Pagine

sabato 3 settembre 2022

Simon Luca & L'Enorme Maria

SIMON LUCA & L’ENORME MARIA – Mastico Asfalto
G.T. Music / M.P. Edizioni Musicali
Genere: Rock
Supporto: cd – 2022





Gli anni ’70 è inutile ricordarlo, hanno elargito alla musica italiana grandi rivelazioni più o meno note. Un fiorire immenso di artisti e soluzioni davvero personali di carattere, non lo scopro di certo io. Eppure c’è una lacuna nella memoria che va debellata, o se preferite con un altro termine potrei dire che la memoria va rispolverata. Proveniente dal gruppo musicale anni ’60 I Semplici, il piacentino Alberto S. Favata in arte Simon Luca collabora negli anni con artisti del calibro di Mina, Milva, Ornella Vanoni, Iva Zanicchi, Bruno Lauzi, Dik Dik, Marco Ferradini, Rosanna Fratello, Alberto Camerini, Marco Ferradini, Eugenio Finardi, Lucio Fabbri, Paolo Mengoli, Mal, Anna Identici e ancora tanti altri. Il curriculum avrete notato è davvero importante, da solista esordisce nel 1970 con “Da Tremila Anni” (Victory Records) e raggiunge la vetta compositiva nel 1972 con “Per Proteggere L'Enorme Maria” (Ariston). Doppi sensi si, probabilmente, resta il fatto che l’album è accattivante e oggi compie cinquant’anni. Simon Luca & L’Enorme Maria dunque è ancora un  «open group» che nasce per essere una sorta di laboratorio creativo di esperienze musicali differenti, dal quale maturano successivamente artisti che intraprendono con successo un percorso personale.
La copertina che ha accompagnato il vinile nel 1972 rappresenta una grossa signora sdraiata con un costume americano di fianco ad un giradischi, oggi la stessa è ovviamente invecchiata, pur sempre supina ma con un look adeguato ai tempi, tatuaggi nel corpo, cellulare da una mano e fumo dall’altra, mentre al posto dello stereo ora risiede un computer. Anche il forte trucco della signora testimonia un adeguamento feroce ai tempi.
Il laboratorio Simon Luca & L’Enorme Maria per questo nuovo “Mastico Asfalto” è composto da   Simonluca (voce), Marco Leo (chitarra), Edoardo Maggioni (piano, tastiere), Cesare Pizzetti (contrabbasso), Peppe Burrafato (batteria), Lalla Francia (cori), Simona 'Jammin' Bovino (cori), Veronica Canestrari (cori), Ivan Padul (cori), Jordan Brown (cori), Fabio Treves (armonica a bocca), Claudio Bazzarri  (chitarra elettrica) e Amedeo Bianchi (sax). Il disco contiene sette canzoni graffianti, colme di saggezza avvolte da un alone colorato di anni ’70.
“Credo” mette subito in luce le caratteristiche del sound Simon Luca, un Rock a tratti polveroso, con un’armonica a bocca che fa da binario conduttore verso rettilinei interminabili. La voce  è valore aggiunto per tali emozioni e suggeriscono di non credere nel paradiso. Il mondo è da cambiare, il denaro lo fa girare a modo suo, la globalizzazione ci rende privi di personalità, ma sarà la musica a salvarci l’anima, questo concetto è espresso fra le note di “Mastico Asfalto” fra schitarrate elettriche e coralità eccellenti. La musica di Simon Luca bada alla sostanza senza troppi fronzoli.
Un frangente maggiormente riflessivo deriva da “Confini”, umanità defraudata del proprio essere, espresso attraverso una calda voce che per alcuni versi mi ricorda quella di Ivano Fossati, se non altro per la cadenza. Il ritornello è efficace, sicuramente il punto di forza di un brano che potrebbe essere un bel tormentone. La suddetta esperienza dell’autore straborda da ogni singolo brano, la cura per gli arrangiamenti vocali sono un’altra nota a favore.
“Fuori Dal Fango” esibisce attraverso il sax il lato più Jazz/Blues, appartenente anche a quel Pino Daniele degli anni ‘70/’80 ma con un’altra personalità ben definita. Musica che scalda il cuore.
“Numeri Prigionieri” è canzone da cantare, moderata e ruffiana al punto giusto, altro potenziale singolo dell’album, fra i tanti papabili di “Mastico Asfalto”.   Il ritmo sale con il funk di “Sopra I Raggi Della Luna”, canzone che benissimo potrebbe risiedere nella discografia di Zucchero. A concludere c’è “Verso L’Infinito”, ponderata e docile la bellezza di certe scene quotidiane passate a pescare in barca nel fiume  a guardare l’orizzonte, pensando su cosa può esserci più in la. La chitarra finale  stimola ulteriormente la fantasia e trasporta la nostra immaginazione verso l’infinto.
“Mastico Asfalto” non è solo un semplice disco Rock, ma un concentrato di considerazioni e situazioni di vita, il tutto confezionato con grande sapienza, quella dettata dall’esperienza che non tutti possono avere, ma solo i grandi che hanno masticato e vissuto sia la musica che la vita in maniera consapevole e totale, Simon Luca è uno di questi. MS






Nessun commento:

Posta un commento