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domenica 3 agosto 2014

Fabio Zuffanti - Ma Che Musica Suoni?

                                                  FABIO ZUFFANTI
                                "Ma Che Musica Suoni?"




Questo libro nasce con il proposito di raccontare la genesi e il concepimento del nuovo album solista di Fabio Zuffanti, "La quarta vittima", un lavoro importante che segna il ventesimo anno di attività del compositore genovese. 

Zuffanti è uno dei musicisti più attivi nell'ambito del movimento del Rock Progressivo Italiano, genere dato più volte per defunto ma che puntualmente rinasce dalle proprie ceneri. 
Il RPI negli ultimi vent'anni ha goduto di una particolare attenzione, specie da parte del pubblico internazionale. Uno dei principali fautori di questo rinnovato interesse è proprio Zuffanti che dal 1994 porta avanti con costanza e determinazione un lavoro su più fronti, come bassista e compositore in svariate formazioni (Finisterre, la Maschera Di Cera, Hostsonaten e molte altre) e come solista. Lavoro che gli ha permesso di pubblicare quasi quaranta dischi e di presentare in giro per il mondo la sua musica con successo. In un recente articolo sulla pagina culturale di “Repubblica” Zuffanti viene segnalato da Flavio Brighenti come punta di diamante del nuovo corso del prog italiano.

Lo scorso maggio 2013 Fabio comincia a concepire il suo il suo nuovo album da solista "La quarta vittima", un disco che condensa le sue esperienze musicali di questi vent'anni. Per documentare questo importante passo decide di scrivere un diario giornaliero che possa narrare della realizzazione del cd.
Partendo da ciò molte sono le strade che questa labirintica narrazione ha intrapreso.
Dal lavoro sul disco è stato naturale passare alla storia dettagliata dei vent'anni di musica, dalla musica si è passati alla vita e alle esperienze di tutti i giorni. E qui il libro si è addentrato in sentieri mai toccati prima da Zuffanti con vicende che fanno parte della sua infanzia e adolescenza e che lo hanno portato a essere il musicista e l'uomo che è. Sono narrazioni di fatti intimi e a volte dolorosi; una sorta di viaggio a ritroso nella psiche e nei ricordi che all'autore è sembrato assai utile per focalizzare in pieno la persona che è giunta ai nostri giorni e quelle che sono state le esperienze che lo hanno portato a comporre la musica che ha composto.
In tutto ciò trovano chiaramente ampio spazio le influenze artistiche del compositore. Molti sono i dischi che hanno fatto la storia del rock ad essere analizzati dal punto di vista dell'ascoltatore e del musicista; si parla di Genesis, King Crimson, Van Der Graaf Generator, Pink Floyd, Yes e molti altri. Fabio si addentra inoltre in uno studio approfondito della fase sperimentale di Franco Battiato, parla del suo fondamentale incontro con la psicomagia di Jodorowsky, dell'influenza delle opere cinematografiche di Andrei Tarkowskij, di ispirazione, di Genova (città spesso avara con i suoi figli ma che nonostante ciò emana un fascino al quale è difficile sottrarsi), delle difficoltà di sopravvivere facendo il musicista, di sport, tournée, viaggi, pensieri giornalieri e incontri con uomini più o meno straordinari.

La narrazione si rivela densa di sfaccettature che racchiudono l'universo artistico e umano di Fabio Zuffanti.


"Solitamente quando incontro qualcuno sono più avvezzo a far domande piuttosto che parlare di me stesso. Questo succede in parte perché sono un tipo riservato, in parte perché mi accorgo che chi incontro ha sempre più voglia di parlare di sé di quanta ne abbia io, in parte perché nutro un sincero interesse per le vite degli altri e mi piace farmi raccontare le vicende delle loro esistenze, anche le più banali. A volte però cresce l’esigenza di tirare fuori ciò che ho dentro. Spesso lo faccio con la musica ma non sempre questa riesce a essere così diretta come possono essere le parole, dette o scritte. Anche per questo motivo quindi mi appresto a scrivere questo libro ove espongo cinque mesi di vita (da maggio a settembre 2013) e di pensieri legati al mio passato/presente/futuro. L’uscita del mio quarto disco solista e la ricorrenza dei miei vent’anni all’interno del mondo musicale mi hanno fatto venire voglia di raccontare un po’ la genesi dell’album e alcuni avvenimenti salienti nella mia vita degli ultimi vent’anni. Facendo ciò mi sono però ritrovato spesso a guardare ancora più indietro, fino alla mia infanzia. Per questo il libro, che teoricamente doveva essere un semplice diario delle registrazioni del disco, si è trasformato anche in una specie di autobiografia buttata giù in maniera totalmente disordinata, passando spesso dal presente al passato senza alcun nesso logico. Il senso è in realtà legato al flusso dei pensieri che si sono affacciati alla mia mente giorno per giorno. Parlando di un qualcosa che succede oggi mi viene in mente un qualcosa che è successo ieri, ecco così dipanarsi la tela dei ricordi. Solitamente le autobiografie si scrivono a fine carriera o al culmine di essa. Io non sono né alla fine né al culmine, semplicemente mi andava di fare il punto della situazione e di buttare giù un po’ di pensieri in libertà sulle mie esperienze. Ma non solo; anche su dischi, libri, film e molte altre passioni che in qualche modo sono parte della mia esistenza. 
Prendete quindi questi scritti solo come quattro chiacchiere a una platea (piccola o grande che sia) di amici che per una volta hanno deciso di ascoltarmi. Qualche lettera a qualcuno o a nessuno." (Fabio Zuffanti)


                                  CHI E' FABIO ZUFFANTI


Ha iniziato la sua carriera musicale nel 1994. Ha partecipato alla realizzazione di oltre 40 dischi - come solista o leader di gruppi e progetti: Finisterre, Maschera Di Cera, Höstsonaten, Rohmer, laZona, Aries, Quadraphonic, R.u.g.h.e. - che, nel complesso, hanno venduto la bella cifra di centomila copie. Si è misurato con il rock, il folk, il pop, l'elettronica, la psichedelia, ma il genere per il quale è riconosciuto a livello internazionale è il rock progressivo (detto anche “prog”) di nuova generazione, di cui è considerato uno dei principali esponenti. Ha lavorato con importanti produttori, Roberto Colombo e Franz Di Cioccio su tutti. I suoi dischi sono stati pubblicati da un gran numero di etichette italiane e straniere. Con i suoi vari progetti si è esibito in Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Belgio, Olanda, Portogallo, Stati Uniti, Messico e Giappone. E' direttore artistico dell'etichetta Mirror Records e compositore di sigle televisive e colonne sonore. E' autore del libro "O casta musica" (2012) e di due opere rock, e ha collaborato a svariati reading letterari in compagnia di Tommaso Labranca.



Casa Editrice ZONA

Euro 18.00


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