NONSOLO PROGROCK, blog di informazione musicale ed altro
a cura di MASSIMO SALARI
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lunedì 12 giugno 2023
Monkey Diet
MONKEY
DIET – Ant Death Spiral Black
Widow Records Genere:
Hard Prog Rock Supporto:
cd- Bandcamp / 2023
Il
mondo sonoro del Progressive Rock Italiano è paragonabile al pugile che non
possiede la castagna del ko, ma che ti martella i fianchi per minuti e minuti
fino a mandarti al tappeto. Ciò sta significando che nonostante le vendite non
eccelse e situazioni da non classifica, nei decenni a partire dal 1980 quando
il genere ha ricevuto una brusca frenata, ha comunque avuto la forza di combattere
sino a oggi. La qualità si è sempre mantenuta a buoni livelli, proprio per
questo ancora esiste, oltre che avere un pubblico di nicchia sempre presente e
sostenitore. Un grande merito va alle case discografiche che nel tempo si sono
prodigate nel ricercare band e dare loro voce, una delle tante è la ligure
Black Widow Records, in questo caso seguono i bolognesi Monkey Diet. Da
due band importanti del circuito, ossia Accordo Dei Contrari e PropheXy,
sorgono le basi nel 2014 per un’amicizia fra Daniele Piccinini (basso, synths)
e Gabriele Martelli (chitarra, synths), il batterista Roberto Bernardi si
aggrega poco dopo. Il desiderio comune è quello di poter suonare musica senza
schemi predefiniti, il primo risultato sonoro s’intitola “Inner Gobi” (Black
Widow Records) ed è dell’anno 2017. Oggi tornano con il nuovo “Ant Death
Spiral”, album formato da sei brani con ospiti come Riccardo Lolli alle
tastiere nel brano “Special Order”, Silas Neptune sempre alle tastiere in
“Marsquake”, Eric Gales alla chitarra in “Sleeping Sand, Silent Cloud”, Nicola
Schelfi al vibrafono in “Ant Death Spiral” e l’intramontabile Donella Del
Monaco voce in “Sleeping Sand, Silent Cloud”. Trattasi
di Hard Prog Rock perché si possono estrapolare dall’interno sonorità King
Crimson, Black Sabbath, Jazz e Deep Purple, in un equilibrio ben dosato fra
passato e presente. Di certo tutto ciò potrebbe far pensare a una musica
articolata, questo lo è in parte, perché le intuizioni melodiche nel complesso
rendono l’ascolto decisamente scorrevole oltre che piacevole. La tecnica
individuale non si discute, anche perché se ci si vuole addentrare nel mondo
prettamente strumentale, si necessita perlomeno di una buona preparazione. Così
il disco inizia con “Hungry Horace” dove la sezione ritmica mostra subito la
propria intesa. Il mid tempo dona al brano una certa pesantezza di fondo che
non guasta per niente, mentre la chitarra disegna riff pungenti. “Ant Death
Spiral” prosegue imperterrito il cammino intrapreso, qui troneggia la già
decantata melodia di fondo, la chitarra riesce nell’intento oltre che
protagonista di un notevole assolo. Il brano è bene arrangiato grazie al lavoro
del synth e del vibrafono, quest’ultimo riesce ad aggiungere calore al suono
ammorbidendo lo stile e le atmosfere. “Sleeping
Sand, Silent Cloud” è il brano che ho gradito di più, forse perché anch’io sto
facendo l’orecchio a questo sound che molto mi rimanda a lavori “progressivi”
nordici, resta il fatto che è coinvolgente e mi pone avanti ad un ascolto
attento e concentrato. Non che “Marsquake” fosse da meno, qui invece siamo
rivolti a un sound psichedelico e ipnotico. Energia pura in “Raptus”, una
carrellata di suoni dediti a caricare di dopamina il cervello. La chiusura è
affidata a “Special Order”, un piccolo balzo indietro nel tempo rispetto a
quanto ascoltato sino ad ora, Hard Prog contaminato dai riff nervosi in stile
King Crimson. Nel
complesso “Ant Death Spiral” è un ottimo disco, adatto a un pubblico aperto di
mente e soprattutto amante dei riferimenti qui descritti. Complimenti ai Monkey
