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domenica 3 settembre 2023

Mesmerising

MESMERISING – Mesmerising
Autoproduzione
Genere: Progressive Rock Italiano
Supporto: Singolo Digital Bandcamp – 2023




Chi mi legge lo sa bene, non è mia consuetudine recensire un singolo, troppo poco per dare una visione totale dell’imminente album in uscita di un artista, tuttavia nel caso di Mesmerising ho ritenuto di dare uno strappo alla regola. Il perché è presto detto, solitamente un singolo è il brano più ruffiano di un album, spesso fuorviante su quanto invece in realtà si potrà andare ad ascoltare nell’interezza di un lavoro. Quante volte abbiamo apprezzato nel tempo canzoni maggiormente articolate e magari non capite al momento piuttosto che il pezzo orecchiabile, personalmente è capitato spesso. Nel caso di Davide Moscato invece il suo mondo sonoro è rimasto invariato, la qualità della musica proposta in “Mesmerising” resta su un piano molto interessante e altamente progressivo, con influenze del passato magari legate alle Orme e una rivisitazione del tutto in chiave moderna.
Quindi dietro al progetto Mesmerising c’è Davide Moscato autore della musica assieme a Fabio Vaccaro (voce, piano, synth D.M., chitarra, basso, tastiere), Alex Laporta  (chitarra), e Alberto Bellani (batteria).
L’artista di Desenzano ha alle spalle una buona discografia composta da sei realizzazioni a partire dai singoli e io mi sono occupato anche della recente uscita “The Clutter Storyteller” (Lizard Records – 2020) che potrete rileggere a questo link: https://nonsoloprogrock.blogspot.com/2020/08/mesmerising.html
Due le canzoni uscite in digitale su Bandcamp, ”Soundscape (con Andrea Amati e Martin Grice fiatista dei storici Delirium oltre che nella Z Band di Fabio Zuffanti)” e “UVB -76 4625 KHZ “.
https://mesmerising.bandcamp.com/album/mesmerising
Il primo brano di quasi otto minuti lascia spazio a un grande movimento melodico dal dna italico, uno spaccato di vita fra narrazioni e ricordi adagiato inizialmente su un tappeto sonoro orecchiabile, per poi lanciarsi a metà del brano nel mondo del Prog vero e proprio dove la ritmica ricopre un ruolo di primo piano assieme ai cori. Un equilibrio interessante fra ricerca e classicismo attraverso una bella voce protagonista, quella di Moscato. Il sax di Grice se vogliamo è la ciliegina sulla torta. Molta intensità, un bell’esempio di Prog moderno italiano che fa ben sperare per l’uscita ufficiale. Moscato ricerca molto e pone attenzione alla cura dei particolari, non ti aspetti neppure un finale tipicamente Southern Rock.
Suoni elettronici, rumoristici ed atavici per “UVB -76 4625 KHZ”, questo pezzo potrebbe benissimo risiedere in un album dei storici Area.
Questo in sintesi è il nuovo singolo di Mesmerising, un lavoro che approccia al genere con maturità e intenzione di proporre nuove soluzioni con coraggio ed una attenzione particolare alla buona melodia spesso protagonista assieme alla ricerca. Un lavoro per orecchi preparati e menti aperte. MS



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Sito ufficiale  HYPERLINK www.davidemoscato.com





Versione Inglese: 


MESMERISING - Mesmerising
Self-production
Genre: Italian Progressive Rock
Support: Digital Bandcamp single - 2023


Those who read me know it well, it is not my custom to review a single, too little to give a total view of an artist's upcoming album release, however in the case of Mesmerising I felt I should give a break from the rule. The reason is quickly stated, usually a single is the most pandering track on an album, often misleading as to how much one will actually get to hear in the entirety of a work. How many times have we appreciated over time songs that are more articulate and perhaps not understood at the time rather than the catchy song, personally it has happened often. In the case of Davide Moscato, on the other hand, his sound world has remained unchanged, the quality of the music proposed in "Mesmerising" remains on a very interesting and highly progressive level, with influences from the past perhaps related to Orme and a revisiting of everything in a modern key.
So behind the Mesmerising project is Davide Moscato author of the music together with Fabio Vaccaro (vocals, piano, D.M. synth, guitar, bass, keyboards), Alex Laporta (guitar), and Alberto Bellani (drums).
The Desenzano-based artist has a good discography behind him consisting of six releases starting with singles, and I also covered the recent release "The Clutter Storyteller" (Lizard Records - 2020), which you can read again at this link:
 
https://nonsoloprogrock.blogspot.com/2020/08/mesmerising.html
 
Two songs released digitally on Bandcamp, "Soundscape (with Andrea Amati and Martin Grice fiatist of the historic Delirium as well as in Fabio Zuffanti's Z Band) " and "UVB -76 4625 KHZ ".
 
