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domenica 6 aprile 2014

Flaming Row

FLAMING ROW – Mirage – A Portrayal Of Figures
Progressive Promotion Records
Genere: Metal Progressive
Supporto: cd – 2014



Quando mi capitano fra le mani sforzi realizzativi di codesta portata, capisco che l’arte musicale Metal Prog non  vedrà mai la fine dei suoi giorni. Una produzione imponente che inevitabilmente fa riaffiorare alla memoria dei fans quella del progetto Ayreon, ma in questo caso  la pasta è ben altra, qui si tratta della band tedesca Flaming Row alla propria seconda realizzazione dopo tre anni dal “Elinoire”. 6 pagine digipak e 16 di libro descrittivo all’interno del cartonato che impreziosisce l’acquisto, questo è quello che si presenta alle nostre mani e per mettere la ciliegina sulla torta non si può ignorare il lavoro di registrazione e di mastering da parte di Martin Schnella e Jost Schluter, una qualità davvero sopra la media del periodo. La band è composta da Martin Schnella (chitarra, basso, tastiere, percussioni, voce), Kiri Geile: (voce), Marek Arnold (tastiere, sax, clarinetto) e Niklas Kahl (batteria), ma la serie di special guest fa tremare i polsi ai Metal Prog fans. La lista che si può vedere e leggere all’interno dell’artwork è lunga e ricca di artisti importanti, si trovano componenti dei Shadow Gallery come Gary Wehrkamp, Brendt Allman e Brian Ashland, oppure dei Spock’s Beard come Jimmy Keegan, Dave Meros e Ted Leonard (anche Enchant). E poi Leo Margarit (Pain Of Salvation), Kristoffer Gildenlow (ex Pain Of Salvation, Rust), Arjen A. Lucassen (Ayreon), Eric e Nathan Brenton (Neal Morse Band), Diego Tejeida (Haken) e moltissimi altri ancora!
E allora partiamo con il concept: La storia di “Mirage”, come da tradizione del settore Metal Prog, riguarda una trilogia incentrata nel futuro. Ovviamente non esimono guerre di mondi annessi, con invasioni aliene da parte della razza Minders, precisamente qui nella terra. L’uomo è diventato intelligente, ma decisamente arido di spirito ed autodistruttore, a causa dell’ inquinamento creato per i propri interessi tecnologici. Da qui la scelta del “magistrato” dell’universo a voler distruggere la razza umana, vero pericolo cosmico. Ma ecco l’immancabile eroe umano che tenta di salvare il mondo: ”Elite”.
Compratevi le patatine e prendete una birra fresca, mettetevi comodi ed iniziate questo lungo viaggio sonoro di ottanta minuti che si aprono con la stupenda suite “Mirage – A Portrayal Of Figures – Part 1”. Lo stile? Inevitabilmente un mix di quanto detto, Dream Theater compresi, fra Metal, Folk e Prog più acustico, in alcuni frangenti anche di classe. Cambi umorali e musica totale, immenso insieme di stili differenti.
Malgrado il complesso pirotecnico di strumentazioni e di soluzioni, la melodia è sempre l’arma vincente dei Flaming Row.
“Aim L45” è epicamente Folk, acustica ed inanella una insieme di voci che la rendono ancora più magica. Blind Guardian docet? Forse, ma si riparte nuovamente nel Metal canonico grazie a “Burning Sky”. Artisticamente parlando, per coraggio di soluzioni, “Journey To The Afterlife” è generosa ed anche inizialmente gioiosa. Godetevi le virgolette, ossia le chicche tecniche che di tanto in tento impreziosiscono il suono, una volta tanto esaltiamo anche la tecnica. Ci sono anche momenti dal groove marcato, stradaiolo, come in “Alcatraz”, tanto per confondere ancora di più le idee. Ma basta annoiarvi, le parole servono più a poco, serve ascoltare, vi dico solamente che le tracce sono otto.
Musical fantascentifico.

Di questo album è stampata anche l’edizione limitata con un cd aggiuntivo completamente strumentale. Vogliatevi bene. (MS)

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