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a cura di MASSIMO SALARI
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sabato 5 novembre 2022
Queensryche
QUEENSRYCHE - Digital Noise
Alliance Century Media Records Genere: Metal Progressive Supporto: cd – 2022
E’
sempre molto difficile affrontare l’argomento Queensryche, per chi li conosce,
sa già cosa intendo dire, agli altri rubo un minuto per spiegarne la situazione. I
Queensryche sono una band storica del Metal Progressive, si formano nel 1981 prima
dei Dream Theater ed hanno fatto la storia del genere con album epocali e una
voce, quella di Geoff Tate che definirei irraggiungibile per certi versi.
Inutile ricordare un album piuttosto che un altro, dico solamente che
“Operation: Mindcrime” è una sorta di “The Wall” del Metal. La carriera della
band di Seattle si può descrivere in tre fasi, la creativa, quella che ha fatto
da scuola per band a venire, il periodo Grunge, con i piedi su due staffe,
probabilmente il momento più difficile con la conseguente dipartita di Tate e
questo degli ultimi anni, con una leggiadria differente, una volta scrollatisi
di dosso il pesante fardello del passato. Oltre Tate, abbandona più volte anche
lo storico chitarrista Christopher Lee DeGarmo, band tormentata sul da farsi
futuro. Alla voce da dieci anni a questa parte oltre che alla batteria, c’è il
roccioso Todd La Torre, ottimo cantante anche lui dotato di buona estensione
vocale. Diciassette le registrazioni in studio nella carriera, e comunque sia
tutte chi più chi meno a loro modo interessanti. Certo, certe emozioni non sono
più tornate anche perché questa è una regola che non è valsa soltanto per loro,
ossia quella del cambiamento del contesto sociale. Cambiano i tempi e quindi
anche le mode. Chi si è comunque adeguato ha proseguito imperterrito (magari
fra alti e bassi con cambio inevitabile di fans), chi ha scimmiottato sempre se
stesso con il tempo è sparito. Poi diciamo la verità, i Queensryche hanno
veramente fatto di tutto tranne che scimmiottare se stessi, ogni album una
storia a se, sia stilistica sia di concetto. Oggi
la band è composta da Todd La Torre (voce), Michael Wilton (chitarra), Mike
Stone (chitarra), Eddie Jackson (basso) e Casey Grillo (batteria). Non
mi perdo più di tanto in inutili descrizioni brano per brano, in questo caso
non serve, la musica proposta ha un suo standard qualitativo, come non
apprezzare le chitarre? Una ritmica perfetta, una voce ottima e canzoni che
sono sempre e comunque gradevoli, stiamo parlando dei Queensryche in fin dei
conti… Non
mancano neppure attimi in cui la mia perplessità fa capolino come ad esempio
nell’iniziale “In Extremis” o in “Chapters” dove i nostri sembrano fare il
verso ai colleghi Power Iron Maiden. Ma la classe è quella che domina di più
fra i solchi ottici del disco, “Lost In Sorrow” scava ad esempio anche nel
passato della band. Il singolo “Behind The Walls” sa il fatto suo e non è di certo
una canzone scontata. I classici mid tempo sono rispettati in “Nocturnal Light”
mentre la classica ballata qui ha il titolo di “Forest”. I
Queensryche finalmente si divertono e si sa che il divertimento è contagioso.
Una buona prova da far ascoltare a tutte le band che comunque muovono i primi
passi in questo territorio. Niente di trascendentale per chi come me li ha
sempre seguiti e amati nel passato, ma in fin dei conti il mondo oggi va così,
chi si accontenta gode. MS
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