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lunedì 28 febbraio 2022

Cyril

CYRIL – Amenti’s Coin Secret Place – pt. II
Progressive Promotion Records
Genere: Crossover Prog
Supporto: cd – 2022




Parlare del gruppo Tedesco Cyril per il sottoscritto è sempre un piacere, anche perché nel corso della carriera si sono spesso interfacciati con un personaggio del Progressive Rock non molto famoso, ma per me un grandissimo artista, sto parlando di Guy Manning (The Tangent, Parallels Or 90 Degrees). Detto questo la storia dei Cyril è costellata di buoni album a iniziare da “Gone Through Years” del 2013. “Amenti’s Coin Secret Place – pt. II” è la quarta fatica da studio e tutte sono un esempio di Progressive Rock totale, ossia riguardante sia il passato storico oltre che il Neo Prog degli anni ’80. Si fondano nel 2010 dalle ceneri del gruppo Gabria ed oggi sono composti da Larry Brödel (voce), Manuel Schmid (voce), Ralf Dietsch (chitarra, mandolino), Marek Arnold (tastiere, sassofono, clarinetto), Dennis Strassburg (basso) e Manuel Humpf (batteria).
Nelle nove canzoni proposte non ci sono suite, la più lunga è la conclusiva “Arrival” della durata di quasi nove minuti, per il resto si viaggia su una media di quattro o cinque minuti.
Il gancio con il suddetto Neo Prog lo si ha immediatamente all’ascolto di “On Sacred Ground” in alcuni momenti vicino a “Lords Of The Backstage” tratto da quel capolavoro Marillioniano intitolato “Misplaced Childhood”. Il sax di Marek Arnold rende tutto il contesto più raffinato.
La chiave di lettura della musica Cyril va interpretata in un semplice pochi fronzoli e tanta sostanza. Canzoni semplici con brevi assolo divertenti, come nel caso della spensierata “A Letter Home”. La chitarra elettrica di Ralf Dietsch apre con arpeggi la ballata “My Father’s Answer”, una malinconica interpretazione vocale riporta alla canzone una sensibilità toccante e profonda.
“Desert Crossing” ha molto della musica di Phil Collins voce annessa, mentre il movimento centrale composto da arpeggi riporta ai Genesis e il crescendo sonoro dona al brano un fascino incredibile. Il Progressive Rock in definitiva è questo, se fatto con professionalità e con giuste idee senza strafare diventa un genere musicale appetibile a molti palati, non solo a quelli degli intenditori. Unita da un suono psichedelico si aggiunge “Caravan”, un viaggio quasi sinfonico su un motivo semplice ma efficace.
Ritorna l’arpeggio in stile Steve Rothery (Marillion) nella breve e strumentale “Amanti’s Coin”, un brano d’atmosfera che lascia adito alla fantasia dell’ascoltatore. Si ritorna alla canzone con “A New Shangri-La”, altra semi ballata nostalgica ed efficace per emotività. Segue melodia in cattedra per “The Tempress”, vera e propria ballata, quasi un continuo con il brano precedente e ancora Phil Collins fra le note. La chiusura è affidata a “Arrival”, sunto della musica dei Cyril. Davvero una degna conclusione.
La musica si sa deve semplicemente emozionare e per raggiungere questo scopo non ha bisogno di chissà quali attributi se non quelli del gusto per la melodia facile da memorizzare e una buona tecnica individuale messa a disposizione della canzone, e non dell’ego del musicista.
“Amenti’s Coin Secret Place – pt. II” è un disco piacevole, registrato bene nei studi di Martin Schnella, altro personaggio importante per la musica Prog tedesca e non soltanto. Se amate le canzoni non troppo complicate, questo disco fa sicuramente al caso vostro. MS





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