STEVEN WILSON - Grace For Drawning
Altro centro per il produttore poliedrico e leader dei Porcupine Tree oltre che Blackfield, No Man e molte altre. Questo secondo doppio solista da studio racchiude in se l'anima nera e Progressiva dell'artista inglese. Musica che rovista dentro, strugge o disturba, nervosa a tratti come certi frangenti dei King Crimson, qui citati spesso e volentieri. Molte gemme all'interno, una su tutte "Postcard", malinconica ballata struggente. Un ulteriore passo in avanti nell'evoluzione di questo vorace artista dal quale non so più cosa attendermi, vista la sua immensa fantasia. Non sforzatevi a chiamarlo Prog, non importa, quello che conta è l'emozione che scaturisce dall'ascolto. Molti di voi potranno trovarlo pesante e noioso...pazienza... VOTO: 9.0
AGENTS OF MERCY - The Black Forest
Non ci siamo. Da degli artisti quali Roine Stolt (The Flower King, Kaipa , Transatlantic), Nad Sylvan e Jonas Reingold non posso attendermi una storia così sentita. Chi non conosce questi artisti sicuramente apprezzerà oltremodo questo disco, specie se è un amante del vecchio Prog, personalmente non ne posso più.... Buoni passaggi, ma tanti sbadigli. VOTO: 5.0
TRURL - Do Not See Me Rabbit
Finalmente aria fresca!!! Questa volta è l'America a centrare un disco variegato e mai noioso. Prog , Jazz di schiaffo, classico per alcuni tratti tastieristici. Album strumentale dalle mille sfacciettature, belle le linee del basso ed i cambi di tempo. Ci sono tutti gli ingredienti per fare di un disco un vero motivo di relax ed allo stesso tempo anche per pensare. Dotto , astruso , ma mai prolisso. I passaggi non sono ipertecnici, malgrado tutto coglieranno l'attenzione dei più preparati di voi. Annotatevi questo nome e cercatevi questo disco, se amate la grande musica ovviamente... VOTO: 9.0
GLASS HAMMER - Cor Cordium
Gli americani Glass Hammer rialzano la testa. Dopo alcuni album non all'altezza, si sforzano a tornare ai fasti dei tempi che furono. La copertina stile Yes già vi dirà qualcosa. Ebbene, qui c'è buona musica, non sperimentale come Prog, ma fatta bene e da musicisti preparati. Ritorno alle suite e al credo degli anni '70, che non guasta mai. Consigliato VOTO: 7.0
MANNING - Margaret's Children
Il bravo artista inglese anche Parallels Or 90 Degrees, sforna il suo ennesimo lavoro da studio, l'undicesimo. Questa volta però a mio avviso le soluzioni si chiudono a cerchio, ossia si mordono la coda. In parole povere, sembra di ascoltare il sunto della sua carriera. Belle canzoni, specialmente si gode nei passaggi strumentali, sempre curati ed emotivi, tuttavia per chi lo segue da una vita come me, ha motivo di lamentarsi. New Prog a denominazione di origine controllata. Bel disco, ma non per tutti. VOTO: 6,5
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