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sabato 20 gennaio 2024

Ellesmere

ELLESMERE - Stranger Skies
AMS / BTF
Genere: Progressive Rock/Symphonic Prog
Supporto: cd / Vinile – 2024




Ho sempre seguito il progetto Ellesmere di Roberto Vitelli sin dal debutto “Les Châteaux De La Loire” datato 2015. Personalmente sono amante di quelle sonorità sinfoniche che spesso riconducono al sound Genesis in questo caso periodo “A Trick Of The Tail” (1976), ma ho trovato nella band italiana una freschezza stilistica aggiuntiva, anche per l’inesorabile evoluzione della musica stessa.
Il genere si è sviluppato negli anni, la tecnologia muta e così certe soluzioni, ma di base il cuore è sempre là, dove i maestri ci hanno indirizzato.
Con “Stranger Skies” Ellesmere giunge al quarto album in studio senza considerare “LIVEsmere” del 2022, tutti album con tematiche fantastiche come spesso il genere ha saputo narrare. Anche band storiche hanno usufruito di tali argomentazioni, impossibile non citare gli inglesi Yes oppure le nostrane Orme di “Felona E Sorona”, spazio, pianeti, bene e male e altre comparazioni al riguardo.  Abbiamo lasciato Vitelli nel 2020 con “Wyrd” e la fantastica copertina dell’illustratore Rodney Matthews perfettamente incentrata nel campo, e lo ritroviamo oggi a trattare la storia di due pianeti contrapposti, uno caldo e uno freddo. La scoperta di nuovi mondi inesplorati ha sempre colpito la fantasia dell’animo umano, sempre disposto a ricercare ciò che non conosce.
Nell’album suddiviso in sei brani, il parterre di ospiti questa volta si completa con nomi rilevanti del circuito Rock Progressivo, Tomas Bodin dei The Flower King (tastiere), Clive Nolan, tastierista poliedrico di molte band Neo Prog di successo come Pendragon, Arena, Shadowland e molte altre ancora, e poi John Hackett (flauto), David Jackson dei Van Der Graaf Generator ai fiati, Graeme Taylor chitarrista della storica band anni ’70 Gryphon, Bob Hodges (tastiere), Stefano Vicarelli (mellotron, minimoog), e Riccardo Romano (Rovescio Della Medaglia) ai cori aggiuntivi.
A oggi gli Ellesmere sono formati da Roberto Vitelli (basso, tastiere), Giacomo Anselmi (chitarre), Mattias Olsson (batteria, percussioni), e John Wilkinson (co-autore, voce).
Il disco, di cui esiste anche una stampa vinilica trasparente gatefuld e limitata, si apre con i sei minuti e mezzo di “Northwards”, un epica epopea spaziale dal suono sinfonico e ricolmo riguardante un pianeta freddo. La voce di Wilkinson ricorda in maniera considerevole quella di Phil Collins, sia come cadenza sia di tonalità. Il pezzo è incentrato su un ritornello gradevole oltre che in buoni assolo strumentali di chitarra e tastiere, qui per mano di Clive Nolan.
Ed è la fredda “Tundra” a proseguire l’esplorazione, per chi li conoscesse, dico che durante l’ascolto denoto affinità stilistiche con i Citizen Cain di George Scott "Cyrus", anche se i romani hanno una specifica personalità ben distinguibile dagli altri contesti. Piacevole il gioco corale di voci a centro brano.
Un arpeggio di chitarra inizia la strumentale “Crystallized”, brano impreziosito dal sax di David Jackson. Qui molta carne al fuoco, tanto Progressive Rock classico, ritmi spezzati, cambi umorali, e pirotecniche evoluzioni strumentali. Conclude il viaggio nel pianeta freddo “Artica”, robusta canzone ricolma di tastiere e molta enfasi, dove fanno capolino anche i Magellan e i Rush. La title track conduce al pianeta caldo, voce e bells introducono al contesto decisamente variegato di suoni e soluzioni. Il disco si conclude con un altra mini suite di undici minuti “Another World”, dove gli Ellesmere mettono sul piatto tutti i loro ingredienti fatti di sapienza ed esperienza.
Il 2024 del Rock progressivo Italiano inizia nei migliori dei modi grazie a “Stranger Skies”, un album dalla lunga gestazione, ma i risultati sono elevati proprio per questo, la cura nei particolari fanno la differenza e gli Ellesmere lo sanno. Per gli amanti del genere è un cimelio imperdibile. MS






