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sabato 15 ottobre 2022

Silver Nightmares

SILVER NIGHTMARES – Apocalypsis
Autoproduzione
Genere: Metal Progressive
Supporto: cd – 2022




Dopo il promettente ep del 2020 intitolato “The Wandering Angel” i palermitani Silver Nightmares sono chiamati alla prova del debutto ufficiale, e lo fanno con coraggio grazie ad un concept che tratta il percorso storico del genere umano.
Gabriele Esposito (basso), Alessio Maddaloni (batteria) e Gabriele Taormina (tastiere) coadiuvati dal cantante Michele Vitrano e dai chitarristi Mimmo Garofalo ed Emanuele Lo Giudice, propongono uno stile musicale davvero ricco d’influenze che possono essere ricondotte al Rock Progressivo, l’AOR, l’Heavy Metal e alla musica classica. Tutto questo è evidente sintomo di ampia cultura musicale dei musicisti in questione. Quest’ampia gamma consente al disco di viaggiare su un binario senza soste, ossia senza momenti di calo o di noia. Personalmente ho apprezzato il crescendo emotivo dei brani che con il susseguirsi sono sempre più interessanti e godibili.
Il concept si apre con “Saphiens” e le percussioni della calda Africa per poi spaccarsi in un due con la potenza del Metal Prog prossimo al mondo dei Queensryche. Le doti vocali di Vitrano sono eccellenti e bene si adeguano ai cambi umorali del pezzo impreziosito da un folgorante seppur breve assolo di chitarra. Restando nella calda Africa si tessono le lodi della “bella delle belle”, “Nefertiti”, regina egizia della XVIII dinastia in un brano in cui si assaporano nuovamente suoni della band di Seattle, oltre che l’approccio vocale alla Geoff Tate. E fin qui quasi tutto normale, ma le carte in tavola iniziano a cambiare con “Etemenanki”, il processo sonoro prende una veste maggiormente progressiva, e psichedelica grazie anche a un suono uguale a quello di un sitar e poi vocalità più ricercate e una struttura compositiva più impegnata e ricca di cambi di tempo. Buono il ritornello e l’insieme degli arrangiamenti.
Un riff granitico apre “Sea Of Sikelia”, canzone che ha il sapore degli anni ’80 molto forte. La chitarra sale in cattedra così come la scelta dei cori per una felice riuscita epica che travalica la bontà delle melodie di base.
A sorpresa arriva un passaggio nel Neo Prog caro agli Arena o ai lavori del tastierista Clive Nolan, “Scorns Of Time” vuole essere una sorta di ballata ma ha molto del ricercato, soprattutto attinge dalla storia del genere nominato. Ancora una volta la chitarra si spinge in un assolo slide che funziona ed entra nel cuore. Ho parlato di crescendo e, infatti, a metà del percorso ecco un altro volto dei Silver Nightmares, quello Folk Prog con tanto di flauto traverso a far salire l’interesse dell’ascolto, il brano s’intitola “Wizards”. Le sonorità distorte delle chitarre elettriche sembrano aver dato tregua negli ultimi minuti e questo accade anche in “The Awekening”, al loro posto salgono in cattedra le tastiere. Il pezzo è completamente strumentale e qui si giocano tutte le carte a disposizione, un mix di generi e soluzioni che rendono la canzone a mio avviso la migliore dell’intero album. Fiati accolgono “8”, eppure sono sempre i Silver Nightmares, la band sta probabilmente cercando una vera identità, ma potrebbe anche averla trovata grazie all’imprevedibilità.
Ritornano gli anni ’80 e i Queensryche (o se volete per chi li conosce i Crimson Glory) nella ballata “The Blue Light Of A Star”, sentita e ben interpretata. “Te Weird Black Cross” trasporta verso un presente storico massiccio e metallico per poi passare la mano alla conclusiva “Intangible”, altra perla di “Apocalypsis”, soave, armoniosa all’inizio quasi in stile New Trolls melodici.
 
Un debutto autorevole, con tanta materia nella mente e nelle mani, i Silver Nightmares sono da seguire perché sono sicuro che in futuro possano regalarci ulteriori interessanti sorprese, per ora un grande applauso. MS
 
 
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INSTAGRAM: https://www.instagram.com/silvernightmares9/?hl=it
TWITTER: https://twitter.com/SilverNightmar5
BANDCAMP: https://silvernightmares.bandcamp.com/releases






2 commenti:

  1. HO SEMPRE SOSTENUTO ANCHIO SIN DAL LORO MINI DEBUT CHE LA FORMULA DEI SILVER NIGHTMARES TRAE LE SUE MAGGIORI INFLUENZE DA GRANDI BANDS COME QUEENSRYCHE
    ( QUELLI PIU MATURI ) , ..ARENA E MARILLION (IN PARTICOLARE "ERA" FISH) : RECENSIONE IMPECCABILE E ULTRA/CONDIVISA PER UNA BAND IMPECCABILE CHE AVRA MOLTO DA DIRE

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    1. Si, infatti sono davvero curioso anch'io nel poterli attendere alla prova successiva. Intanto mi godo "Apocalypsis".

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