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lunedì 26 agosto 2013

Greenwall

GREENWALL - From the Treasure Box
Rock Revelation

Genere: Progressive Rock
Supporto: cd - 2005


Esiste ancora in Italia chi ama fare musica con passione, incurante di mode e tendenze, se poi il genere in considerazione è il Rock Progressivo devono proprio essere appassionati veri!
Suoni sinfonici e romantici che girano intorno alle tastiere di Andrea Pavoni sono la prerogativa di questo gruppo romano. “From The Treasure Box” è il loro terzo disco, maturo e ricco di sorprese, con contaminazioni Jazz e voci interpretative di alta qualità, quelle di Sofia Baccini (ex Presence) e di Michela Botti.
Bella musica sin dall’iniziale “Il Cunicolo”, suoni rilassanti con giochi di voce. Nella successiva “Abbiamo Ragione” troviamo a sorpresa un richiamo al ritornello tastieristico della PFM “Impressioni Di Settembre”. Il brano è molto moderno ed orecchiabile, a partire dalle ritmiche, questa volta più sostenute. “Dondolando Su Laghi Di Smeraldo” riporta tutto verso lidi sognanti e la bella voce assieme alla musica ricorda qualcosa dei vecchi Matia Bazar, anche se ovviamente solo a tratti.
Le tastiere a volte risuscitano gli EL&P e belli sono anche gli arpeggi di chitarra che fanno da sottofondo ad un flauto dolce in “Pollicino”, davvero un bel momento di melodia. La favola è dunque ben fotografata in questa istantanea sonora arricchita da un’importante interpretazione vocale. Classicheggiante la strumentale La Gabbia”, a dimostrazione della maturità artistica di questi ragazzi che non hanno nulla da invidiare (se non il successo) ad altri gruppi stranieri ingiustamente più fortunati di loro. E dulcis in fundo, come in ogni disco Prog che si rispetti, la conclusiva suite con i suoi alti e bassi umorali: “Preludio…To The End”.
Oggi come oggi è difficile proporre prodotti come questo, la nostra isterica società non ha tempo per fermarsi ad ascoltare con attenzione un disco come “From The Treasure Box”, potrebbe passare volutamente inosservato dopo un breve ascolto superficiale. Per concludere, richiami alla musica anni ’70, buon equilibrio sonoro e tanta anima. Grazie Greenwall. MS


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