LA BOCCA DELLA VERITA’ - [Un]connected
Ma.
Ra. Cash Records – BTF – Pick Up records
Genere: Progressive Rock
Supporto: cd / Bandcamp – 2023
Uno
degli argomenti più trattati in numerose sedi differenti parlando sul sociale è
il rapporto con cui viviamo il fenomeno internet. La tecnologia ci ha portato
il mondo in casa con la possibilità di avere tutto e subito, sia nei rapporti
umani che a livello di oggettistiche facili da reperire. Tutto si velocizza, ci
lega, e tramite i social si ha la possibilità di interagire con la totalità
delle persone nel mondo. Questo fenomeno potrebbe essere davvero utile se adoperato
nella maniera adeguata, cosa che spesso così non è, ecco dunque che il
risultato di oggi è diametralmente opposto a quanto presagito, siamo tutti
connessi ma distanti fra di noi a discapito del rapporto umano. Trovarsi dietro
una tastiera rende molte delle persone false, un luogo in cui non ci si può fidare,
siamo connessi e allo stesso tempo disconnessi.
Quest’argomento
è approfondito anche nell’ultimo lavoro concept di una delle band più
interessanti del nostrano panorama progressivo, i romani La Bocca Della Verità.
Il
gruppo oggi formato da Guglielmo Mariotti (basso, synth), Fabrizio Marziani
(voce, chitarre), Roberto Bucci (chitarra elettrica, cori), Jimmy Bax (organo, tastiere, voce) e Massimo Di Paola (piano,
tastiere, voce) nasce nel 2001 con l’intento di proporre sonorità care a band
come Genesis, Pink Floyd, EL &P, PFM e Banco Del Mutuo Soccorso, il tutto
rielaborato con la personalità dei strumentisti. Un mix fra passato e presente
che già nel debutto “Avenoth” (Fading Records) del 2016, ha fornito prova delle
potenzialità di questa musica. Dopo ben sette anni ritornano con “[Un]connected”,
un disco elaborato e supportato anche da importanti special guest come ad
esempio il chitarrista del Banco Del Mutuo Soccorso, Filippo Marchegiani nel
brano “Cryogenic Hope”. A completare la squadra di supporto ci sono Marco
Vincini (voce), Valerio Fisik (direttore musicale, cori), Angelo Cappiello (supervisore
vocale, cori), Alessandro Inolti (batteria),
e Ilaria Monteleone (voce).
Il
viaggio che si affronta durante l’ascolto composto di sedici tracce, suggerisce
come unica via di salvezza l’amore, il ritorno ai valori primordiali, la
bellezza e l’accettazione della morte.
Il
disco si apre ovviamente con la connessione, il brano completamente strumentale
s’intitola “Connected Ouverture”, qui le note immergono immediatamente l’ascoltatore
nel mondo virtuale, un enfatico inizio progressivo che potrebbe essere accostato
a quello di Neal Morse per intensità e pienezza dei suoni, soprattutto per
merito delle tastiere arrembanti. La chitarra elettrica è libera di cavalcare
sulle note sostenute da una ritmica accurata e rodata, un connubio Prog che mostra
immediatamente le caratteristiche di questa band.
La
voce subentra in “Winter In Our Mind” assieme al Mellotron, strumento chiave
del Progressive Rock in senso generale. Gli anni ’70 si materializzano nella
mente, la musica prende una strada maggiormente riflessiva e pacata. In “Hikkomori
Humanity” c’è Roberto Bucci alla chitarra, qui diversi sono i punti di congiunzione
con il genere Neo Prog. Un problema che
spesso si riscontra nell’ascolto del Rock Progressivo Italiano è la voce, in
questo caso si può fare una eccezione, perché la prova di Marziani è gradevole
oltre che ottima interprete dei testi, spesso al limite del recitato come ha saputo
fare Fish dei Marillion negli anni ’80. Energica “I'm Gonna Buy Something”, un
bagno nell’Hard Prog che non ti aspetti. “Lullaby Of The Ancient World” come
suggerisce il titolo, è una ninna nanna a più voci, a testimonianza di un
attenta cura per gli arrangiamenti, mentre la chitarra classica disegna
atmosfere Genesiane. “Blind Trust” torna a sondare i muscoli della band che si
dimostra ancora una volta altamente coesa.
Ma
il pezzo forte dell’album a mio parere s’intitola “Liquid Suite”, brano di
quindici minuti che ancora una volta mi riporta al mondo dei Spock’s Beard di
Neal Morse. Tutto il resto lo scoprirete voi se siete interessati amanti di
questo genere musicale.
Nuovamente
mi ritrovo a decantare le lodi di un lavoro italiano, sotto questo aspetto oggi
non siamo secondi proprio a nessuno, se non addirittura sopra, tutto questo
grazie anche a realtà come i La Bocca Della Verità. Sarebbe davvero un peccato non ascoltarli perché
semplicemente ottimi! MS
Ascolto:
https://altrockproductions.bandcamp.com/album/un-connected
Versione Inglese:
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