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lunedì 24 febbraio 2014

La Società Virtuale

                        Lettera alla Società Virtuale
                                                                  Di Massimo Salari

                              (Anomalia odierna, un uomo che non chatta!)


Nella società “virtuale” di oggi, dove è più facile chattare con uno sconosciuto piuttosto che parlare di persona con il tuo amico di fianco, ci sono cose che veramente non capisco. Con internet abbiamo il mondo a casa, tutte le enciclopedie, la discografia mondiale, l’informazione in diretta… eppure non sappiamo. Non ci ascoltiamo, ci nascondiamo dietro ad un nick name per dire cose che non ci rappresentano. Facebook è un luogo di spionaggio su realtà che non esistono. Tutti filosofi… Italiani popolo di filosofi, peccato solamente che lo sono con le frasi degli altri.
C’è Sanremo? Facile…fa schifo, boicottiamolo! (lo dicevano negli anni ’70 anche quando vincevano i Matia Bazar, figuriamoci oggi). Scrivono su Facebook: C’è il calcio? Non dobbiamo guardarlo! Fa schifo, troppi soldi! C’è X Factor? Solo i stupidi lo guardano, è la morte dell’arte! Boicottiamolo! C’è Il Grande Fratello? Peggio che peggio.
MA… ecco il MA… alla fine tutti guardano questi programmi o eventi. MILIONI di ascolti!!!
La politica? Tutto va male, io spacco questo, io spacco quello…BASTA! E’ ORA DI CAMBIARE. Poi non si fa nulla. Mai!
L’Italia è ridotta ad un feudalesimo becero e squallido, dove ognuno pensa esclusivamente al proprio orticello, fregandosene sempre di colui che è in difficoltà, pensando semplicemente: “A me non capita”, l’orto è il suo. Non si è capito che stare comodi nella cabina del capitano, quando la nave affonda si muore ugualmente. Quando si affonda, si affonda.
Tutto questo accade nella società “virtuale”, dove con un clic hai tutto. Dove a casa non arrivi a fine mese, ma hai l’I Phone. Che strano, funzionavano meglio i ciclostili negli anni ’70, con il volantinaggio, si comunicava meglio…molto strano.Avevano anche la App. Si chiamavano “allegati”.
Sento parlare molto male dei giovani. Mi dispiace, perché in realtà potenzialmente sono meglio delle generazioni passate, in quanto più informati. Io credo in loro.. credo più in loro che nei miei coetanei, fautori del bell’orticello feudale. Le scuole non gli sono di grande aiuto, perché un governo che toglie soldi all’educazione dei propri figli, non è composto da un popolo civile. Ma tant’è.
In questa società “virtuale” l’arte e la cultura è agonizzante, c’è una gara a chi la fa gratis. Con la scusa che non ci sono soldi i locali ed i comuni o chiamano dj, Karaoke o cover band  a quattro soldi oppure per  un piatto di pasta. L’artista vero è tagliato fuori. Questi signori sono gli stessi che dicono “Sanremo fa schifo”, “In Italia non ci sono più artisti di una volta”. Non è vero! Sono loro che li uccidono. La cultura è questa. Va bene il dj, va bene la cover band… però perché almeno per una volta non va bene anche un artista con del materiale proprio? Se la risposta è “non porta clienti” allora è la società “virtuale” che culturalmente è morta, la paura del nuovo che destabilizza la massa. Pecore.
Ho visto artisti spostare marchingegni e service da cinquanta mila euro per suonare a 200 euro!
Schifo dite voi? E allora, perché dire solo “schifo” e non cambiare?
Questa lettera è uno sfogo, solo per far riflettere per un attimo, ma non voglio avere ragione, anzi, rispondetemi e spiegatemi dove sbaglio, perché io spero di sbagliare nella mia ignoranza. Spiegatemi perché nell’era della comunicazione, non ci capiamo.
Aveva ragione Sigmund Freud, tutto gira attorno al sesso, anche oggi nel 2014. Chi guadagna alla grande su internet è solo You Porn. Si nutre non il cervello…ma un altro muscolo.

Voglio vedere fra poco tempo ai nostri figli cosa daremo da mangiare, una bambola gonfiabile?



2 commenti:

  1. La tua riflessione è tanto triste quanto vera.Dirti in cosa ti sbagli?Purtroppo in niente.Condivido il tuo pensiero,sono solo ipercritico nei confronti dei giovani,io non credo in loro.Sarà perchè sono a contatto con loro,ne ho almeno 150,sono vuoti,apatici,aridi,ignoranti,viziati e presuntuosi.Forse anche questa mia postilla è uno sfogo,lo sfogo di un insegnante che dopo 23 anni d'insegnamento è in crisi d'identità professionale.Davvero in questa società non c'è nulla da salvare nè,ahimè,da poter migliorare.Ciao Max.Salvatore

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  2. Ciao Salvatore, La tua testimonianza mi è comunque preziosa, perchè sei in contatto con i giovani e sicuramente in questo campo ne sai più di me. In effetti renderli partecipi a cose è difficile, considerando che hanno già molto e stupirli non è di certo facile. Tuttavia anche i nostri genitori mi ricordo che ci descrivevano male....però c'è poco da rincuorarsi, perchè in effetti abbiamo fatto danni a questa nazione inenarrabili. Vorrei fare una postilla, visto che mi ci trovo, non vorrei sembrare quello che dice: "La tecnologia non va bene...etc. etc." Anzi, dico l'esatto contrario, vorrei che passasse questo messaggio! Dobbiamo solamente usarla meglio. E soprattutto impariamo a stupire, perchè solo con l'interesse si attira l'attenzione delle persone e la curiosità poi viene da se. Almeno credo... Ciao Salvatore, buona giornata! e grazie

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