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domenica 27 agosto 2023

IL BACIO DELLA MEDUSA

IL BACIO DELLA MEDUSA – Imilla
AMS Records
Genere: Rock Progressive
Supporto: cd – lp – Bandcamp




La band di Perugia Il Bacio Della Medusa è uno dei nomi più importanti del Progressive Rock Italiano attuale. Ogni disco prodotto a iniziare dal 2004 con l’omonimo distribuito dalla Black Widow Records, ha un suo carattere. Il gruppo del cantante Simone Cecchini inanella sino a oggi cinque album in studio, un live e una raccolta acustica. Di grande qualità il fedele staff che lo segue, Diego Petrini (batteria e percussioni, tastiere), Federico Caprai (basso), Andrea Morelli (chitarra) ed Eva Morelli (flauto, sassofoni). Sono una macchina sonora perfettamente oliata in tutti gli ingranaggi.
Si formano nel 2002 per seguire questo filone sonoro con riferimenti alla Premiata Forneria Marconi e del sano Hard Prog, come eseguito nei tempi da Il Biglietto Per L’inferno, Osanna e De De Lind. Con l’album “Seme*” (AMS Records) del 2018 gli umbri cercano una strada differente, le contaminazioni elettroniche spostano il baricentro dal Prog classico per tentare nuovi sentieri, ma oggi con “Imilla” ritornano nei propri passi.
Imilla, è il soprannome di Monika Ertl, rivoluzionaria boliviana di origini tedesche dell’"Esercito di Liberazione Nazionale", morta per la causa nel 1973. Questo nuovo disco quindi è un concept album incentrato sulle gesta della "vendicatrice di Che Guevara".
La gestione del progetto nasce dalle composizioni acustiche di Simone Cecchini, successivamente proposte alla band, la quale sposa a pieno la causa impreziosendola con le qualità che la contraddistingue.
Il rosso della copertina non credo sia una scelta casuale, l’interno del disco invece ha una colorazione vintage, un giallo anticato molto curato nei particolari, con testi, e foto.
Non nascondo che ho atteso con impazienza un loro nuovo lavoro, perché ho sempre apprezzato l’Hard Prog come genere in senso generale, e in Italia gli esponenti di buon livello non sono mai stati molti, oserei dire che nel calderone del Progressive Rock questo è uno stile ancora più di nicchia.
“Imilla” è composto di nove tracce, arrangiate da Diego Petrini.
“Un Visto Per La Bolivia” è necessario, a questo punto l’intro giocoso basato su coro, fiati e un ritmo cadenzato, ci immerge nel concept. “Amburgo 1 Aprile 1971” è a tutti gli effetti un bagno nel Rock vintage anni ’70 che descrive spaccati di vita popolare boliviana. La prova vocale di Cecchini è come il solito ottima, sia come intensità, sia nell'espressività tonale. I fiati di Eva Morelli fanno parte dell’identità de Il Bacio Della Medusa, oramai imprescindibili. “La Dlorida”  mostra il lato maggiormente recitativo, l’Hard Rock si affaccia prepotentemente in una struttura di base acustica prossima alla ballata. Per chi dovesse conoscere i siciliani Fiaba posso dire che esistono punti di congiunzione stilistici. Quando la band si lancia in assolo strumentali, mostra tutte le loro caratteristiche tecniche di certo non ordinarie. “In Zio Klaus” la cadenza iniziale è greve, qui le tastiere costruiscono strutture che immergono l’ascoltatore nell'enfasi del contesto. Un flauto dolce inizia “Dentro Monika Qualcosa Non Va” per poi lanciarsi in un accenno di Reggae. Il ritornello è il punto forte del brano, decisamente orecchiabile e da cantare assieme alla band. “Ho Visto Gli Occhi Di Inti Virare A Nero” ha un ritmo accelerato e coinvolgente con delle influenze Jazz. “Senior Service” è altamente Progressive Rock grazie alla scelta di alternare le strumentazioni in assolo trascinanti. “Lo Specchio Di Hans Ertl” è una breve ballata che s’impenna durante il cammino e mette nuovamente in evidenza le capacità vocali di Cecchini.
La fine sopraggiunge con colpi di pistola, il fattaccio è avvenuto. “Colt Cobra 38 Special” è molto Jethro Tull style, ma la nostra mediterraneità è intrinseca e prima o poi esce nuda allo scoperto, assieme ai cori finali in stile anni ’70.
“Imilla” è un album equilibrato nella scelta dei brani che alternano momenti maggiormente vigorosi ad altri più pacati. La storia scorre bene, il passato si amalgama al presente con naturalezza. Una prova che riporta Il Bacio Della Medusa all'attenzione internazionale del genere Progressive Rock, il posto che merita. MS 




