Pagine

giovedì 24 novembre 2022

Nodo Gordiano

NODO GORDIANO – H.E.X.
Lizard Records
Genere: Rock Progressivo Italiano
Supporto: cd – 2021




Nutro una grande stima per questa band romana che ho avuto già modo di recensire in altre occasioni. Mi piace perché nel tempo modifica il proprio stile alzando di volta in volta sempre di più l’asticella della ricerca, sono questi gli artisti che a pieno titolo s’immergono nel termine Progressive Rock al 100%. Ho quindi decantato le caratteristiche e le capacità sia tecniche che compositive dei Nodo Gordiano, nome oramai radicato e importante per la storia del nostrano Progressive Rock. Storia lunga che incomincia nel 1999, un viaggio che passa attraverso cinque album in studio e con questo “H.E.X.” (Hic Erant Xoana) siamo a sei. Dopo quasi due anni dall’ottimo precedente “Sonnar” (Lizard Records – 2020), Filippo Brilli (sassofoni), Andrea De Luca (sintetizzatori analogici e digitali, campionatore, basso, chitarre acustiche ed elettriche) e Davide Guidoni (Daal) (tastiere, campionatore, percussioni acustiche ed elettroniche) tornano alla carica con un album contenente solamente due suite, entrambe lunghe curiosamente ventisei minuti esatti.
Le suite sono completamente strumentali, ecco il motivo dell’assenza della cantante Natalia Suvorina, la prima s’intitola “Heng” ed è scritta da De Luca, la seconda “Kou” è per mano di Davide Guidoni. I Nodo Gordiano colgono l’ispirazione dal Libro Dei Mutamenti, conosciuto anche come Zhou Yi, i mutamenti della dinastia Zhou, grande classico cinese considerato da Confucio stesso un libro di saggezza. Qui in definitiva si è al cospetto dell’arte divinatoria. L’edizione cartonata che supporta il cd, infatti,  rappresenta per immagini i due esagrammi Heng e Kou ed è per mano di  Davide Guidoni.
La suite “Heng” (esagramma 32) è un mix di psichedelia, Krautrock e sperimentazione. Il suono dell’acqua è uno dei più rilassanti al mondo che conosciamo e inizia il cammino, dove il fascino della psichedelia  abdica proprio per il Krautrock. Il lavoro di Brilli al sax è impeccabile oltre che trascinante, mentre la base musicale cambia ritmo in continuazione. Scenari si susseguono nell’immaginazione di chi ascolta, alternando paesaggi bucolici a stati spirituali e mentali. I Pink Floyd della fine anni ’60 e primi ’70 fanno capolino spesso e volentieri, dopo un lungo tratto lisergico al primo terzo della suite ritorna la ritmica e il sax con veemenza. Molti i punti di convergenza anche con gruppi storici come i Tangerine Dream oppure i Van Der Graaf Generator e quando la chitarra elettrica si getta a capofitto in un arpeggiare nervoso e insistente anche con i maestri King Crimson. Tutto ciò che rilevo non sta dimostrando un inutile copiaticcio, bensì evidenzia la cultura musicale degli strumentisti stessi in azione. Come la corrente alternata, la musica dei Nodo Gordiano disegna un’onda fra fasi irruente e fasi rilassate, sempre e comunque concatenate fra di loro nell’unico brano.“Kou” (esagramma numero 44) attraverso i primi suoni della chitarra acustica e tastiere in seguito, inizia la seconda suite dove la malinconia di un’estate post solstizio assale ognuno di noi, quando l’oscurità giorno per giorno rosicchia cinque minuti in più di luce. Questa descrizione della sensazione da me provata durante l’ascolto, nel Libro Dei Mutamenti è rappresentata da una ragazza la quale non lascia presagire nulla di buono, “Il farsi incontro. La ragazza è potente.Non bisogna sposare una tale ragazza.”, lo scuro. Per cercare di capire questa difficile suite composta da mille dettagli sonori e richiami ancora una volta ai Pink Floyd e a quanto detto della precedente, bisogna entrare nel contesto “Kou”. 
I Nodo Gordiano non hanno né restrizioni e neppure limiti, sono liberi da stilemi popolari ed è proprio questa la chiave della bellezza della loro musica, la libertà di poter vagare dove si vuole, spesso scrutando nuovi luoghi dove la mente si diverte a disegnare scenari fantastici. Posso dire con prove in mano che questo è per loro un  periodo prolifico, spero che anche voi che amate la musica ne facciate tesoro. MS






Nessun commento:

Posta un commento