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domenica 8 gennaio 2023

Aquael

AQUAEL – Anthology
Toast Records
Genere: Progressive Rock
Supporto: lp – 2022




Dalla collaborazione di due grandi intenditori di musica Rock progressiva, nasce quest’antologia sia storica sia recente di una band torinese che nel tempo si è evoluta in differenti realtà, sto parlando del leader tastierista e cantante Maurizio Galia e del produttore Giulio Tedeschi (Toast Records), quindi del progetto Aquael. Maurizio Galia oltre che musicista e disegnatore è anche autore dell’enciclopedia “Prog 50” edita da Edizioni Applausi.
La band vede mettere le proprie radici nel lontano 1978 e suona fino al 1994 per poi cambiare nome l’anno successivo in Maury E I Promemoria. Con quest’appellativo registrano “Ziqqurat Nel Canavese” (MP – 1997). Già dall’esordio risulta evidente la passione della band per il Progressive Rock nostrano, su tutte per il Banco Del Mutuo Soccorso e le Orme. Dopo cambi nella line up con ritorno di componenti storici quali Nick Guerriero (chitarra) e Enrico Testera (basso), nel 1999 cambiano ancora nome in Maury E I Pronomi. Per i collezionisti annovero l’album compilation edito nel 2000 in 200 copie dal titolo “Tanganica, Il Passato Ed Il Futuro” (autoproduzione). Nel 2004 la Mellow Records onora la band con l’uscita dell’album “(Ec)citazioni Neoclassiche” (Mellow Records – 2004), un ottimo lavoro che convince pubblico e critica. I loro nomi in quest’antologia sono Nicola Guerriero (chitarra), Maurizio Galia (tastiere, voce), Enrico Testera (basso), Sergio Cagliero (tastiere), Marco Giacone Griva (chitarra solista), Sylvia Delfino (voce), Carlo Bellotti (batteria), Sergio Ponti (batteria), Bruno Giordanai (sax) e Dino Pelissero (batteria).
 “Anthology” contiene canzoni che vanno dal 1997 al 2016 oltre a tre inediti. Il formato lo si può trovare sia in forma vinilica che in cd.
Quello che colpisce immediatamente l’appassionato di questa musica è la grafica del vinile, apribile e ben curato da parte dell’artista brasiliano Elton Fernandes, con grafica per opera dello stesso Maurizio Galia.
Inizio sonoro decisamente Neo Prog in stile Marillion era Fish per la mini suite di dieci minuti “Ziqqurat” del 1997, qui dopo una prima parte strumentale s’intrecciano le voci maschili e femminili, quelle di Galia e di Sylvia Delfino. La musica è in generale pacata, sorniona, basata molto sulle tastiere e in alcuni buoni assolo di chitarra da parte di Nicola Guerriero.
“Altri Tempi” vede alla voce Federica Gili oltre che a Galia, il pezzo è un singolo inedito del 2016 con influenze primo Pino Daniele, non perché cantato in dialetto, ma per struttura e sax per merito di Bruno Giordana. Altro brano tratto da “Ziqqurat Nel Canavese” è “Part-Time”, questo chiude il lato A del vinile. Il ritmo aumenta rispetto i brani precedenti, gli arrangiamenti sono buoni e le tastiere si divertono a colloquiare con gli strumenti, soprattutto con lo scatenato sax. Orecchiabile il ritornello che potrebbe far venire in mente qualche passaggio del cantautore Zucchero. Una volta completato il rito del giramento del disco, una ritmica riflessiva e cadenzata introduce all’ascolto di “Murat Begins” cantata in lingua inglese da Sylvia Delfino. Il territorio è ancora quello del Neo Prog, gli anni ’80 sembrano essere dietro l’angolo. Notevole l’assolo di chitarra.  Questo potremmo chiamarlo ancora una volta inedito, in quanto realizzato nel 2012 solo per I-Tunes Store. Ritorniamo all’album di debutto con “Yokohama Via Satellite”, canzone intimistica dalla storia triste, semplice ma non scontata dove le tastiere ricoprono nuovamente il ruolo madre, così immancabile è l’assolo di chitarra qui dalla Gilmouriana memoria (Pink Floyd docet). Il vinile si chiude con la suite assemblata di brani come “Apollo, Minerva E L’Eutrusco”, Fiato Immortale” e “Le Porte Dell’Averno” tratti da “(Ec)citazioni Neoclassiche” del 2004, il tutto sotto il nome “Il Racconto Degli Dei (Central Section)”. Ritmo e enfasi s’intercalano di pezzo in pezzo, nella strumentale “Fiato Mortale” si possono ascoltare le influenze Orme succitate, dove la band riesce ad esprimere un bellissimo Progressive Rock. Nel finale riferimento ai The Trip di “Caronte”.
C’era bisogno di quest’antologia per far conoscere al meglio il mondo di Galia & company, peccato ignorare questa realtà che quasi silenziosamente nel tempo ha saputo seminare emozioni. La passione trasuda dai brani, e quando si realizzano lavori sinceri è difficile non rimanere perlomeno colpiti. Non conoscevate questa storia? Bene, quale occasione migliore per approcciarsi agli Aquael se non “Anthology”? MS






2 commenti:

  1. Bella storia Max Grazie delle tue delucidazioni come sempre.

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  2. Grazie a te che mi segui, spero che trovi musica per la tua passione!

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