https://mesmerising.bandcamp.com/album/mesmerising
 
The first track of almost eight minutes gives way to a great melodic movement with an Italic DNA, a cross-section of life between narratives and memories laid down initially on a catchy sound carpet, and then launching halfway through the song into the world of real Prog where the rhythmic plays a leading role along with the choruses. An interesting balance between research and classicism through a fine lead voice, that of Vaccaro. Grice's sax if you will is the icing on the cake. Much intensity, a fine example of modern Italian Prog that bodes well for the official release. Moscato researches a lot and pays attention to detail, you don't even expect a typically Southern Rock ending.
Electronic, noisy and atavistic sounds for "UVB -76 4625 KHZ," this piece could very well reside on an album by historical Area.
This in a nutshell is the new single from Mesmerising, a work that approaches the genre with maturity and an intention to come up with new solutions with courage and a focus on good melody often starring along with research. A work for trained ears and open minds. MS 


11 commenti:

  1. Non voglio fare l'uccello del male augurio, ma se il prog italiano è questo qui, allora rassegniamoci perché un evoluzione c'è stata ma in gruppi che rientrano tra le dita di una mano, dalla rinascita anni 80 -90. Nel resto del mondo (a parte le band storiche) c'è qualcuno anche appassionato che conosce un gruppo Prog italiano contemporaneo? La risposta è palese NO. Ne ho avuto conferma dai non numerosi viaggi in Europa, dove mi chiedevano: perché il prog italiano, glorioso nel passato, oggi sono una specie di macchietta. Ovviamente il mio orgoglio si è infuriato e non poco, così ho provato a citare le varie band di qualità uscite agli inizi anni 2000. Citando Arknames, Universal Total orchestra, il tempio delle clessidre ecc. Ma essendo esperti mi hanno risposto certo erano ottime band, e poi cosa è accaduto? Io non ho saputo rispondere anche perché le ultime band uscite negli ultimi dieci anni se ne salvano poco più di due o tre. Senza parlare che dopo gli Yugen pure la corrente E.I.O. latita fortemente. Alla fine l'ho messa in politica con gli eredi dei fascisti al governo anche se il problema non credo siano loro, anzi dovrebbe essere uno sprono per fare prog di qualità. Secondo me siamo messi molto molto male, soprattutto ascoltando le uscite del resto d'Europa.
    La saluto cordialmente

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  2. Ho dimenticato il nome Ivano Sgattoni

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  3. Ciao Ivano, io penso che delle valide band ci siano ancora oggi, il blog ne è una prova, però giustamente come dici tu, all'estero è dura, ma non dappertutto. Ad esempio in Giappone, Brasile, Canada, abbiamo un buon seguito e le conoscono. Ma c'è da fare una considerazione, il Prog giustamente così come il Rock, muta con il tempo, le mode, la tecnologia e gli eventi, fare nel 2023 musica come i Genesis è così limitante, tanto da farti venire soltanto la voglia di riascoltare gli originali. Quindi è cambiato molto, non a caso ho scritto un libro dal titolo Post Prog Moderno, perchè c'è troppa differenza con il passato, bisogna tirare una linea. Poi lasciamo stare se oggi il Prog ci piace o meno, la vita va avanti anche senza di noi, l'evoluzione è questa. Conoscono all'estero Zuffanti e i suoi progetti, lui infatti è andato in tour anche in Canada, Belgio, etc. ...Per dire. Il fatto poi che con internet possiamo ascoltare tutto il mondo questo è un altro fattore che ha spersonalizzato di molto le band che si sono omologate tutte in una via di mezzo. Il discorso sarebbe molto lungo, praticamente un ginepraio,e alla fine ricadrebbe inevitabilmente sui gusti personali, e li alzo le mani. Ti faccio notare che il glorioso Prog italiano degli anni '70 aveva solo due o tre nomi conosciuti all'estero, La PFM (in tour anche in America), Le Orme e il Banco Del Mutuo Soccorso, altri non li conoscevano, anche noi italiani abbiamo riscoperto dischi soltanto dall'avvento di internet. I costi proibitivi di alcune copie facevano da spartiacque. Diciamo che hai ragione nel dire che sono davvero pochi, ma ripeto, bisogna capire che tipo di Prog stanno ascoltando, ma ti assicuro che ho molti contatti all'estero (Radio Prog Sky compresa con cui collaboro in Brasile) che mi fanno intendere che un seguito c'è anche oggi. Grazie Ivano per le tue sempre acute considerazioni che apprezzo molto.

