NONSOLO PROGROCK, blog di informazione musicale ed altro
a cura di MASSIMO SALARI
Pagine
▼
sabato 28 novembre 2020
Eye 2 Eye
EYE
2 EYE – Nowhere Highway Progressive
Promotion Records Distribuzione: G.T. Music Genere: Neo Prog Supporto: cd – 2020
La
Francia ha avuto molte band importanti in ambito Rock Progressivo, la storia ci
lascia i Magma, gli Ange, i Minimum Vital, Mona Lisa, Pulsar ma moltissime altre
anche negli anni a venire, quindi non soltanto nei ’70, ’80 e ‘90. Il Neo Prog
francese è altrettanto fiorente ed interessante, gruppi come Drama, Saens,
Aside Beside, Skeem e Nemo solo per fare alcuni nomi, ne sono la prova. Fra i
più conosciuti ci sono anche gli Eye 2 Eye, quintetto composto oggi da Jack
Daly (voce), Bruno Pegues (chitarra), Philippe Benabes (tastiere), Etienne
Damin (basso, chitarra) e Didier Pegues (batteria). La loro musica è un
incrocio fra il Prog sinfonico, con la psichedelia legata ai Pink Floyd. “Nowhere
Highway” è il quinto album in studio, ne sono già passati di anni dal buon
debutto del 2006 intitolato “One In Every Crowd”. Oggi l’album è un concept
dove il titolo principale (che si tramanda di brano in brano suddiviso in più
parti) è “Ghost”. “Ghost
pt.1”però è contenuto nel precedente
album “The Light Bearer” edito nel 2017, quindi in “Nowhere Highway” si
comincia direttamente con “Behind The Vail (Ghosts Pt.2)”. Il concept narra la
storia di un artista il quale per trovare la sua vena creativa la ricerca
purtroppo nel Whisky, ma bicchiere dopo bicchiere entra in coma. Qui giunge
nell’”Autostrada del nulla” (Nowhere Higway) dove appunto inizia la lotta con i
propri fantasmi per cercare di uscirne fuori per ritrovare la vena artistica
sopita. Nel
viaggio sonoro si coadiuvano special guest quali Michel Cerroni (voce narrante
e cori), Claudine Istri (cori), Marie Pascale Vironneau (violino) e Terry Lalet
(flauto). L’inizio
psichedelico fa intendere attraverso la rumoristica che l’artista apre
bottiglie per poi perdersi nei fumi dell’alcool, “Behind The Veil (Ghosts Pt.2)”
può far venire alla memoria l’inizio di “Metropolis pt.3: Scenes From A Memory”
dei Dream Theater, per aprirsi susseguentemente ad una parte strumentale
prettamente Neo Prog, mellotron annesso. La chitarra elettrica ricopre nella
fase terminale il ruolo di protagonista. “The
Hidden Muse (Ghosts Pt.3)” mostra la duttilità della voce di Daly, capace di
adattarsi a qualsiasi tipo di situazione. Peccato soltanto per la batteria
elettronica che a mio gusto personale in certi contesti proprio non ci entra.
La parte strumentale centrale si fa perdonare tutto. Con “The Choice (Ghosts
Pt.4)” si passa alla prima suite suddivisa in sei capitoli. Molta enfasi
iniziale con influenze Clive Nolan, sia per le tastiere che per certi episodi
sonori che si possono riscontrare durante l’ascolto di band come Arena o
Shadowland. Teatralità, musica cinematografica e in qualche momento anche
“Marillioniana” periodo Fish. Il Neo Prog necessita di questo come il pane e lo
sa alternare a frangenti pacati con chitarre alla Gilmour, in parole povere gli
Eye 2 Eye hanno capito bene la storia del genere, lo amano e lo rappresentano
più che degnamente. Della suite apprezzo anche il solo di violino che si
alterna alla chitarra elettrica, reminiscenze High Tide che però non credo i
nostri amici abbiano richiamato volutamente perché gli stili non combaciano. In
“Moons Ago (Ghosts Pt.5)” tornano certi arpeggi alla Marillion, canzone
piacevole e bene eseguita, a dimostrazione della preparazione dei componenti.
Una tiratina d’orecchi alla qualità sonora di tutto l’album che ha un suono non
proprio nitido ma leggermente offuscato nell’insieme, se la cosa è voluta va
anche bene, ma non riscontra il mio ideale di suono. Il classico “De Gustibus”
ma per onore di cronaca devo dirlo. Chiude il concept la suite “Nowhere Highway
(Ghosts Pt.6)” con venti minuti spaccati di ottima musica bene orchestrata e
bilanciata nei crescendo e calando. In questo caso sono gli IQ ad essere
chiamati in causa, qui palesati in maniera convinta. Tante le belle emozioni. Gli
Eye 2 Eye hanno realizzato un gran bel disco, Neo Prog con i fiocchi, esempio
di professionalità e capacità, ma occhio a certe sfumature perchè spesso fanno
la differenza. MS
Nessun commento:
Posta un commento