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lunedì 28 ottobre 2024

White Circle Project

WHITE CIRCLE PROJECT - Close Your Eyes And See Your Ghosts
Autoproduzione
Genere: Progressive Rock
Supporto: cd / Bandcamp – 2024





La musica intensa ed evocativa è sempre un piacere ascoltarla, qualunque sia il contesto o il genere in cui è catalogata.  Di recente ne ho un ottimo esempio con il debutto della band White Circle Project, ideata dal compositore e tastierista Paolo Pagnani, già attivo nell’ambito musicale attraverso album solisti e colonne sonore.
“Close Your Eyes And See Your Ghosts” è un disco in cui immergere l’animo e lasciarlo trasportare dagli eventi, otto canzoni curate dove viene esaminata la psiche umana attraverso le paure e tutto quello che capita nell’esistenza. Anche i sogni contribuiscono a questa esamina.
La band è formata da Paolo Pagnani (pianoforte), Claudia Liucci (voce), Alfonso Mocerino (batteria), e Raffaele Sorrentino (violoncello). A dare un ulteriore contributo alla riuscita dell’album vengono arruolati special guest che rispondono ai nomi di Roberto Giangrande (basso), Nicoletta Rosellini (voce), Zorama (voce), Alessandro Jacobi (basso), e i Circle Coir: Marisa Portolano, Claudia Liucci, Eric Mormile, Angelo Florio, Paolo Rescigno.
La foto della copertina è di Paolo Liggeri mentre la grafica di Studio 52.
Ho inserito la band White Circle Project nel contesto Progressive Rock e forse questo non è del tutto esatto, perché nell’ascolto si evincono passaggi nel Pop, nella musica classica e nel Dark Rock, il tutto rafforzato dalla splendida voce di Claudia Liucci, bassa quando serve e alta per enfatizzare il contesto.
Un bell’esempio si ha immediatamente all’ascolto del primo brano intitolato “Shadows”, qui il violoncello dona profondità all’ascolto mentre il piano di Pagnani rilascia note che difficilmente non si attaccano all’animo dell’ascoltatore. La sensibilità muta da individuo a individuo, di conseguenza le vibrazioni con cui viviamo, ma quando una melodia è ben costruita diventa un fatto che accomuna tutti.
L’ascolto è vivacizzato da “Cathedral On Fire”, pezzo sostenuto inclusivo di velo malinconico a supporto regalato da Raffaele Sorrentino, qui fanno capolino anche gli anni ’70 e il connubio posso dire con certezza, non guasta per nulla. Un piacere perdersi nelle vocalità di Liucci.
“Tra Il Letto E L’Orologio” è cantata da Zorama, cantautore affermato, non a caso il brano è delegato alla sua voce in quanto qui si è maggiormente prossimi alla classica formula canzone.
“Strange Signal” si avvale di Nicoletta Rosellini, altro brano in cui il pianoforte descrive scale meditative, il tutto a favore di un ritornello che sopraggiunge con buone coralità di fondo. Denoto alcuni richiami ai Porcupine Tree.
“Tulpa’s Dream” con i suoi sei minuti abbondanti è un altro passaggio sofisticato nell’animo umano, canzone malinconica di base con un refrain toccante in crescendo in cui ancora una volta è la voce a dettare le regole. Un altro brano cantato in italiano è “La Maschera”, dove fa nuovamente scena di se il cantautorato degli anni ’70.
“Connect With Me” merita un ascolto a occhi chiusi per poterne assaporare la vera essenza, mentre la chiusura spetta a “Romantic Ending Scene”, nomen omen.
Questo debutto dei White Circle Project è in definitiva una vera e propria coccola sonora, un prodotto altamente professionale e curato in cui godere delle arie sempre ammalianti e delicate. MS 






Versione Inglese:


WHITE CIRCLE PROJECT - Close Your Eyes And See Your Ghosts
Self-production
Genre: Progressive Rock
Support: cd / Bandcamp - 2024


Intense and evocative music is always a pleasure to listen to, no matter what context or genre it is categorized in.  I recently have an excellent example of this with the debut of the band White Circle Project, conceived by composer and keyboardist Paolo Pagnani, who is already active in the musical sphere through solo albums and soundtracks.
“Close Your Eyes And See Your Ghosts” is a record in which to immerse the soul and let it be carried away by events, eight curated songs where the human psyche is examined through fears and everything that happens in existence. Dreams also contribute to this examination.
The band consists of Paolo Pagnani (piano), Claudia Liucci (vocals), Alfonso Mocerino (drums), and Raffaele Sorrentino (cello). Further contributing to the success of the album are enlisted special guests who answer to the names of Roberto Giangrande (bass), Nicoletta Rosellini (vocals), Zorama (vocals), Alessandro Jacobi (bass), and the Circle Coir: Marisa Portolano, Claudia Liucci, Eric Mormile, Angelo Florio, and Paolo Rescigno.
Cover photo is by Paolo Liggeri while graphics by Studio 52.
I have placed the band White Circle Project in the Progressive Rock context and perhaps this is not entirely accurate, because in the listening there are passages in Pop, classical music and Dark Rock, all reinforced by Claudia Liucci's wonderful voice, low when needed and high to emphasize the context.
A fine example is immediately apparent when listening to the first track titled “Shadows”, here the cello lends depth to the listening experience while Pagnani's piano releases notes that hardly fail to stick to the listener's soul. Sensitivities change from individual to individual, consequently the vibrations we live with, but when a melody is well constructed it becomes a commonality.
The listening is enlivened by “Cathedral On Fire”, a sustained piece inclusive of melancholic veil in support given by Raffaele Sorrentino, the 70s also peep here and the combination I can say with certainty, does not spoil at all. A pleasure to get lost in Liucci's vocals.
“Tra Il Letto E L'Orologio” is sung by Zorama, an established singer-songwriter; it is no coincidence that the track is delegated to his voice as here we are closer to the classic song formula.
“Strange Signal” features Nicoletta Rosellini, another track in which the piano describes meditative scales, all in favor of a refrain that comes over with good background choruses. I denote some references to Porcupine Tree.
“Tulpa's Dream” with its full six minutes is another sophisticated passage into the human soul, a basic melancholy song with a touching crescendo refrain in which once again the voice dictates. Another song sung in Italian is “La Maschera”, where the songwriting of the 1970s once again makes a scene.
“Connect With Me” deserves a listen with your eyes closed in order to get a taste of its true essence, while the close falls to ‘Romantic Ending Scene,’ nomen omen.
This White Circle Project debut is ultimately a true sonic pampering, a highly professional and polished product in which to enjoy the always bewitching and delicate tunes. MS

 


 


 

 



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