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  4. io invece credo che bisogna riprendere a dare fiducia a queste iniziative e band prog che senza guadagnarci nulla portano avanti la musica che vogliono senza scendere troppo a compromessi commerciali o troppo trendy.
    Ale di Desenzano

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  5. Ciao Ale, beh si, io non soltanto do fiducia, ma addirittura mi piacciono, però come ho detto a Ivano, poi è questioni di gusti. La storia non s'inventa ma si tramanda, mentre i gusti personali sono indiscutibili. Oggi è dura fare musica, a meno che lo fai solo per passione e hai un altro lavoro, viverci non è proprio il caso, a meno che sei già un grande nome famoso. E' la passione che li spinge, io amo queste band perchè come hai detto tu, lo fanno senza scendere a compromessi e senza guadagno. Un applauso poi lo farei alle case che producono queste band che a loro volta vivono davvero male in questi tempi, a partire dalla Lizard, alla Ma.Ra.Cash, Black Widow, M.P & Records, Mellow Records e poche altre ancora. Loro comunque ci credono, un poco come me che continuo a sessant'anni a parlare di Prog e non me ne viene nulla! Grazie Ale.

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  6. il signor Ivano è completamente fuori strada se pensa che il metro con cui si misura la bellezza della musica sia il fatto che questa sia popolare o meno anche in altri paesi, è come dire “quella canzone ha venduto milioni di copie e quindi è bella”… no ha proprio senso.
    Io sono certo che proposte come Mesmerising debbano essere prese in seria considerazione, perchè offre una visione diversa e personale, su uno stile musicale che ha comunque bisogno di rinnovarsi. Poi, uno può essere conosciuto o sconosciuto, non cambia il buon gusto di un brano o di un disco intero, la popolarità arriva col tempo e ha bisogno evidentemente di canali di diffusione maggiori. Rino.

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  7. Ciao Rino, concordo con il tuo pensiero.

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  8. Dico la mia da semplice profano! Io adoro questo artista punto e basta! Lo ascolto spesso mentre lavoro, di mestiere faccio il web design... Probabilmente devo a Msmerising molta della vena creativa che emerge e mi sommerge e da cui sorgono lavori davvero ispirati! I suoi brani sai come iniziano e non sai prevederne l'evoluzione! Mi sembra di aprire un libro e di essere trasportato dal tratto enigmatico di un autore evanescente! Con la scusa che è uscito il vinile, sono gia alla ricerca del mio prossimo acquisto: un degno impiantino che sappia rendere giustizia a questo figlio della notte, principe della soglia onirica!
    Giuseppe!

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    1. Ciao Giuseppe, tranquillo, siamo tutti profani c'è sempre da imparare, chi sa tutto non esiste o è uno spocchioso illuso. L’artista piace molto anche a me come ho descritto nella recensione. Anche tu ami i vinili? Io compro solo quelli, soprattutto oggi. Mi piace ascoltare la musica avanti lo stereo con tranquillità... Un rito che non si è mai sopito da più di cinquant'anni ad oggi. ;-)

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  9. Caro Anomino, già non inserendo il tuo nome si capisce che non hai nemmeno il coraggio di dire il tuo nome. Senza polemica, tu del mio messaggio non hai capito proprio nulla. Secondo da uno come me, che ascolta colleziona e fa proselitismo sul prog italiano, secondo te gli interessa se hanno successo all'estero?. La mia era una disamina sulla qualità musicale e artistica di questi ultimi anni, rispetto alla mini rinascita dei primi anni 2000.Fino diciamo al 2012-13. Ho fatto anche alcuni nomi. E potrei farne tanti altri di band validissime che non avevano nulla da invidiare in senso artistico a nessun' altro Paese europeo. Secondo lei sono sullo stesso livello le band norvegesi uscite negli ultimi anni come Seven Impale, e tante altre, che vengono chiamate a suonare in mezza Europa, e le band di prog rock italiano di oggi e quando dico oggi cioè al loro primo o secondo disco conosciute all'estero? La risposta è purtroppo NO. Se poi mi citate sempre la PFM allora mi cadono le palle a terra. Non ho parlato di successo ma di qualità musicale, inventiva e coraggio. Ciò che ora e negli ultimi anni manca quasi del tutto dal prof italiano. Perché gli svedesi, i norvegesi e i finlandesi ci riescono a farlo con band che non inventano nulla (non tutte) e riescono ad avere riscontro anche all'estero? Io lo immagino il perché e loro del successo commerciale se ne fottono giustamente. Ora lei mi sa spiegare perché l'Italia NO e il resto d'Europa SI? La saluto cordialmente.

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  10. Mi scuso non aver letto il nome in fondo al messaggio, mea culpa. Mi riferisco al signor Rino

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