SALEM HILL – Puppet Show
Cyclops
Genere: New Prog
Supporto: cd - 2003
Gli americani Salem Hill sono una band apprezzata nel genere Rock Progressive, in azione sin dal 1991. La Cyclops , casa discografica di assoluto valore in ambito, non se li è assolutamente lasciati sfuggire ed inanella un'altra perla nella propria collana. Nel 1992 esordiscono con un disco molto acerbo, dal titolo omonimo, qui ancora la band non ha plasmato bene la propria personalità, affidandosi troppo agli stilemi del caso. La band raggiunge un buon livello tecnico compositivo solo nel 1998, con il quarto lavoro dal titolo “The Robbery Of Murder”. Non che i suoi predecessori siano scadenti, diciamo che non hanno la costanza giusta e che quindi nell’ascolto compaiono dei buchi di stanca, dovuti a certi riferimenti a band del genere troppo sfruttati.
Come ogni band americana, I Salem Hill non disdegnano la formula canzone, privilegiando un songwriting orecchiabile, di facile assimilazione, malgrado ciò non disdegnano passaggi articolati e tecnici.
La musica evoca differenti scenari, possono richiamare i Kansas, come i Genesis o i Pink Floyd, diciamo che sono un misto fra Echolyn e Spock’s Beard, ma non per trovare forzatamente un riferimento, solamente per indirizzarvi al meglio, in quanto il quartetto americano è capace di esprimersi in maniera camaleontica.
Non c’è innovazione fra le note, per cui questo doppio cd non è mirato a chi crede nel Prog come un viatico di sperimentazione, tuttavia è sconsigliatissimo a tutti coloro che sono innamorati di Marillion, Arena e compagnia bella.
Otto brani per cd, si inizia in maniera blanda, con pezzi di facile riuscita, senza tante pretese, solamente quella di suonare buona musica. Più canzone che altro, “Evil One” inizia il concerto ed è tratta dall’esordio discografico, così come “Between The Two”, la band è orgogliosa delle proprie radici. Meno interessante “Real”, decisamente meglio la versione in studio tratta dal terzo “Catatonia”. Da esso viene estrapolato l’ottimo “The Judgment”, piccolo gioiello New Prog. Anche “Awake “ , che chiude il cd 1, è tratto dallo stesso album.
Anche il secondo cd è composto da otto brani ed il concerto comincia a diventare più interessante, in ambito emotivo. Tratto dall’ottimo “The Robbery Of Murder” ci sono “To The Hill” e “Trigger”, mentre stranamente viene ignorato il bel disco del 2000 dal titolo “Not Everybody’s Gold” ed è un peccato perché la suite “Sweet Hope Suite” è davvero degna di nota. Brani elettrici, con buoni assolo di chitarra rendono il live frizzante e degno di ascolto. Qui non c’è l’intera discografia della band, anche perché il meglio dovrà ancora arrivare, però è un suggello di un periodo che li ha comunque resi famosi.
Buone canzoni per chi sa accontentarsi di un New Prog orecchiabile e da cantare. (MS)
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