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lunedì 22 gennaio 2024

Faveravola

FAVERAVOLA – Castrum Zummellarum
Open Mind - Lizard Records
Genere: Progressive Folk
Supporto: cd – 2024




Anche se siamo nel periodo della musica liquida, ritengo che un degno artwork debba sempre necessariamente accompagnare un supporto sonoro, specialmente se trattasi di vinile o di CD.
Se poi un album ha come argomento un discorso unico, ossia un concept, allora il libretto di accompagnamento alla musica assume una valenza certamente maggiore, a coronamento di un connubio perfetto musica-immagine.
Questo preambolo serve per portare come esempio l’ultimo lavoro della band veneta Faveravola, al ritorno discografico dopo il debutto datato 2006 “Contea Dei Cento Castagni”, qui i disegni e l’ideazione grafica di Marta De Martin sono curati, con tanto di testi e fotografie all’interno. Il concept tratta della saga del Castello di Zumelle e dell’amore tra il cavalier Muricimiro e Atleta, con musiche Prog Folk relegate agli anni ’70, aventi influenze di artisti quali Le Orme e Angelo Branduardi. Non a caso il flauto e il violino si fondono perfettamente in questo contesto.
Oggi la band è composta da Giancarlo Nicorelli (tastiere, voce narrante), Adriano Durighetto (basso), Paolo Coltro (batteria), Alessandro Secchi (voce), Consuelo Marcon (violino), Gianluca Tassi (chitarra elettrica), Renato Bettello (flauto, sax soprano), e Flavio Miotto (chitarra acustica). Con loro c’è la partecipazione straordinaria di Bianca Luna (voce) e del Coro Sant’Anselmo nel brano di apertura “Anno Domini DXXXV”.
Un maestoso organo inizia la storia, dove la voce narrante di Nicorelli immerge l’ascoltatore nel prologo. Le coralità catapultano la fantasia immediatamente nel medioevo dove il castello di Zumelle, cavalieri e pulzelle si stagliano avanti a noi. Ma è con “Anno Del Signore 2024” che i Faveravola mettono in pratica la propria arte immersa in suoni pastorali in cui la cultura del passato è trattata con i guanti. Il violino e il flauto ci invitano in una danza trecentesca con licenza poetica, nella ballata abbiamo, come nel madrigale trecentesco, un legame diretto tra la struttura poetica e la struttura musicale.
Un pianoforte apre “Murcimiro” ed è la voce struggente di Secchi a tracciare la storia nella torre del castello. Il brano si evolve in stile Prog Folk nella durata dei suoi otto minuti abbondanti, qui il crescendo sonoro verso il Rock dona all’insieme un vigoroso ampio respiro. Notevole il solo di chitarra elettrica da parte di Tassi, così l’album decolla fra passato, presente e cambi di tempo.
“Atleta” è una mini suite di dieci minuti, dove suoni sinestetici presentano colori a pastello. La voce di Bianca Luna è incantevole, il duetto maschile e femminile ha sempre un fascino immemore, così l’andamento solare prossimo allo stile Orme degli anni ’70, il tutto grazie all’uso delle tastiere. L’amore è l’argomento centrale del dolce brano. Con “L’Attesa” il ritmo sale assieme all’enfasi sonora a ricordare che comunque trattasi sempre di Rock. La traccia più lunga è di undici minuti e s’intitola “Il Rapimento”, per l’insieme ritengo che sia anche la mia preferita dell’intero concept, un ottimo esempio di Progressive Folk. Il concept prosegue con il violino di Marcon sul piano di Nicorelli in “L’Amore Conquistato Con La Spada”, un suono che carezza l’anima e rende struggente il contesto. Ancora organo in “L’Assedio (L’amore Ucciso Dall’Odio)”, una cavalcata sonora conducente verso la battaglia narrata. La chiusura spetta a “Canto D’Amore Di Un Menestrello” e fu l’amore!
I Faveravola ritornano con un opera Prog Folk dopo ben quattordici anni più in forma che mai, e mi rammentano il perché sono sempre incantato da questa musica immaginifica. MS 





Versione Inglese:


FAVERAVOLA - Castrum Zummellarum
Open Mind - Lizard Records
Genre: Progressive Folk
Support: cd - 2024


Although we are in the period of liquid music, I believe that worthy artwork should always necessarily accompany a sound medium, especially if it is vinyl or CD.
Then if an album has as its subject a unique discourse, i.e., a concept, then the booklet accompanying the music certainly takes on greater value, crowning a perfect music-image union.
This preamble serves to bring as an example the latest work of the Venetian band Faveravola, making its discographic comeback after its debut dated 2006, "Contea Dei Cento Castagni," here Marta De Martin's drawings and graphic conception are taken care of, complete with lyrics and photographs inside. The concept deals with the saga of Zumelle Castle and the love between the knight Muricimiro and Atleta, with Prog Folk music relegated to the 1970s, having influences from artists such as Le Orme and Angelo Branduardi. Not surprisingly, flute and violin blend perfectly in this context.
Today the band consists of Giancarlo Nicorelli (keyboards, narrator), Adriano Durighetto (bass), Paolo Coltro (drums), Alessandro Secchi (vocals), Consuelo Marcon (violin), Gianluca Tassi (electric guitar), Renato Bettello (flute, soprano sax), and Flavio Miotto (acoustic guitar). With them is the extraordinary participation of Bianca Luna (vocals) and the Sant'Anselmo Choir in the opening song "Anno Domini DXXXV."
A majestic organ begins the story, where Nicorelli's narrative voice immerses the listener in the prologue. The chorales immediately catapult the imagination into the Middle Ages where Zumelle's castle, knights and maidens stand before us. But it is with "Anno Del Signore 2024" that the Faveravola put their art into practice immersed in pastoral sounds where the culture of the past is treated with kid gloves. The violin and flute invite us into a 14th-century dance with poetic license; in the ballad we have, as in the 14th-century madrigal, a direct link between poetic and musical structure.
A piano opens "Murcimiro" and it is Secchi's haunting voice that traces the story in the castle tower. The song evolves in Prog Folk style over the duration of its eight-plus minutes, here the sonic crescendo toward Rock gives the whole a vigorous wide sweep. The electric guitar solo by Tassi is remarkable, so the album takes off between past, present and tempo changes.
"Athlete" is a ten-minute mini-suite, where synaesthetic sounds present pastel colors. Bianca Luna's voice is enchanting, the male-female duet always has an immemorial charm, so does the sunny progression close to the Orme style of the 1970s, all thanks to the use of keyboards. Love is the central theme of the sweet track. With "L'Attesa" the pace rises along with the sonic emphasis to remind us that it is still Rock anyway. The longest track is eleven minutes long and is titled "The Abduction," for the whole I think it is also my favorite of the whole concept, an excellent example of Progressive Folk. The concept continues with Marcon's violin over Nicorelli's piano in "L'Amore Conquistato Con La Spada," a sound that caresses the soul and makes the setting poignant. More organ in "The Siege (Love Killed By Hate)," a driving sonic ride toward the narrated battle.
Closure falls to "Canto D'Amore Di Un Menestrello," and it was love!
Faveravola return with a Prog Folk opus after a good fourteen years in better shape than ever, and remind me why I am always enchanted by this imaginative music. MS




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