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domenica 12 dicembre 2021

Paolo Tofani

PAOLO TOFANI – Indicazioni Vol.2
ExperiMentis / Aventino Music
Genere: Elettronica – Sperimentale
Supporto: cd – 2021




Quanti musicisti abbiamo avuto in Italia negli anni è davvero difficile da stilare. In ambito Rock, Jazz, Pop e dintorni davvero tantissimi, per non parlare del mondo sinfonico e lirico. Non molti tuttavia i talenti che hanno vissuto la musica sulla propria pelle, per strada, nel mondo, improvvisando e studiando i propri strumenti con i quali sono riusciti a comunicare le loro emozioni. Gli anni ’70 sono stati quelli che maggiormente hanno contribuito di più alla causa, qui in molti hanno vissuto l’era della partecipazione. Il Rock per antonomasia si sa, è sempre stato viatico di protesta, e per attirare maggiormente l’attenzione dell’ascoltatore, si è lasciato contaminare da molti altri generi, qualche volta anche incongruenti. Una proposta forte per la causa “messaggio politico-sociale” e se vogliamo anche “utopia”, ce l’hanno fornita in quegli anni gli Area dei mai troppo compianti Demetrio Stratos (voce) e Giulio Capiozzo (batteria). Chi ama il genere sicuramente gli Area li conosce già, non hanno bisogno di presentazione aggiuntiva, un gruppo di cinque persone dedito a fare musica fisica, irriverente, potente e di non facile collocazione, anche se sono stati inseriti nel Progressive Rock. Storici i momenti live composti di partecipazione, improvvisazione, provocazione fra festival e quant’altro. I componenti della band dopo la prematura dipartita di Demetrio hanno comunque proseguito la storia, anche perché il vocalist stava proprio lasciando il progetto in quel periodo, portando gli Area a realizzare musica solamente strumentale molto vicina al Jazz stesso. Fra i componenti alla chitarra c’è Paolo Tofani. La sua carriera inizia negli anni ’60 suonando con la band I Califfi e I Samurai. L’approccio alla musica è sperimentale, di ricerca al suono della chitarra, tanto da condurlo negli anni a creare un proprio strumento chiamato Shyama Trikanta. Per Tofani importante è stata l’esperienza indiana fino alla conversione al Vaishnavismo, lo spirito ha contribuito a modificare l’approccio mentale non soltanto nei confronti della musica ma della visione del mondo stesso. L’essere assume un ruolo fondamentale.
Il titolo “Indicazioni Vol.2” lascia presagire un prequel, in effetti “Indicazioni” è il primo album da solista pubblicato dalla Cramps nel 1997. Se andiamo a visualizzare la copertina di quest’ultimo album del 2021, si può costatare la grafica che richiama quella della Cramps, proprio a tessere un filo conduttore con il passato. Con “Indicazioni Vol.2” si lascia quindi spazio alla creatività, all’improvvisazione sin dall’iniziale “From Asia”, nove minuti di suoni che fuoriescono da tocchi sullo strumento che sembra godere di vita propria attraverso un suo personale linguaggio. All’ingresso della batteria la musica cambia lanciandosi in un riff ruffiano e giocoso.
Musica è anche meditazione e Tofani ci introduce in un passaggio spirituale che mette davanti a noi il proprio essere. Il brano s’intitola “Nice Journey” e prende ampiezza con l’intervento delle coralità femminili. “Random” invece ha il sapore dell’improvvisazione jazzistica, ancora una volta gli strumenti coinvolti sembrano parlare fra loro. Per ascoltare arpeggi ed escursioni più armoniche bisogna giungere a “Rasa”, anche se sono inquadrati sempre sotto l’ottica dell’estro.
“Unbalance” sembra una colonna sonora di un film, trapelando di tanto in tanto scale sonore balcaniche. “Out” con il canto degli uccelli, mette l’uomo a contatto con la natura, anzi mi correggo, lo spirito a contatto con la natura. “Transpose” è il brano più Jazz del disco, pacato e ricercato mentre la conclusione è affidata a “Time To Relax”, dove le percussioni rendono l’insieme vivace e godibile.
“Indicazioni Vol.2” è un discorso sonoro rivolto a chi fa della vita e del suono spiritualità, ma anche a tutti quelli che vogliono approcciarsi per la prima volta al connubio suono-anima, magari se ne trae beneficio. MS





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