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venerdì 7 gennaio 2022

Max Casali

MAX CASALI - St3rzo
Music Force
Distribuzione: Egea Music
Genere: Cantautore
Supporto: cd 2021




Quando fuoriesce il termine “cantautore”, la mente inevitabilmente va a ritroso nel tempo incollando il termine su chi spesso con la propria chitarra ha raccontato storie del proprio tempo. Chi con ironia chi con saggezza, con rabbia oppure semplicemente con amore, tutti i cantautori hanno narrato gli eventi. Gli anni ’70 soprattutto ce ne hanno forniti a centinaia. Oggi gli argomenti sociali per un cantautore sono davvero numerosi, viviamo un mondo pieno di eventi sia negativi che positivi. La tecnologia ci ha portati a correre e spesso diventiamo superficiali proprio per questo. Bombardati da notizie continue probabilmente non riusciamo a digerire il tutto, ma questo è pane per un cantautore. I tempi moderni lo hanno reso un artista raro, il genere è di fatto poco considerato (basta guardare le classifiche delle vendite per capirlo), e ciò se ci pensiamo bene è strano.
Questa introduzione ha lo scopo di accendere almeno la curiosità di voi che state leggendo nei confronti di un genere che meriterebbe di più. Un piccolo approfondimento quindi è necessario, si può iniziare da Max Casali, cantautore compositore e attento critico musicale.
L’ironia di Max oltre che contagiosa è estremamente palese, “St3rzo” con la “E” rovesciata sta a indicare il terzo lavoro in studio dell’artista.
Come il genere insegna, nell’album composto di dodici canzoni ed una bonus track, ce ne sono per tutti: denunce sociali, problemi italici e molto altro, il tutto sempre con garbo e intelligenza, ma soprattutto ironia, quella che hanno le persone intelligenti.
Nel disco vi sono due ospiti importanti, il polistrumentista e music-maker Valerio Carboni (Masini, Amoroso, Finardi, Nek, Stadio ed altri ancora) e Andrea “Zanna” Zannoni come produttore artistico e co-arrangiatore. Mi sento di spendere una parola per l’artwork, molto semplice ma esaustivo, con i testi dei brani e delle immagini a supporto di ogni singola canzone, questo è anche essere cantautore, ossia dare visione alle parole per renderle ancora di più ficcanti.
I tempi cambiano, la tecnologia avanza, ma la noia prevale su molti ragazzi di oggi, questo è l’argomento del primo brano intitolato “Segnali Di Noi(A)”. Un monito per non cadere nella droga. Il lato musicale è molto semplice, delicato e bene arrangiato con interventi di piano e una fisarmonica. Lo stile è rivolto agli anni ’70 e non poteva essere differente, quando si ha sete si cerca l’acqua. Resto felicemente colpito dall’argomento del secondo brano, ossia l’arte dello sminuire la scrittura. Oggi i social hanno fatto più danni della grandine, sappiamo bene che molti italiani sanno insegnare l’ignoranza e Max Casali tratta l’argomento con intelligenza e schiettezza. Il pezzo s’intitola “Contenudi”. Il tono sale così il ritmo, distanziandosi da certi stilemi del genere. Sul personaggio Arsenio Lupin invece sappiamo tutti molto, il famoso ladro è anche il titolo del terzo brano dell’album. Qui lo stile cambia nuovamente, ritmo gitano, una ballata che sa quasi di taranta, per darvi un esempio c’è molto dei  Modena City Ramblers, precisamente quelli de “I Cento Passi”. Altra piaga sociale del momento è il bullismo, Casali in “Bulli E Rupe” tratta l’argomento con riflessioni narrate sopra accordi di chitarra acustica ed un piano che supporta a loop il tutto. Rimanendo nei tempi moderni non si può non parlare dei leoni da tastiera e del mondo del web paragonato dall’artista ad un vero e proprio Far West, anzi un “Far Web”. La gente è li dietro pronta a sbranarti, nella tela del web. Particolare la metrica lirica che il cantautore spesso adopera, fuori da certe regole e canoni, come sapeva fare in alcune canzoni il grande Ivan Graziani, ad esempio in “Scappo Di Casa”. Altra piaga sociale prettamente italica è il malfunzionamento della giustizia e delle sue interminabili tempistiche, argomento di “Di Stra-Foro”, certo che essere italiani oggi è davvero  un impresa, non è vita ma sopravvivenza. Vogliamo entrare nel mondo della politica? In “Il De(re)litto Perfetto” l’andamento delle cose è palese, un quadro sconfortante di cui tutti noi siamo consapevoli. Tutto ciò porta l’uomo ad ingegnarsi, e a sua volta a cercare di fregare il sistema, ecco quindi ad esempio il furbetto del cartellino in azione. Tutte le canzoni hanno un loro perché, lo si evince anche dai titoli, “Non So Perché”, “Tanto Pubblico”, “Manipolazione”, “Il Resto Manc(i)a”, e “Alla Resa Dei Ponti”. La bonus track è “Popolo Di Maghi” tratta dall’album del 2018 “Secondo A... Nessuno!” (Terre Sommerse).
Mi piace questo modo d’ intendere oggi il cantautorato, variare negli stili e nel tempo,  mantenendo intatta l’importanza dei testi e dei messaggi che l’artista vuole esprimere.
E’ proprio il caso di dire che Max Casali anche questa volta ce l’ha cantate di santa ragione! MS






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