NONSOLO PROGROCK, blog di informazione musicale ed altro
a cura di MASSIMO SALARI
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sabato 3 giugno 2023
DeaR
DEAR
– Dear Me! Music
Force Distribuzione:
Egea Music Genere: Cantautore Supporto: cd – 2023
Il
cantautore torinese Davide Riccio, in arte DeaЯ, sta vivendo un buon momento
d’ispirazione. Nel 2021 esce con “Out Of Africa” (Music Force), nel 2022 è la
volta della dedica alla sua città “Mon Turin” (Music Force) e in questo 2023 il
ritorno con “DeaR Me!”. Riccio oltre che polistrumentista è anche scrittore,
giornalista e educatore. Ha scritto poesie e racconti dal 1985 a oggi,
“Povertissement” (Genesi Editrice – 2006), “Sversi” (Libellula Edizioni – 2008)
e molti altri ancora, sino giungere ai nostri giorni con “Italian Bowie”
(Arcana – 2023). Dal 2013 al 2019 realizza programmi radiofonici nella web
radio torinese Radio Banda Larga e poi cortometraggi, documentari ed esordisce
in gruppi musicali negli anni ’80 quali Bluest, Off Beat e Individua Vaga. Il
mondo di Ricco comunque è ancora più vasto, tutto questo lo porta a maturare
come artista collocandolo sopra la media dei cantautori italiani per
consapevolezza e professionalità. “Dear
Me!” contiene ben diciassette canzoni a testimonianza di una vena creativa
rigogliosa e si sa che quando questo accade, bisogna cogliere l’occasione al
volo. La
passione per il duca bianco Bowie trapela di quanto in quanto in alcuni pezzi,
resta il fatto che la musica del polistrumentista è generalmente di carattere,
pur rimanendo semplice e diretta, un esempio si ha sin dal primo brano “Eight
Seconds Of Fame”. La lingua scelta per il canto è l’inglese. Una voce femminile
accompagna l’inizio di “The Art Of Decluttering”, qui le atmosfere sono
rilassate. Analogamente accade anche in “Planetesimals” dove la voce si fa più
profonda e immersa nel contesto malinconico oltre che riflessivo. Giochi di coralità
arricchiscono l’ascolto e fanno fare un balzo indietro nel tempo, quando i
Beatles si divertivano a scrivere la storia. “Axis Mundi” s’impegna ancora di
più nella cura delle voci, colonne sonore di questo pezzo che si avvale anche
di soffi di sottofondo. Sale il ritmo in “Sequeri” anche se di base la voce
resta in tonalità basse. I fiati ci cadono a pennello, un’aria sexy avvolge
l’ascoltatore spinto in un ascolto effettuato a occhi chiusi fra echi e cantato
a due voci. “Wind” ha rimembranze di fine anni ’60 ma per attendere un brano
davvero ricco di ritmo bisogna attendere “la title track “DeaR Me! (Sweet
Philly)”, ballabile e dallo stile elegante. Con “The Skyline” c’è un passaggio
nell’elettronica ma anche frangenti vintage quelli che si ballavano nelle
discoteche, non esulano neppure momenti di stupore quando DeaR si diverte a
destabilizzare l’ascoltatore. “Life After Life” è un passaggio nella World. Con
due minuti e mezzo, il brano più breve del disco s’intitola “Whales Weep Not!”,
strumentale e psichedelico, ricco di riverberi ed effetti eco. “Cockies Of My
Heart” è cantata in latino nell’intro corale in stile Gentle Giant, per poi
gettarsi nuovamente nel cantautorato. Le melodie sono interessanti e la voce si
presenta in una nuova veste impegnata su tonalità leggermente più alte della
norma sin qui ascoltata. “Otherness” è giocosamente allegra, “Song To Grace”
accenna un assolo di tastiere iniziale mentre “Shadow: My Soul” ritorna verso
la disco anni ’70. Più interessante è “To Bacharach”, strumentale ricco d’inventiva.