Versione Inglese: 


ELLESMERE - Stranger Skies
AMS / BTF
Genre: Progressive Rock/Symphonic Prog
Support: cd / Vinyl - 2024


I have always followed Roberto Vitelli's Ellesmere project since the debut "Les Châteaux De La Loire" dated 2015. Personally, I am a lover of those symphonic sounds that often lead back to the Genesis sound in this case "A Trick Of The Tail" period (1976), but I found in the Italian band an additional stylistic freshness, also due to the relentless evolution of the music itself.
The genre has developed over the years, the technology changes and so do certain solutions, but basically the heart is always there, where the masters directed us.
With "Stranger Skies" Ellesmere reaches its fourth studio album without considering "LIVEsmere" from 2022, all albums with fantastic themes as the genre has often been able to narrate. Historical bands have also benefited from such arguments, impossible not to mention the English Yes or the local Orme of "Felona E Sorona," space, planets, good and evil and other comparisons in this regard.  We left Vitelli in 2020 with "Wyrd" and illustrator Rodney Matthews' fantastic cover perfectly centered in the field, and we find him today dealing with the story of two opposing planets, one hot and one cold.
The discovery of new unexplored worlds has always struck the imagination of the human soul, always willing to seek out what it does not know.
On the album divided into six tracks, the parterre of guests this time is completed with relevant names on the Progressive Rock circuit, Tomas Bodin of The Flower King (keyboards), Clive Nolan, multifaceted keyboardist of many successful Neo Prog bands such as Pendragon, Arena, Shadowland and many more, and then John Hackett (flute), David Jackson of Van Der Graaf Generator on woodwinds, Graeme Taylor guitarist of the historic 1970s band Gryphon, Bob Hodges (keyboards), Stefano Vicarelli (mellotron, minimoog), and Riccardo Romano (Rovescio Della Medaglia) on additional backing vocals.
To date Ellesmere consists of Roberto Vitelli (bass, keyboards), Giacomo Anselmi (guitars), Mattias Olsson (drums, percussion), and John Wilkinson (co-writer, vocals).
The record, of which there is also a gatefuld and limited transparent vinyl pressing, opens with the six-and-a-half-minute "Northwards," a symphonic-sounding, space epic filled concerning a cold planet.
Wilkinson's voice is considerably reminiscent of Phil Collins, both in cadence and tone. The song is centered on a pleasant chorus as well as in good instrumental guitar and keyboard solos, here at the hands of Clive Nolan.
And it is the chilly "Tundra" that continues the exploration, for those who know them, I say that while listening I denote stylistic affinities with George Scott's Citizen Cain "Cyrus," although the Romans have a specific personality well distinguishable from other contexts. The choral interplay of voices in the middle of the song is pleasant.
A guitar arpeggio begins the instrumental "Crystallized," a track enhanced by David Jackson's sax. Lots of meat on the fire here, lots of classic Progressive Rock, broken rhythms, mood changes, and pyrotechnic instrumental evolutions. Concluding the trip to the cold planet is "Arctic," a sturdy song filled with keyboards and much emphasis, where Magellan and Rush also peep in. The title track leads to the warm planet; vocals and bells introduce the decidedly varied context of sounds and solutions. The record ends with another eleven-minute mini-suite "Another World," where Ellesmere bring to the plate all their ingredients made of wisdom and experience.
The year 2024 of Italian progressive rock starts in the best of ways thanks to "Stranger Skies," an album with a long gestation, but the results are high precisely because of that, the care in details make the difference and Ellesmere knows it. For lovers of the genre this is a must-have heirloom. MS






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