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mercoledì 16 maggio 2012

Empty Tremors

EMPTY TREMOR – Iridium
Sg Records
Genere: Metal Prog
Supporto: cd – 2010





L’Italia in ambito Metal Prog ha sempre saputo farsi valere, si è potuto ascoltare band dalle idée chiare e buona tecnica, quello che però non ha mai tirato è il genere. Tutto quello che gira attorno al termine “Prog” è relegato ad un pubblico di nicchia e questo è un grande peccato, perché non solo si può apprezzare buona musica per la mente, ma scariocare anche tanta adrenalina. Gli Empty Tremor sono una delle band più importanti, formatisi nel 1993 a Ravenna, ad oggi ci hanno lasciato tre dischi di indiscusso valore artistico, come “Apocolokyntosys” (1997), “Eros And Thanatos” (2000) e “The Alien Inside” (2004). Molto del merito è andato a Daniele Liverani, in veste di tastierista anziché di chitarrista come lo si conosce in principalmodo, ma anche a Giò De Luigi, che in “Iridium” (quarto suggello da studio) ritorna dopo l’assenza di “The Alien Inside”. Qui è Liverani a mancare, tuttavia la musica degli Empty Tremor in generale resta la stessa.
Sono tanti sei anni di assenza e un ringraziamento per la riuscita di “Iridium” va sicuramente alla SG Records, la quale arruola gli Empty Tremor nelle proprie scuderie. E fanno bene, in quanto questo nuovo sforzo creativo è profondo ed altamente professionale, composto da nove canzoni di elevato spessore artistico. Il merito si aggira nel fatto che tutta l’esperienza accumulata negli anni, compresi i concerti con Malmsteen ed i Dream Theater, porta il sestetto a comporre musica dalla buona personalità. I richiami ai Dream Theater, band bersagliata nell’ambito, sono pochi e comunque sporadici.
Nell’iniziale “Breaking The Mirror sono le tastiere di Marco Scott Gilardi a dare fascino ed eleganza alla struttura pacatamente epica, che si conclude con delle coralità vocali davvero affascinanti. Il Metal si propone in tutta la sua grandezza nella successiva “Run” e qui sono le chitarre di Christian Tombetti e di Marco Guerrini  a descrivere ampi riff taglienti. Una band Metal Prog deve necessariamente avere una ritmica pulita e tecnica, qui il ruolo è ben coperto da Tennis Randi (basso) e da Dario Cicconi (batteria).
Quello che si precepisce fra le note del disco è una sensazione di libertà, quella data dal piacere di suonare. Bello il crescendo dell’acustica “Warm Embrice”, un escalation emotiva che porta nel lido del Metal Prog, quello dominato da cambi di ritmo ed umorali. C’è eleganza ed ancora una volta buone coralità, quel portamento raffinato che viene ben rappresentato anche nell’esaustivo artwork del cd creato da Christian Tombetti. La musica riempie la mente, i suoni sono buoni e fra assolo e basi di tastiere c’è di che rimanere soddisfatti. Il lavoro delle chitarre diventa più importante in “Autumn Leaves”, specie negli assolo e chi apprezza le fughe, qui ha pane per i propri denti.
Gli Empty Tremor alternano bene brani possenti a quieti introspettive e fanno molto bene, in quanto l’ascolto ne acquista in interesse e tutto scorre più fluidamente.
“Friends In Progression” comincia proprio con piano e voce, per poi man mano lasciare entrare tutti gli strumenti in una ballata Metal Prog che raggiunge il proprio apice nell’assolo di chitarra. Potrebbe far venire alla mente sia qualcosa dei Queensryche che dei Savatage.
Lo stile è dunque definito, un equilibrio fra melodie e tecnica , altro esempio è “Unconditional Love”. Un velo di malinconia copre “Everyday”, una ballata cristallina e toccante e qui la prova vocale di Giò è davvero buona. Tornano i cori e l’adrenalina nelle vene con “The Last Day On Earth”, canzone semplice impreziosita da un buon uso di tastiere. Chiude alla grande la title track “Iridium”, spettacolare fuoco d’artificio a suggello di un lavoro impeccabile.
Sono sicuro che se questo disco fosse stato realizzato da una band straniera, ora saremmo qui a gridare al capolavoro….. e no ragazzi, mi dispiace per voi esterofili….questi sono Italiani! (MS)



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