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martedì 4 giugno 2019

Konrad


KONRAD – Luce
Music Force
Genere: Cantautore
Supporto: cd – 2019


Alessandro Konrad Iarussi nasce in una famiglia di Bari dove tutti scrivono, suonano o dipingono, è inevitabile per lui respirare arte ed assimilarla. La sua passione è la musica, la chitarra ed il canto. Inizia a compore già a quindici anni e forma una band di cover e brani propri dal nome Hype. Nel 1995 con questa band rilascia un disco intitolato “Sottosopra”, ma è di li a poco tempo che nasce un progetto molto importante, i Radiolondra seguiti da Mauro Pagani (PFM) con la collaborazione di  Rocco Tanica di Elio E Le Storie Tese, ospite nel loro primo album dal titolo omonimo. Segue un periodo di riflessione, dove il musicista si cimenta nel campo recitativo, per poi ritornare nel 2013 alla sua grande passione: la musica. Con la Music Force registra il debutto “Carenza Di Logica”, un concept album sul mare e l’amore il quale gli dona nuovamente soddisfazioni e ben tre singoli estratti dall’album.
Oggi ritorna con il suo amico Valerio Fuiano (produttore, chitarra, voce, banjo, piano, sitar, armonica, arrangiamenti e musica) e collaboratore dai tempi di Radiolondra dando alle stampe “Luce”, album di quindici tracce che raccontano un viaggio introspettivo dei suoi pensieri.
Ogni brano un pezzo di vita, mentre Luce è il nome della figlia.
Assieme a Konrad e Fuiano suonano Fabrizio Larussi (basso), Mario Canfora (batteria) con la partecipazione di Giuliana Merola voce in “Il Sogno Reale”, Paolo Marrone voce in “La Luna Per Te” e Michele De Costanzo (polistrumentista).
L’”Intro” apre in maniera psichedelica grazie al suono di un sitar, il quale ci accoglie in “Foglie Sotto I Passi”, canzone profonda dal profumo anni ’70, passeggiando  a cuore aperto sulle corde della chitarra acustica di Konrad. Il ritmo lento e spezzato sposa alla perfezione con l’assolo di chitarra elettrica lasciando un segno indelebile nella riuscita del brano.
Con l’acustica “The Man That I Am” l’artista canta in lingua inglese e ci coccola in un andamento cullante, come un caldo abbraccio semplice e rassicurante. “Your Eyes” prosegue il cammino con la giunta di un breve solo di chitarra elettrica.
“Il Sogno Reale” mette a nudo le emozioni di Konrad, ancora una volta semplice e melodiosamente toccante, grazie anche ad un refrain gradevole e diretto. La musica disegna immagini ben distinte e che godono ognuna di vita propria, mi viene da dire di “luce” propria e scusate il gioco di parole.
Sale il ritmo in “Sorpresi E Presi”, canzone davvero orecchiabile e potenziale singolo a mio modo di ascoltare, buono anche l’intervento dell’armonica. Per darvi un idea di che genere cantautorale si sta trattando, potrei accostare qualche passaggio a quello che Luca Barbarossa ha saputo elargire nel tempo, tuttavia in realtà Konrad ha una sua ben precisa personalità.
“No Sun Will Be Ever Brighter Than You” mostra il lato più professionale di Konrad, pezzo ben arrangiato e moderno, curato nei particolari con forti linee melodiche a sostegno. Fanno capolino gli Oasis? Forse la linea Beatlesiana potrebbe trarre piacevolmente in inganno. Ed ecco “Luce”, piano, chitarra e voce… Già ho detto tutto.
Fuoriesce anche il lato tradizionale in “La Luna Per Te”, un Folk mediterraneo e giocoso basato su strutture si inflazionate ma sempre funzionanti. E poi si vola in America, quella sudista e calda assieme ai suoi ritornelli Country da ballare e cantare avanti ad un bel fuoco serale in buona compagnia, tutto questo in “Four?” ennesimo potenziale singolo.
Tornano gli anni ’70 con la Psichedelia pacata ed ariosa di “Still On Your Road”, altra canzone ottimamente arrangiata su giochi di percussioni ed archi di tastiere, mentre il fuoco per “Seattle” è ancora acceso, anche se l’ora si è fatta tarda. Di tanto in tanto si presentano linee vocali care al Roger Waters più acustico, come in “Sleep Tonight”.
L’album si chiude con un brano live intitolato “Domani” ed una sorpresa che lascio a voi scoprire.
Konrad è un cantautore maturo, diretto, senza troppi fronzoli, dal cuore tenero e la mente aperta così “Luce” ben rispecchia il suo essere artista. Posso solo che fare i complimenti. MS

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