NONSOLO PROGROCK, blog di informazione musicale ed altro
a cura di MASSIMO SALARI
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domenica 11 dicembre 2022
Massimo Pieretti
MASSIMO PIERETTI - A New Beginning Autoproduzione Genere: progressive Rock Supporto: Bancamp – 2022
Quando
si parla di debutto musicale, l’attenzione del recensore è ulteriormente
elevata, vuoi per la curiosità di conoscere nuovi artisti, vuoi per la voglia
di scoprire differenti sonorità. Il tastierista e compositore romano Pieretti
giunge dagli studi di II° livello in didattica musicale presso il Conservatorio
Santa Cecilia ed è Docente di musica IC Albano Cecchina e Istituto Comprensivo
Albano. Dopo un ultimo periodo di studi,ascolti e d’osservazione su temi sociali, l’artista assieme a Gianluca
Del Torto, realizza questo concept album formato da quindici canzoni. Massiccia
la partecipazione di aiutanti che supportano la realizzazione, circa trenta tra
musicisti, cantanti, ingegneri del suono e artisti dell’illustrazione. Nomi
anche importanti fra i quali spicca il vocalist della band americana Echolyn, Raymond
Francis Weston Jr. Pieretti
è anche un attento ascoltatore e di certo non si ferma a ripetere le gesta di
passati eroi, bensì assimila la storia e l’amalgama a suo piacimento,
ostentando una personalità forte che lo conduce a comporre musica non di certo
banale. Il disco potremmo suddividerlo in tre parti, quella autobiografica e
intimistica, la parte maggiormente sperimentale dedicata a musica per film e la
trilogia “A NewBeginning Part A, B” e “I
Hope I Will Always Be Here With Me” rappresentante il mondo del Progressive
rock su temi ambientali e sul rispetto per il prossimo. Tornando
ai credits partecipano: Massimo
Pieretti (musica, tastiere, testi, programmi, produzione e cori) Gianluca
Del Torto (basso, chitarra, testi) Ciro
Afeltra, Lorenzo Cortoni, Elena D’Angelo, Daniela Del Ponte, Marco Descontus,
Nikeef, Germana Noage, Kate Nord, Daniela Papale, Francesca Pelliccia,
Maria Chiara Rocchegiani, Raymond Francis Weston Jr (voci) Roberto
Falcinelli (chitarre) Ivan
Avicolli, Gianni De Chellis, Luigi Pistillo, Mauro Rosati (chitarre) Elena
Laurenti (violino) Stefano
Azzolina (viola) Gianni
Pieri (violoncello) Marco
Orfei (fiati) Riccardo
Sandri (mellotron) Fabrizio
Russo, Emanuele Zazzara (basso) Leonardo
D’Angelo, Alessio Palizzi, Matteo Santi (batteria e percussioni) Francesco
Mattei (ingegnere del suono) Maria
Serra (illustrazioni della cover). Una
menzione a parte per Gianni Pieri, già a Sud di Nordales e Agorà, storica band
di Progressive Rock Italiano. Come
in ogni concept non può mancare l’”Intro” qui della durata di quasi tre minuti
con richiami stilistici a Roger Waters e un armonia che immerge l’ascoltatore
nel mondo della filmografia. Quello che salta subito all’orecchio sono i
particolari, ossia gli arrangiamenti molto curati grazie all’uso degli archi.
La chitarra di Roberto Falcinelli introduce “Oh Father”, e la voce di Raymond
Francis Weston Jr fa scorrere brividi sulla pelle, un brano sentito, personale,
dalle tinte Prog delicate color acquarello. Tutte le canzoni hanno una durata
abbastanza breve, solo in due casi si raggiungono i quattro minuti, a
testimonianza che l’autore bada molto alla sostanza ed è per questo che l’ascolto
ne guadagna in fluidità. Ma la carta vincente sono le melodie, tutte fresche e
di facile assimilazione. Bello il gioco vocale fra Marco Descontus, Francesca
Pelliccia e Massimo Pieretti. Alcune soluzioni mi portano alla mente qualcosa
di Steven Wilson e soprattutto del suo progetto Blackfield, specie nel solo
finale di chitarra sostenuta. Più semplice e diretta “Growing Old”, con un
ritornello indovinato ancora una volta sentito da parte di chi lo interpreta,
ossia Raymond Francis Weston Jr. Elena D’Angelo canta in “Is It That Girl
Right?”, breve canzone che ha anche il profumo degli anni fine settanta primi
ottanta. “Out Of This World” rapisce l’anima e la fa volare in alto fra
sonorità eteree ricche di particolari. Ecco giungerci a questo punto all’”Interludio”,
strumentale, toccante con il piano di Pieretti in cattedra supportato dal
delicato sax di Marco Orfei, piccola coccola sonora che porta a “Things To Live
And To Die For”, canzone che benissimo potrebbe risiedere nella discografia
Echolyn. Da apprezzare le coralità con Germana Noage che in una sorta di loop
melodico ipnotizza l’ascoltatore, una canzone d'atmosfera semplice ed efficace.
“Family And Business” s’introduce in maniera psichedelica oltre che elettrica
con Lorenzo Cortoni al microfono. A
questo punto grazie a “A New Beginning Part A - Looking For The Best” ci si
addentra nel mondo Progressive di Pieretti fatto di delicatezze e rispetto per
la storia. Gli ultimi due brani di questo debutto sono versioni acustiche di
“In November” e “Things To Live And To Die For”. Un
debutto che non mi ha lasciato indifferente per freschezza sonora e ricerca dei
particolari, di sicuro fra le migliori uscite di questo 2022 che tanto di buono
ha lasciato musicalmente parlando, alla faccia di chi dice sempre che oggi la
musica non ha più nulla da offrire. Aprite gli orizzonti, rompete la bolla in
cui si è costretti, e diamo una possibilità a chi ha qualcosa di nuovo da dire.
MS
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