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sabato 25 luglio 2020

Savelli & NoStress

SAVELLI & NOSTRESS – Doing Nothing “Live At The Tower”
Radici Music Records
Genere: Progressive Rock
Supporto: cd – 2020



Alex Savelli è un nome importante per il nuovo Progressive Rock Italiano, alcuni di voi lo hanno conosciuto con il progetto Pelikan Milk, ma anche attraverso il grande maestro Massimo Manzi nel 2019 con il quale realizza l’album “Gettare Le Basi”, oppure sentito nominare in collaborazioni con artisti del calibro di  Eddie Kramer, Simon Painter, Paul Chain (Death SS – Paolo Catena), David Eserin, Ares Tavolazzi (Area), Andrea Giomaro, Gianpiero Solari, Elyan Fernova e molti altri ancora.
Quello che nel tempo ho sempre apprezzato della filosofia musicale del cantante e chitarrista bolognese è la libertà totale con cui si è sempre saputo muovere. Un artista che sembra essere fuori del tempo, relegato ad un modus operandi non più attuale, capace di esprimere solo ed esclusivamente ciò che prova al momento, non curando l’aspetto popolare, piaccia o meno ha sempre realizzato musica sentita e vissuta al momento senza compromessi. Lo relego nel puro spirito del Progressive Rock più significativo del termine, oggi purtroppo svalutato e storpiato per convenienze più o meno di comodo. Non trattasi di musica scimmiottante Genesis, King Crimson etc., bensì di personalità, pur avendo ovviamente punti di riferimento storici rielaborati dalla propria vena artistica.
Essendo io un vecchio ascoltatore collezionista, di quelli che tengono molto all’insieme del prodotto e quindi anche all’artwork, sottolineo che tutti i progetti di Savelli sono sempre stati supportati da un packaging importante, curati ed esaustivi. Anche in questo caso all’interno dell’elegante confezione cartonata si trova il libretto con i testi tradotti in italiano. Una forma di rispetto per l’ascoltatore che ho sempre apprezzato.
Savelli ritorna con un album registrato dal vivo in una torre medioevale, poco prima del nefasto evento pandemico. Con lui i NoStress, trio acustico bolognese formatosi nel 2013 e composto da Jeanine Heirani (voce, chitarra, basso, piano), Paolo Lapiddi (basso) e Max Bertusi (batteria, percussioni). L’album si intitola “Doing Nothing” e contiene dodici brani, di cui tre tratti dal primo disco dei Pelikan Milk “South Enough” (2000 - New LM Records) e sono “The Secret”, “Days” e “See You Later”.  La scelta della registrazione a presa diretta dona all’insieme ulteriore spinta, una sincerità aggiunta in un momento come questo dove la tecnologia e l’artefazione regnano sovrani, mentre il mastering viene realizzato a Los Angeles da Alex Elena (Bruce Dickinson).
“Doing Nothing” pur essendo un disco acustico lo relego nel Progressive Rock perché in esso convergono differenti stili sonori che variano dal Hard Rock al Folk passando per la Psichedelia sino a giungere alla base del Rock, ossia il Blues. Un filo conduttore lega le canzoni, un contesto prettamente Neo Prog, un argomento molto trattato in questo genere (Marillion, IQ etc.), ossia gli amori andati a cattivo termine e le relative esperienze.
“See You Later” inizia il percorso sonoro, il brano dei Pelikan Milk assume una veste Folk con dei passaggi di chitarra davvero notevoli. Più rilassate le atmosfere di “No Choice”, qui si poggia i piedi su due staffe, il Rock sudista (a tratti Beatelsiano) e la Psichedelia acustica cara a certi Porcupine Tree, il risultato è gradevole, anche grazie alle coralità di Jeanine che fanno da controcanto. Il suono caldo avvolge l’ascoltatore, l’ambientazione sicuramente gioca un ruolo importante.
Prosegue il cammino Folk/Country “By My Side”, vivace e gioiosa, un passaggio nell’America senza tempo. Ancora una volta fuoriescono i Porcupine Tree primo periodo nel brano dei Pelikan “The Secret”, tanta è la personalità che avvolge il brano in maniera delicata e rispettosa da rendere la musica da ascoltare ad occhi chiusi con una attenzione scevra da distrazioni. 
“The Seaside First” guarda al passato ma anche alla melodia di facile assimilazione, un piccolo esempio di come la semplicità paga sempre. Bello il frangente in cui il Blues  si lascia trasportare in stile primo Pino Daniele. Più Rock “Who’s That Man”, un territorio Pinkfloydiano rappresentato da brani come “Fearless”, un passaggio nei primi anni ’70 ma arrangiato in chiave decisamente moderna. E’ la volta della title track “Doing Nothing”, qui c’è l’essenza di Alex Savelli, la sua anima in splendida veste. Risale il ritmo con “Days” altro tuffo nella discografia passata e una chiave di lettura musicale più ricercata, un arrangiamento ben congeniato fa del brano un altro piccolo gioiello sonoro. Giunge a questo punto “Would You Kill Me”, singolo potenziale dell’album con un refrain ben congeniato e ancora una volta sostenuto dal gioco a più voci. Torna il Folk in “Little Girl”, ampi spazi si aprono avanti a noi durante l’ascolto. “Don’t Listen” ha reminiscenze Doors, fra Psichedelia e Folk, mentre la conclusiva “Ariaz” passeggia nel tempo e nell’Hard Rock acustico.

La musica di Savelli & NoStress  rilascia una sensazione di rilassatezza e al contempo di pacatezza che rende l’anima netta da ogni scoria moderna che in questo ultimo periodo ci aggredisce. Disintossicatevi anche voi con “Doing Nothing”, è efficace. MS




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