Versione Inglese:


IL BACIO DELLA MEDUSA - Imilla
AMS Records
Genre: Progressive Rock
Support: cd - lp - Bandcamp


Perugia-based band Il Bacio Della Medusa is one of the most important names in current Italian Progressive Rock. Each record produced starting in 2004 with the self-titled distributed by Black Widow Records, has its own character. Vocalist Simone Cecchini's group rings up to date with five studio albums, a live album and an acoustic collection. Of great quality is the loyal staff behind him, Diego Petrini (drums and percussion, keyboards), Federico Caprai (bass), Andrea Morelli (guitar) and Eva Morelli (flute, saxophones). They are a sound machine perfectly oiled in all gears.
They formed in 2002 to follow this sonic thread with references to Premiata Forneria Marconi and some healthy Hard Prog, as performed in the times by Il Biglietto Per L'inferno, Osanna and De De Lind. With the 2018 album "Seme*" (AMS Records) the Umbrians seek a different path, electronic contaminations shift the center of gravity from classic Prog to try new paths, but today with "Imilla" they return to their own steps.
Imilla, is the nickname of Monika Ertl, a German-born Bolivian revolutionary from the "National Liberation Army," who died for the cause in 1973. This new record therefore is a concept album focusing on the exploits of "Che Guevara's avenger."
The management of the project stems from Simone Cecchini's acoustic compositions, later proposed to the band, which fully espouses the cause by embellishing it with the qualities that distinguish it.
The red of the cover I do not think is a random choice, the inside of the disc, on the other hand, has a vintage coloring, an antiqued yellow very carefully detailed with lyrics, and photos.
I will not hide that I have been looking forward to a new work of theirs, because I have always appreciated Hard Prog as a genre in a general sense, and in Italy good exponents have never been many, I dare say that in the Progressive Rock cauldron this is an even more niche style.
"Imilla" consists of nine tracks, arranged by Diego Petrini.
"A Visa For Bolivia" is necessary, at which point the playful intro based on chorus, horns and a cadenced rhythm immerses us in the concept. "Hamburg April 1, 1971" is for all intents and purposes a bath in vintage 1970s rock describing slices of Bolivian folk life. Cecchini's vocal evidence is as usual excellent, both in intensity and tonal expressiveness. Eva Morelli's horns are part of the identity of Il Bacio Della Medusa, now indispensable. "La Dlorida" shows the more recitative side, Hard Rock overbearingly appears in a basic acoustic structure close to ballad. For those who might be familiar with the Sicilian Fiaba, I can say that there are stylistic connecting points. When the band launches into instrumental solos, they show all their technical characteristics that are certainly not ordinary. "In Uncle Klaus" the opening cadence is heavy, here the keyboards build structures that immerse the listener in the emphasis of the context. A soft flute begins "Inside Monika Something Doesn't Go" and then launches into a hint of Reggae. The chorus is the highlight of the song, definitely catchy and worth singing along with the band. "Ho Visto Gli Occhi Di Inti Virare A Nero" has an accelerated and engaging rhythm with some Jazz influences. "Senior Service" is highly Progressive Rock thanks to the choice of alternating instrumentation in dragging solos. "Lo Specchio Di Hans Ertl" is a short ballad that soars along the way and again highlights Cecchini's vocal abilities.
The end comes over with gunshots; the deed has been done. "Colt Cobra 38 Special" is very Jethro Tull style, but our Mediterranean-ness is inherent and sooner or later comes nakedly out into the open, along with the 70s-style final choruses.
"Imilla" is a balanced album in the choice of songs that alternate between more vigorous moments and quieter ones. The story flows well, the past blending naturally with the present. A proof that brings Il Bacio Della Medusa back to the international attention of the Progressive Rock genre, the place it deserves. MS

 

 




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