Diet, altra band che ci rende orgogliosi della nostra musica, mai banale e
conseguentemente ricca di personalità. MS
Versione Inglese:
MONKEY
DIET - Ant Death Spiral Black
Widow Records Genre:
Hard Prog Rock Support:
cd- Bandcamp / 2023 The sound world of Italian Progressive Rock is
comparable to the boxer who does not possess the knockout chestnut, but hammers
your hips for minutes on end until he knocks you out. This is signifying that
despite less-than-excellent sales and non-chart situations, in the decades
since 1980 when the genre received a sharp setback, it still had the strength
to fight until today. The quality has always been maintained at a good level,
which is precisely why it still exists, as well as having an ever-present and
supportive niche audience. A great deal of credit goes to the record companies
that over time have done their best to seek out bands and give them a voice,
one of the many is the Ligurian Black Widow Records, in this case they follow
the Bolognese Monkey Diet. From two important bands on the circuit, namely
Accordo Dei Contrari and PropheXy, the foundations arose in 2014 due to a
friendship between Daniele Piccinini (bass, synths) and Gabriele Martelli
(guitar, synths), drummer Roberto Bernardi joined shortly after. The common
desire is to be able to play music without predefined patterns, the first sonic
result is titled "Inner Gobi" (Black Widow Records) and is from the
year 2017. Today they are back with the new "Ant Death Spiral," an
album consisting of six tracks with guests such as Riccardo Lolli on keyboards
in the song "Special Order," Silas Neptune again on keyboards in
"Marsquake," Eric Gales on guitar in "Sleeping Sand, Silent
Cloud," Nicola Schelfi on vibraphone in "Ant Death Spiral" and
the evergreen Donella Del Monaco vocals in "Sleeping Sand, Silent Cloud". This is Hard Prog Rock because King Crimson, Black
Sabbath, Jazz and Deep Purple sounds can be extrapolated from within, in a
well-balanced balance between past and present. Certainly all this might
suggest articulate music, this is partly so, because the melodic insights on
the whole make for decidedly smooth as well as enjoyable listening. Individual
technique is not in question, also because if one wants to delve into the
purely instrumental world, one needs at least a good preparation. Thus the disc
begins with "Hungry Horace" where the rhythm section immediately
shows its understanding. The mid tempo gives the song a certain underlying
heaviness that doesn't hurt at all, while the guitar draws stinging riffs.
"Ant Death Spiral" continues undaunted on the path taken, here the
already decried background melody towers, the guitar succeeds in its intent as
well as starring in a remarkable solo. The song is well arranged thanks to the
work of the synth and vibraphone, the latter managing to add warmth to the sound
while softening the style and atmosphere. "Sleeping Sand, Silent Cloud" is the track I
enjoyed the most, perhaps because I, too, am turning a deaf ear to this sound
that much reminds me of Nordic "progressive" work, the fact remains
that it is engaging and sets me forward to careful and concentrated listening.
Not that "Marsquake" was any less, here instead we are turned to a
psychedelic and hypnotic sound. Pure energy in "Raptus," a roundup of
sounds dedicated to charging the brain with dopamine. Closing is given to
"Special Order," a small leap back in time from what we have heard so
far, Hard Prog contaminated by King Crimson-style nervous riffs. Overall, "Ant Death Spiral" is an excellent
record, suitable for an open-minded audience and especially fond of the
references described here. Congratulations to Monkey Diet, another band that
makes us proud of our music, never banal and consequently rich in personality.
