both Anglo-Saxon and American sound influences.
If we go into an even more niche area, such as Progressive Metal for example, the discourse is similar, an important name being Caligula's Horse, although famous more at home than abroad. Again, the music is excellent, but I return to say that it is a mixture of contaminations, some of the sounds you can extrapolate from listening to it are derived from bands such as Devin Townsend, Pain Of Salvation, Opeth, Meshuggah, Porcupine Tree, Steve Vai, Frost, Periphery, Karnivool, Muse, Steely Dan, The Beatles, and Frank Zappa.
This incredible mix however it may be leads to a truly personal result, not least because the four guys who make up the band, namely Jim Grey (vocals), Sam Vallen (guitar, vocals), Dale Prinsse (bass, vocals), and Josh Griffin (drums), possess good instrumental technique.
The band formed in Brisbane in 2011, and "Charcoal Grace" is their sixth studio work not including EPs. The name they have given themselves, translated into Italian is Il Cavallo Di Caligola, and we know well that the ancient Roman emperor made his own equine senator. He certainly a madman, but the horse actually has nothing to do with it, and this reflects a little of what they propose in the compositions, which is a veil of madness but kept in check by the rationality of things.
The ten minutes of  "The World Breathes With Me" are explanatory on what has been said, the song is really well structured, cared for in the arrangements, sung properly and above all played to perfection. Fans of the genre will surely appreciate it beyond measure, but even those who listen to Porcupine Tree will find similarities with Wilson's band. The sound recording is clean enough to distinguish the instrumentations perfectly and also gives them different depths. To those who do not like excessive distortion, here I can assure them to throw an ear to it, they are not too invasive, conversely numerous are the tempo and mood changes, in simple words more Prog than Metal.
Soen style turns out "Golem", more direct than its predecessors, but never predictable. This is followed by a four-part suite, "Charcoal Grace," which should be given a listen by those who are completely unfamiliar with the meaning of Progressive Metal. The Neal Morse Band-esque beginning gives way to a set of sounds that are at times even distant from each other, making for an ensemble that is never boring enough to make twenty-plus minutes of music seem almost five.
There is also no shortage of an easy-grip slow song built on good vocal playing, this one titled "Sails". Sophisticated "The Stormchaser", while the concluding "Mute" makes it clear who is in charge of Progressive Metal in Australia today.
"Charcoal Grace" is an excellent record, an example of total culture in the music industry poured into notes. Must have. MS

 



 

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