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domenica 23 settembre 2018

PAOLOPARòN


PAOLOPARòN – Vinacce (Canzoni Per Inadeguati)
Music Force /Toks Records
Genere: Cantautore / Folk Rock
Supporto: cd – 2018


L’importanza di giocare con la musica. Paolo Paròn è un polistrumentista, autore e compositore che ha alle spalle lavori di laboratorio musicale oltre che di teatro, abbinati all’improvvisazione e alla creatività. Tutto questo porta ad avere una determinata personalità e una voglia di esprimersi più marcata.
“Vinacce” esce dopo l’esordio in ep datato 2012 dal titolo omonimo e qui di carne al fuoco ce n’è davvero tanta. Mi rivolgo soprattutto ai cultori di alcuna musica come il Rock Progressivo, oppure al cantautorato italiano degli anni ’70, ma quello più cerebrale e sentito, di grandi autori come Lolli o Mauro Pelosi.
Il disco si presenta in una confezione cartonata accompagnata da un esaustivo libretto in cui si possono leggere i testi, punto forte del nostro cantautore.
“Vinacce” è formato da undici canzoni, mentre con Paolo suonano Roberto Amadeo (basso, contrabbasso), Stefano Bragagnolo (batteria), Jvan Moda (computer, rumori), Denis Bosa (violino), Luca Marian (viola), Giacomo Franzon (contrabbasso) e Alice Gaspardo (trombone).
In “Mani Adatte” l’approccio mi fa tornare alla mente certi lavori di Lucio Dalla degli anni ’70 e buono è l’approccio vocale non scontato e perentorio, così la metrica delle liriche. Nelle canzoni di Paoloparòn l’interpretazione gioca un ruolo fondamentale, serve malleabilità a seconda delle esigenze del pezzo, ma soprattutto dei testi. Questo lo potete assimilare anche dall’ascolto di “L’Allegro Caos Dello Scolapiatti” dove interessante è anche  l’accompagnamento dei fiati di Alice Gaspardo ad impreziosire. Fuoriesce il cantautorato più datato in “Un Disegno”, ma rivisitato dalla personalità dell’artista il quale ci aggiunge un pezzo di tastiere che farà la gioia di molti rockettari. La musica si placa con la riflessiva “Amleto 1999”, chitarra e voce per poi crescere in enfasi e sonorità. Fuoriesce il lato più giocoso e divertente in stile Stefano Rosso in “La Domenica Del Supermercato”, chi non ha passato almeno una volta nella vita quelle sensazioni descritte nel brano con il carello nelle mani? Breve momento elettrico e Rock con “Le Ore D’Estate” per poi ritornare nei sentieri storici del genere con la title track “Vinacce” ed il profumo dei filari. Interrogativi psicologici in “Lo Chiedo A Te” e la scuola degli anni ’70 si presenta ancora una volta all’ascolto, questa volta ci aggiungerei alcuni stilemi alla De Andrè.
“Ai Tempi Delle Chat” è fra le mie preferite, delicatezza e profondità fra arpeggi e buone modulazioni. C’è spazio ancora per un frangente Rock dal titolo “Via Bertaldia Blues” e per la conclusiva “Seasons (A Silly Indie Song)” cantata in inglese e in stile Folk.
Paoloparòn ci lascia questo album di canzoni per pensare e per cantare, in maniera semplice ma allo stesso tempo ricercata, avendo in esso cura e rispetto per il cantautorato  passato. L’autore mette in luce i pregi di questo mondo, la passione e la competenza giusta per perseguire buoni risultati. Con cantautori così la canzone storica italiana può dormire ancora sonni tranquilli. MS

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