MS
Caro dott. Salari le mando questo messaggio andando fuori tema dall'album proposto, di cui la band ho apprezzato in parte questo lavoro. Le chiedo cortesemente, quando il tempo e le impreviste situazioni che ci condizionano l'esistenza, le chiedo cortesemente di ascoltare e recensire il nuovo lavoro dei Palermitani HOMUNCULUS RES con il nuovo lavoro dal titolo: Ecco l'impero dei doppi sensi. Sicuramente ha presente bene lo stile scirroccato della band, che ritengo la più originale e coraggiosa non solo italiana. Una storia iniziata nel 2010 con influssi del Canterbury sound ma soprattutto di tanta ironia e nichilismo verso una nazione Italia ormai senza più nessun motivo di rinascita. Ho sempre amato il R.I.O.che loro utilizzano a poche dosi e con sonorità a volte scarne e altre le migliori con un ampio utilizzo strumentale. Di certo c'è un cambiamento in questo disco che lascio ovviamente a te la disamina accurata, per me il migliore è il secondo dove per la prima volta collaborano musicisti storici del genere a generare un flusso sonoro soprattutto dai miei amati fiati. Le chiedo venia per la lunghezza del mio post, ma l'amore di queste sonorità e soprattutto italiane mi danno la forza di non scappare da questa nazione cinica, egomaniaca che danno la colpa si poveri che non solo lavorando come schiavi guadagnano un terzo della Francia e della vera eruopa. Io sono anni che invito i ventenni a scappare da questo paese di vecchi sfruttatori e fascisti con la mentalità rivolta agli anni 30 che sono al governo. Ti saluto perdonami il comizio ma io ho provato a fare politica in mezzo ai marciapiedi come mi insegnò il maestro dell'antiproibizionismo Giacinto Pannella detto Marco che la prima volta che lo conobbi nel 96 mi regalo un tocco di fumo di 5 grammi. Ma ovviamente fi soprattutto la sua politica libertaria a farmi amare il partito radicale di cui da 30 anni faccio parte. Grazie e mi raccomando ascolta gli HOMUNCULUS REs
Ciao Ivano, sono davvero felice di questa tua disamina e di questo "sfogo" che ho letto con piacere ed interesse. Lo scopo di un blog è soprattutto questo, non importa la lunghezza del testo, se si ha voglia di interagire tutto ben venga. Si, ho recensito in passato gli Homunculus Res e lo farò di sicuro anche per questo nuovo lavoro che in questi giorni mi sta appassionando molto. Pannella è stato un politico ed un uomo vulcanico dalle mille idee e mai in linea con la banalità, oggi mancano certi politici così coinvolgenti. Quando la politica faceva discutere veramente... Altri tempi. Un grazie di cuore.
Caro dott. Salari le mando questo messaggio andando fuori tema dall'album proposto, di cui la band ho apprezzato in parte questo lavoro. Le chiedo cortesemente, quando il tempo e le impreviste situazioni che ci condizionano l'esistenza, le chiedo cortesemente di ascoltare e recensire il nuovo lavoro dei Palermitani HOMUNCULUS RES con il nuovo lavoro dal titolo: Ecco l'impero dei doppi sensi. Sicuramente ha presente bene lo stile scirroccato della band, che ritengo la più originale e coraggiosa non solo italiana. Una storia iniziata nel 2010 con influssi del Canterbury sound ma soprattutto di tanta ironia e nichilismo verso una nazione Italia ormai senza più nessun motivo di rinascita. Ho sempre amato il R.I.O.che loro utilizzano a poche dosi e con sonorità a volte scarne e altre le migliori con un ampio utilizzo strumentale. Di certo c'è un cambiamento in questo disco che lascio ovviamente a te la disamina accurata, per me il migliore è il secondo dove per la prima volta collaborano musicisti storici del genere a generare un flusso sonoro soprattutto dai miei amati fiati. Le chiedo venia per la lunghezza del mio post, ma l'amore di queste sonorità e soprattutto italiane mi danno la forza di non scappare da questa nazione cinica, egomaniaca che danno la colpa si poveri che non solo lavorando come schiavi guadagnano un terzo della Francia e della vera eruopa. Io sono anni che invito i ventenni a scappare da questo paese di vecchi sfruttatori e fascisti con la mentalità rivolta agli anni 30 che sono al governo. Ti saluto perdonami il comizio ma io ho provato a fare politica in mezzo ai marciapiedi come mi insegnò il maestro dell'antiproibizionismo Giacinto Pannella detto Marco che la prima volta che lo conobbi nel 96 mi regalo un tocco di fumo di 5 grammi. Ma ovviamente fi soprattutto la sua politica libertaria a farmi amare il partito radicale di cui da 30 anni faccio parte. Grazie e mi raccomando ascolta gli HOMUNCULUS REs
RispondiEliminaCiao Ivano, sono davvero felice di questa tua disamina e di questo "sfogo" che ho letto con piacere ed interesse. Lo scopo di un blog è soprattutto questo, non importa la lunghezza del testo, se si ha voglia di interagire tutto ben venga. Si, ho recensito in passato gli Homunculus Res e lo farò di sicuro anche per questo nuovo lavoro che in questi giorni mi sta appassionando molto. Pannella è stato un politico ed un uomo vulcanico dalle mille idee e mai in linea con la banalità, oggi mancano certi politici così coinvolgenti. Quando la politica faceva discutere veramente... Altri tempi. Un grazie di cuore.
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