TACET
TACET TACET – Fickle
Gross
Diskos / Attenuation Circuit / SlowRecords
Light
Item / Bloody Sound
Peyote
Press
Genere: Ambient
Supporto: cd / cassetta / Bandcamp
- 2024
Fra
le cose che scopriamo prima di venire al mondo sono i suoni del battito
cardiaco di nostra madre che ci segnano per sempre a nostra insaputa. E cosa è
il battito se non un ritmo scandito? Questo può rallentare o aumentare secondo
lo stato emotivo, potremmo definirlo già musica? Probabilmente no, in quanto privo
di melodia di fondo, per quest’argomento lascio il campo agli esperti, ma
quello che sono sicuro di affermare è che si crea comunque un ambiente. La
musica Ambient in fin dei conti è proprio questo, un suono che circonda, possa
essere più o meno velato, psichedelico, martellante…Resta comunque un atavico
compagno di viaggio dell’esistenza.
Francesco
Zedde, in arte Tacet Tacet Tacet, nella sua musica ama trascinare l’ascoltatore
in questi territori. Poliedrico musicista italiano di origini marchigiane residente
a Utrecht, nei Paesi Bassi, prende le redini del progetto nel 2015 e il suo
nome è ispirato alla celebre composizione di John Cage, “4’33”.
Ha
inoltre collaborato con artisti del calibro di Mark Stewart (Pop Group), Lili
Refrain, Dj DNA e Jonathan Uliel Saldanha (HHY). È anche l’organizzatore di
Discomfort Dispatch, un festival transnazionale dedicato alla musica
improvvisata, che ha ospitato oltre 350 artisti provenienti da tutto il mondo.
“Fickle”
è il prodotto dei suoi esperimenti, in cui i suoni fluttuano per poi insediarsi
nella nostra mente, scavando dentro gli angoli più reconditi e primitivi di
essa. Sei movimenti in cui lasciarsi trasportare a partire da “Gamble”.
Essendo
molti strumenti naturali, l’impatto Ambient prende maggiormente il significato
del suo essere. Fondamentale per la riuscita di questa musica è stato l’impatto
emotivo che Zedde ha avuto durante un viaggio in Islanda, la natura ha fatto il
resto. Per chi fosse a conoscenza, lo stile proposto ha legami con artisti come
Ólafur Arnalds, Celer, Murcof, Tim Hecker e Ben Frost.
Il
disco è registrato in diversi punti dell’Europa e contiene amici di viaggi
sonori come Jacopo Mittino, conosciuto come 52 Hearts Whale, e Rea Dubach voce
nel brano “Recurrence”.
Il
singolo che è estratto per primo s’intitola “Unfocus”, qui le batterie
elettroniche e tratti di tensione riportano al concetto espresso in precedenza,
ossia come risiedere dentro il liquido amniotico. Caos controllato.
Il
secondo singolo estratto s’intitola “Pertinence” in cui i quasi sette minuti di
suoni dimostrano come si può sperimentare pur rimanendo sempre in un campo
melodico. Se si chiudono gli occhi durante l’ascolto, la sensibilità emotiva
aumenta vertiginosamente.
Tuttavia
non ha un senso vero e proprio una descrizione brano per brano, qui è come trovarsi
in un trip unico.
L’ambient
può tranquillizzare o allo stesso tempo destabilizzare, questo risiede nella
nostra sensibilità d’animo forgiata dalle singole esperienze di vita, ognuna
fra di noi differente dall’altra. Proprio per questo è difficile marcare un
percorso netto su cui essere tutti d’accordo, ma ciò che è inopinabile è la
potenza di comunicazione trasmessa, di sicuro durante l’ascolto la nostra mente
e il nostro cuore non saranno lì con le mani in mano. Potere della musica e
della vita. MS
Versione Inglese:
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