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sabato 11 maggio 2019

Quanah Parker


QUANAH PARKER – A Big Francesco “LiveAt Festival Rock Progressive 2016 – 2018”
Ma.Ra.Cash Records
Genere Progressive Rock
Supporto: cd/dvd – 2019

Dopo due album in studio ecco per i veneti Quanah Parker la testimonianza live. La band del tastierista fondatore Riccardo Scivales ha alle spalle una annosa esperienza musicale che attinge nel New Prog addirittura dagli inizi degli anni ’80.
Questa realizzazione prodotta dalla Ma.Ra.Cash assieme ai Quanah Parker stessi, raccoglie le versioni audio e video di nove brani eseguiti durante i tre fortunati Festival Rock Progressive al Teatro Metropolitano Astra di San Donà Del Piave (Venezia) negli anni 2016, 2017 e 2018.
Da apprezzare subito l’ottima grafica ad opera di Maurizio Sant (LS Production), autore anche delle riprese, degli scenari e della regia.
La band nel tempo subisce cambi di line up, in questo contesto suonano Riccardo Scivales (tastiere), Giovanni Pirrotta (chitarra), Paolo Ongaro (batteria), Elisabetta Montino (voce), Valentina Papa (danza e coreografie), Alessandro Simeoni (basso) ed Alberto Palù (basso nel brano 9). Nel cd risiedono nove tracce tratte dalla loro discografia, escluso l’inedito “Intrada – Per Le Scale, Inseguendo Le Fate!” che farà parte del prossimo lavoro in studio su cui stanno lavorando.
Il dvd contiene le stesse tracce del cd, con l’aggiunta di tre momenti particolari, “Riccardo Scivales assolo di tastiere”, Giovanni Pirrotta assolo di chitarra” e “Paolo Ongaro assolo di batteria”.
Quello che scaturisce immediatamente all’ascolto e alla visione di “A Big Francesco” è il raggiungimento di una macchina sonora perfettamente oliata e ricca di storia musicale. La band nella propria musica riesce ad esprimere quello che un intero genere musicale ha narrato negli anni, ovviamente sto parlando del Progressive Rock.
La qualità sonora è buona, ulteriore spinta all’intero ascolto, solo un piccolo problema durante “Suite Degli Animali Fantastici” dove nel dvd la qualità è appunto buona, mentre nel cd no. Il problema verrà arginato nella prossima ristampa.
Nel dvd emozionanti e graziose sono le evoluzioni di Valentina Papa a supporto della musica che, diciamo la verità, resta molto difficile da ballare in quanto ricca di cambi di tempo e di umore, come il genere ci insegna. Una farfalla che disegna geometrie nell’aria.
“Intrada- Per Le Scale, Inseguendo Le Fate!” apre il concerto e subito salgono in cattedra le tastiere di Scivales e la scintillante chitarra di Pirrotta in un pirotecnico assolo. Buona la prova vocale di Elisabetta Montino, sempre composta e mai invasiva, piuttosto elegante e dalle ampie capacità estensive.
Il primo pezzo tratto dalla loro discografia non può che essere “A Big Francesco”, l’indimenticato cantante del Banco Del Mutuo Soccorso, una leggenda musicale che i Quanah Parker sanno ricordare al meglio. Nel dvd si possono apprezzare alle spalle dei musicisti anche scenari che accompagnano l’emotività della musica, ovviamente qui non può mancare il paffuto viso di Big Giacomo, e l’emozione sale.
Il brano composto da Scivales è ovviamente in stile Banco, come molti sono  i riferimenti anche in altri canzoni. Strumentale toccante e anche in questo caso ricco di storia.
La sezione ritmica funziona,  riuscendo ad essere perfetto motore per l’intera esibizione, senza sbavature.
Segue un brano scritto negli anni ’80, “Death Of A Deer”, aperto dal narrato di Elisabetta. Grande spazio alla ricerca sonora ed emotiva, brano spezzato, aggressivo e allo stesso momento riflessivo, quasi avvolto da una nube sonora densa come la foschia. Qui la band osa di più e ottimo risulta il colloquio tastiera e chitarra che in un crescendo sonoro lasciano subentrare anche la voce in maniera possente.
Un triangolo apre “Asleep” tratto dal primo album “Quanah!” (Diplodisc) del 2012, composizione più vicina alla formula canzone rispetto quanto ascoltato sino ad ora, di classe e ariosa, vetrina per la voce di Montino.
A seguire si parla del grande capo pellerossa “Quanah Parker” sempre tratto dal loro primo album. Si naviga in “Sailor Song”, storia di un marinaio che giunge in un isola senza tempo alla ricerca di se stesso, fra la sabbia che scivola fra le mani. La musica è ritmata, impetuosa, con i consueti rallentamenti che donano profondità e patos all’ascolto.
“After The Rain” aspetta il sole e se possibile anche un bell’arcobaleno per poi respirare l’aria pura a pieni polmoni, questa la sensazione che si ha durante l’ascolto del brano. Più incentrata verso il New Prog “Silly Fairy Tale” ma con puntate jazzy importanti, specie nei giochi vocali. Mi ricordano molto i francesi Minimum Vital. E come si dice in gergo, dulcis in fundo, con la suite  lunga più di trenta minuti tratta dal omonimo disco del 2015 “Suite Degli Animali Fantastici” (M.P. Records). Qui la band fa della musica spettacolo pirotecnico sparando tutti i propri colpi a disposizione.
I contenuti speciali come già detto, mostrano assolo da parte dei musicisti.
I Quanah Parker in “A Big Francesco” dimostrano tutto il proprio valore e chi non li conosce si deve assolutamente approcciare a questo lavoro live, mostra di grazia compositiva, strumentale e scenografica. Un bel fiore all’occhiello per il Prog italiano di cui andarne fieri. MS


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