NONSOLO PROGROCK, blog di informazione musicale ed altro
a cura di MASSIMO SALARI
Pagine
▼
martedì 1 novembre 2022
Aliante
ALIANTE - Destinazioni Oblique Mellow Records Genere: Rock Progressivo Italiano Supporto: file/cd – 2022
Terza
prova in studio per il gruppo Aliante, questa volta per la Mellow Records. Chi
ha ascoltato i lavori precedenti, avrà avuto modo di immergersi in queste
tipiche sonorità progressive italiane, quelle che non ti tradiscono mai, e
proprio come il nome della band suggerisce, fanno volare la fantasia
dell’ascoltatore. Musica prettamente strumentale questa proposta in
“Destinazioni Oblique”, non è mai fine a se stessa, ossia non ha un solo stile
che predomina, ma la formazione mostra un lato culturale dei propri ascolti e
gusti davvero esteso. In alcune circostanze possono essere avvicinati alle
nostrane Orme, non a caso aprono loro anche il concerto nel 2018 alla Stazione
della Birra a Roma, ma è davvero riduttivo relegarli in una specifica
posizione. La
band muta, il tastierista Enrico Filippi lascia per il polistrumentista Michele
Lenzi (tastiere, fagotto, flauto e chitarra acustica) e quindi a oggi la
formazione è la seguente: Davide Capitanio (chitarre elettriche, acustiche ed
effetti), Michele Lenzi (tastiere, fagotto, flauto e chitarra acustica). Alfonso
Capasso (basso), Jacopo Giusti (batteria), con la giunta degli special guest
Serena Andreini (voce narrante) e Marianna Vuocolo (violino). La
preparazione tecnica dei singoli musicisti è davvero buona, ma la carta
vincente di questo disco è nuovamente la facile melodia, quella che ti
accalappia dal primo ascolto, e questo non accade solamente a chi è amante del
genere, bensì anche a un ascoltatore qualunque aperto alla musica. Dieci
canzoni disponibili a ogni innesto sia sonoro sia stilistico fanno si che il
tutto scorra al meglio, senza nessuna fase di stanca. Essendo
Rock Progressivo Italiano, con cotanta grafica di copertina, si può presagire
un inevitabile balzo negli anni ’70, ebbene ci sono questi collegamenti
temporali, ma con l’aumentare degli ascolti ci si rende conto che “Destinazioni
Oblique” è qualcosa di differente. I brani, ancora una volta nascono dalle idee
dei singoli componenti, e si muovono fra melodie, momenti psichedelici, chitarre
e ottimi arrangiamenti. “Il
Mondo Di Fronte” è un classico pezzo Aliante, fatto di pianoforte centellinato
ma ecco la chitarra elettrica a subentrare per un sound energico mix fra Orme e
Goblin per intenderci. Accoglie l’ascolto il flauto di Lenzi in “Frammenti Di
Un Giorno”, altro brano che durante il proseguimento cambia ritmo e dona
energia positiva. Le tastiere hanno un ruolo molto importante per la causa
Aliante, non sono solo d’accompagnamento ma spesso disegnano vere e proprie linee
melodiche. Bello l’assolo di chitarra che sarà sicuramente la gioia di chi
ascolta i Pink Floyd e dintorni. “Home
Trip” è come suggerisce il titolo un viaggio dentro casa, le linee di basso ben
dialogano con il fagotto, un percorso sonoro introspettivo dove dietro ad ogni
angolo coglie una sorpresa. La title track “Destinazione Oblique” è un connubio
perfetto e rispettoso fra passato e presente. Serena Andreini narra sopra la
chitarra acustica un cammino da affrontare, mentre la musica svolge da bussola.
“Cartimandua” sfoggia tutte le caratteristiche del sound Aliante, e non manca
di certo la rilassata solarità tipica di noi italiani. “Coda Marea” è infarcita
dai suoni del violino diMarianna Vuocolo e fra tutte le canzoni
ascoltate probabilmente è la più ricercata con uno sguardo verso il futuro
piuttosto che alle spalle. “L’Ultimo Riflesso” è un lento di classe, brano fra
i miei preferiti dell’intero album. Ritorna la chitarra elettrica ne “La
Salita”, così i cambi di tempo e di soluzioni in un pezzo tipicamente Prog (e
ancora Goblin). Un viaggio più folclorico si affronta in “Tra Cielo E Terra” e
a concludere “I Pomeriggi Di Armida” altra vetrina per le capacità compositive
e tecniche della band. Il disco è già terminato? “Il cammino incomincia, il
viaggio è già finito.” come diceva l’indimenticato Pier Paolo Pasolini. E dire
che ha una durata di settantasei minuti! MS
Gran bel disco e ottima recensione, come sempre !
RispondiEliminaGrazie! Beh, si, la semplicità paga spesso e volentieri. Gli Aliante oggi sono una realtà conclamata del Rock Progressivo Italiano.
RispondiElimina❤️
RispondiElimina