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sabato 20 agosto 2022

The Black Noodle Project

THE BLACK NOODLE PROJECT – When The Stars Align, It Will Be Time…
Progressive Promotion Records
Distribuzione Italiana: G.T. Music
Genere: Psychedelic/Space Rock
Supporto: cd – 2022





Sono più di venti anni che la scena alternativa francese si avvale del contributo della band The Black Noodle Project. Tre EP, nove album in studio e un live sono il bottino realizzato durante la carriera Gli album sono tutti mediamente apprezzati dalla critica, e anche da molto del pubblico progressivo, quello maggiormente aperto di vedute e non timoroso di viaggi che sconfinano a tratti anche nella Psichedelia. Personalmente ho avuto già modo di tessere le loro lodi, il mutamento stilistico che anche con il precedente “Code 2.0” (Progressive Promotion Records – 2020) hanno palesato, porta i The Black Noodle Project verso un sound riflessivo e malinconico, territorio di gruppi come Opeth e Anathema tanto per intenderci. Ed eccoci nel 2022 con questo nuovo “When The Stars Align, It Will Be Time…”, quaranta minuti di musica suddivisa in sei tracce.
Le illustrazioni di Sandrine Replat sposano bene le atmosfere della musica, cupe come l’album “Eleonore” del 2008. Buona anche la qualità sonora adatta per un attento ascolto in cuffia con gli strumenti ben distinti e puliti.
Nel frattempo è mutata la formazione, il leader Sébastien Bourdeix (chitarra, tastiere, basso, voce), questa volta si coadiuva della professionalità di Sab Elvenia (voce) e di Tommy Rizzitelli (batteria), oltre che della collaborazione dello special guest Charlot Riviero (violoncello).
Buio sin dalle prime note di “Welcome To Hell”, un riff greve alla Black Sabbath introduce il pezzo testimoniando immediatamente che non servono soluzioni complesse per creare una giusta atmosfera. Le chitarre sono l’epicentro del motivo e l’assolo finale dona al tutto un significato rilevante.
“Black Moment” narra di situazioni personali non raccomandabili, di tristezza, eppure nonostante tutto nella musica fuoriescono squarci di sereno sia grazie alla voce di Elvenia che per l’immancabile assolo di chitarra che farà la gioia sicuramente di chi ama i suoni alla Porcupine Tree, piano annesso.
“Give Us Hope” intercede con la malinconia, altro tassello del DNA dei The Black Noodle Project. I suoni sono nuovamente semplici ed emozionano mentre l’ascolto scorre via fluidamente grazie ai cambi di tempo. Ancora Porcupine Tree nell’’inizio arpeggiato di “Time”, bel motivo ricco di enfasi. “Stormy Weather” è orecchiabile rispetto quanto ascoltato sino ad ora, gli arrangiamenti lo portano a essere un brano molto vicino alla Psichedelia. D’atmosfera le coralità di sottofondo con le chitarre sempre in cattedra. A concludere c’è “Behind The Light”, il brano più lungo dell’album grazie ai quasi nove minuti di durata, per chi vi scrive, è anche quello più apprezzato con capatine leggere nel Metal Progressive, oltre che interventi di elettronica al sostegno delle arie.
I The Black Noodle Project hanno realizzato un disco a cavallo fra luce e buio, come loro caratteristica, all’insegna della semplicità ma non della banalità. Si bada alla sostanza e ci si riesce, come nel solo finale del disco, fra Pink Floyd e Anathema. Consigliato agli amanti delle band citate. MS






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