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mercoledì 18 gennaio 2023

Carmine Capasso

CARMINE CAPASSO – Assenza Di Gravità
Ma.Ra.Cash Records
Genere: Progressive Rock / Pop Rock
Supporto: cd – 2022




Il polistrumentista e chitarrista campano di origine sarde Carmine Capasso a dispetto della sua giovane età di trentaquattro anni, ha alle spalle una grande gavetta. Richiesto session man e turnista per The Samurai Of Prog, The Trip, Sasha Torrisi (Timoria), Delta Moon, Sherrita Duran (corista di Gianni Morandi), Antonio Onorato (collaboratore di Pino Daniele), e Arturo Stalteri (Pierrot Lunaire e tastierista di Rino Gaetano), esordisce con un ep nel 2017 e ritorna oggi con il debutto ufficiale intitolato “Assenza Di Gravità”.
Chiedeva ai suoi ospiti Gigi Marzullo, “La vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio?”, un argomento davvero profondo e alquanto trattato dalle mille sfaccettature, eppure sempre in voga. Capasso fa del sogno un concept album, il sentirsi leggero senza peso lo spinge in una sensazione di assenza di gravità, ma lo scenario cambia quando subentra l’argomento guerra, dove è sempre il popolo innocente a pagarne le spese. Considerazioni queste che vengono espresse su musiche sia Pop Rock che psichedeliche oltre che ricercate, il tutto in forma di cantautorato non convenzionale. Oltre ai fidi Ovidio Catanzano, Antonio Liccardi (batteria), e Francesco Di Pietro (piano, synth), nel realizzare questo album Capasso si coadiuva di una nutrita squadra di amici turnisti che di seguito vado ad elencare: Sasha Torrisi (ex Timoria), Marco Bernard & Kimmo Porsti (Samurai Of Prog), Marcus Eaton (David Crosby), Luca Sparagna (Le Orme), Adrian Shaw (Hawkwind), Elisa Montaldo (Il Tempio Delle  Clessidre), Marco  Grieco,  Danilo Sesti, Barbara  Rubin, Andrea Taddeo, Emilio Verrillo, Jenny  Puertas  (Agusa), Roberto De Rosa, Salvatore Santella, Alessandro  Di  Benedetti  (Inner  Prospekt), Andrea  Ranfa  (The Trip), Tony Alemanno (The Trip), Costantino  Taglialatela, Ivan  Santovito  (IsProject), Oscar Fuentes (Days Between Stations), e Alessandro Saltarelli.
Otto i brani contenuti, registrati e mixati da Vincenzo Mario Boi in un artwork realizzato per mano dello stesso Carmine Capasso.
Lo strumentale “Sogno Pt.1” è un intro decisamente dall’aria progressiva e questo non soltanto grazie alle tastiere di Francesco Di Pietro oltre che al piano di Danilo Sesti, ma proprio per l’attitudine, dove all’interno si possono scorgere frammenti anni ’70. Ed è proprio la title track che presenta al meglio lo stile di Capasso, in bilico fra Pop e Rock mentre la voce per cadenza ricorda quella di Francesco Renga. ”In Un Posto Che Non C’è” è una semi ballata armoniosa arrangiata splendidamente dal sax di Salvatore Santella e dagli archi di Barbara Rubin. Toccante l’assolo di chitarra semplice e diretto, messo al momento giusto per far crescere l’enfasi del brano a dimostrazione che l’autore conosce molto bene il mondo della composizione. Lo scenario non cambia nell’orchestrata “Immobile”, canzone perfettamente incastonata nel contesto italico. Si parla di guerra in “Neve Nera” e le atmosfere si fanno riflessive dove il racconto sposa la musica cadenzata impreziosita anche dal mellotron di Alessandro Di Benedetti. Ancora una volta l’assolo di chitarra finale colpisce il bersaglio. La musica italiana si presenta spesso amabile, solare e in qualche caso anche ruffiana, come accade in “Una Valigia Di Perché”, impossibile dimenticare il refrain alla fine dell’ascolto. “Milano Già Lo Sa’” presenta ulteriormente la maturità dell’autore che si congeda con “Sogno Pt.2” con al piano il bravo e giovane Ivan Santovito.
Carmine Capasso ha sognato, ma io di certo non mi sono addormentato, perché di carne al fuoco in “Assenza Di Gravità” ce n’è tanta, e l’attenzione rimane sempre alta grazie alle belle melodie facili da ricordare e cantare assieme a lui. MS





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