“I’M Older Than I (With No Younger Of The Two)” è nella media degli ascolti
DeaR e la conclusiva “Crickets (For Klaus)” è la canzone più lunga dell’intero
album e a mio gusto anche la più interessante con interventi psichedelici e
suoni ricercati a tratti spaziali. Questa secondo me potrebbe essere la strada
più giusta da intraprendere se sapientemente bilanciata al cantautorato che in
questo caso non presidia. Probabilmente
ciò che manca alla musica di DeaR è l’intervento di un incisivo assolo, non che
questo sia necessario s’intende, ma aiuta sicuramente a dare ritmo all’intero
ascolto. Non è tuttavia un difetto, anzi in molti casi ci sono ascoltatori che non
lo aspettano proprio, io personalmente invece lo avrei gradito. “DearMe!” è un disco
pieno d’ idee, forse troppe e secondo me andrebbero scremate per dare maggiore
fluidità all’ascolto, certo è che Davide Riccio è un artista a tutto tondo e
ancora una volta dimostra di avere cultura e gusto al riguardo. Chissà se un
domani deciderà di fondare una vera e propria band?MS
Versione Inglese:
DEAR
- Dear Me! Music
Force Distribution: Egea MusicGenre:
Songwriter Support:
cd – 2023
Turin singer-songwriter Davide Riccio, aka DeaЯ, is having a good moment of inspiration. In 2021 he
came out with "Out Of Africa" (Music Force), in 2022 it was the turn
of the dedication to his city "Mon Turin" (Music Force) and in this
2023 the return with "DeaR Me!" Riccio is not only a multi-instrumentalist
but also a writer, journalist and educator. He has written poems and short
stories from 1985 to the present, "Povertissement" (Genesi Editrice -
2006), "Sversi" (Libellula Edizioni - 2008) and many others, until
reaching the present day with "Italian Bowie" (Arcana - 2023). From
2013 to 2019 he makes radio programs in the Turin web radio Radio Banda Larga
and then short films, documentaries and debuts in music groups in the 80s such
as Bluest, Off Beat and Individua Vaga. Ricco's world however is even wider,
all of which leads him to mature as an artist placing him above the average
Italian singer-songwriter in terms of awareness and professionalism. "Dear
Me!" contains no less than seventeen songs testifying to a lush creative
vein, and one knows that when this happens, one must jump at the chance.The
passion for the white duke Bowie leaks out of how much in how much in some
pieces, the fact remains that the multi-instrumentalist's music is generally
characterful while remaining simple and direct, an example of which is had from
the very first track "Eight Seconds Of Fame." The language chosen for
the singing is English. A female voice accompanies the beginning of "The
Art Of Decluttering," here the atmosphere is relaxed. Similarly happens in
"Planetesimals" where the voice becomes deeper and immersed in the
melancholic as well as reflective context. Games of chorality enrich the
listening experience and make one leap back in time when the Beatles enjoyed
writing history. "Axis Mundi" engages even more in the care of the
vocals, soundtracks of this piece that also makes use of background whispers.
The tempo goes up in "Sequeri" even though the basic vocals remain in
low tones. The horns fall right into it, a sexy air envelops the
listener propelled into a listening carried out with eyes closed between echoes
and two-voice singing. "Wind" has reminiscences of the late 1960s,
but to wait for a truly rhythm-filled track one must wait for "the
danceable and elegantly styled title track "DeaR Me! (Sweet Philly)."
With "The Skyline" there is a transition into electronica but also
vintage bangs those that used to be danced to in nightclubs; moments of
amazement also do not exude when DeaR revels in destabilizing the listener.
"Life After Life" is a passage into the World. At two and a half
minutes, the shortest track on the record is titled "Whales Weep
Not!" which is instrumental and psychedelic, full of reverberations and
echo effects. "Cockies Of My Heart" is sung in Latin in the Gentle
Giant-style choral intro, then throws itself back into songwriting. The
melodies are interesting and the vocals come in a new guise committed to
slightly higher tones than the norm heard so far. "Otherness" is
playfully upbeat, "Song To Grace" hints at an early keyboard solo
while "Shadow: My Soul" returns toward '70s disco. More interesting
is "To Bacharach," an inventive instrumental. "I'M Older Than I
(With No Younger Of The Two)" is average for DeaR listening, and the
concluding "Crickets (For Klaus)" is the longest song on the entire
album and to my taste also the most interesting with psychedelic interventions
and refined sounds at times spacey. This in my opinion might be the right way
to go if wisely balanced with the songwriting that is not presiding here. Probably what DeaR's music lacks is the intervention
of an incisive solo, not that this is necessary of course, but it certainly
helps to give rhythm to the whole listening. However, this is not a flaw, in
fact in many cases there are listeners who do not expect it at all, I
personally would have appreciated it instead. "DearMe!" is a record
full of 'ideas, perhaps too many and in my opinion should be skimmed to give
more fluidity to the listening, it is certain that Davide Riccio is an
all-round artist and once again shows that he has culture and taste in this
regard. Who knows if tomorrow he will decide to start a real band? MS
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