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giovedì 5 gennaio 2023

DeaR

DEAR – Mon Turin
Music Force
Distribuzione: Egea Music
Genere: Cantautore
Supporto: cd – 2022




Il disco è spesso per un artista un modo per esprimere il pensiero, un concetto e soprattutto i ricordi indelebili che segnano la vita nel quotidiano. Come una tela esso rappresenta un ritratto dato in pasto ai visitatori, sottolineando soprattutto la personalità di chi decide di mettersi in gioco. Questione di sensibilità e perché no, anche di coraggio. All’interno spesso risiedono cose intime che fanno parte dell’essere uomo, in parole povere la vita di una persona.
L’ambiente in cui si soggiorna è fondamentale per la crescita dell’Io.
Una delle città più belle ed interessanti d’Italia è Torino, fra monumenti, arte, musica e misterioso esoterismo. Una città dal fascino particolare e spaccata da un polmone di verde chiamato Parco Valentino, oltre che dal fiume Po. Questa città ha dato natali a grandi musicisti italiani spesso ispirati proprio ad essa, quadrata nelle vie come nei vecchi accampamenti romani (così nacque), una città dalle mille sorprese.
Un musicista di Torino che si avvale di questa musa si chiama Davide Riccio, pianista innamorato delle proprie radici con il nome acronimo d’arte DeaR.
Grazie a “Mon Turin” raggiunge il secondo lavoro in studio dopo il buon “Out Of Africa” (Music Force – 2021). Autodidatta inizia a fare musica grazie ad una chitarra, alcune spese inizialmente non erano possibili,  ma nel tempo riesce a dedicarsi al suo vero e più grande amore, il pianoforte. Nel 2010 riesce a comporre qualcosa che ricorda il proprio sogno di musicista classico. Ed è qui che inizia la lunga gestazione di questa suite intitolata “Mon Turin” suddivisa in venti parti. Spiega Riccio “Il titolo è in francese perché fin da bambino ho sentito la “francité” di Torino e del Piemonte.”.
Nel corso dell’opera s’incontrano nomi importanti del mondo Progressive Rock ed affine, ad esempio in “Letters From Turin” la musica è composta da Pensiero Nomade (Salvo Lazzara e Davide Guidoni), in “Silent Lights…” la voce è quella magica di Claudio Milano, a molti conosciuto anche come Nickelodeon e poi Alessandro De Caro al piano in “Nocturnal”, Simonetta Matzuzi alla voce in “Un Treno Per Torino” e Maoro Sanna voce e effetti elettronici in “Blues…”.
Dopo una vigorosa overture giunge piano e voce in “Nocturnal”, le influenze anche Jazz si riscontrano di tanto in tanto durante il percorso. Piano e clarinetto nel capitolo “Jazz: Un Treno Per Torino Con La Valigia Di Cartone”, qui anche incroci di voci maschili e femminili. Una volta giunti alla stazione si visita “Pavana: Cit Turin, Il Piccolo Parigi”.  Ancora fiati e molti arrangiamenti bene eseguiti riempiono il suono dell’opera la quale sembra godere di piccole perle anni ’70. Non esiste un brano che supera altri in bellezza, la media compositiva si svolge sino alla fine fra parti maggiormente intimistiche ed altre più ricercate come la già citata “Letters From Turin”, atto più lungo dell’intero lavoro grazie ai suoi sette minuti e mezzo. Emozionanti i giri armonici del pianoforte che spesso riesce a disegnare perfettamente con il suono quello che l’artista vuol farci conoscere. Le mani di Riccio sono i nostri occhi. Ottimo esempio sta in “Passacaglia: L’Oltreuomo A Torino”.
Un artista che cresce musicalmente con influenze David Bowie, David Sylvian, Brian Eno e Kate Bush non può che essere avvantaggiato nel comporre musica, una cultura che lo accompagna a realizzare ottimi dischi che definirei vere e proprie colonne sonore, come questo caso di “Mon Turin”. Non la solita musica, prendetevi una pausa. MS






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