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sabato 21 gennaio 2023

Marco Ragni

MARCO RAGNI – Into The Heart Of The Sun
Mind Dazed Records
Genere: Psichedelico / Progressive Rock
Supporto: Cd, Bandcamp, Spotify – 2022




“Un pianeta sull'orlo del collasso.
L'uomo intraprende un viaggio alla ricerca di libertà, memoria e identità. Un excursus attraverso le idiosincrasie di questa società. Un mondo popolato da improbabili eroi, sognatori, figure malvagie, prostitute e spacciatori.
A tutti coloro che vorranno cogliere le mille sfaccettature di questo nuovo disco, buon viaggio tra gli orizzonti infiniti della speranza e i tunnel oscuri della paura. Perché non è la meta che conta, ma tutto il percorso fatto per arrivarci.
Dove passeremo la nostra prossima vita?”
Questo è quanto si legge nell’info di Bandcamp riguardo all’ultimo disco di Marco Ragni “Into The Heart Of The Sun”, chitarrista e polistrumentista di Rovigo. Non è la meta che conta, ma il viaggio, l’ha detto anche la Premiata Forneria Marconi nell’album réunion del 1997 “Ulisse” in “Ieri” e “Andare Per Andare”, e in effetti è così. La musica di Ragni è un viaggio e lo sappiamo già, la Psichedelia sale in cattedra tanto da centellinare indizi anche nei titoli di Pinkfloydiana memoria, “Into The Heart Of The Sun” e “Set The Controls For The Heart Of The Sun”, chiaro no? E il brano titletrack è il leitmotiv di questo trip, suddiviso in quattro parti e poi ci sono tre brani che spezzano il viaggio, l’iniziale “Where Will We Spend Our Next Life?”, la centrale “Dark Matter” e la penultima “Child Of The Universe” per un totale di sette brani.
La band è composta da Marco Ragni (voce, basso, chitarra elettrica e acustica, tastiere), John Simms (chitarra solista), Giovanni Ciarallo (chitarra elettrica, chitarra solista su 1-5) e Jack Simmons (batteria e percussioni). John Simms, è il fondatore dei Clear Blue Sky, Band londinese di Heavy Rock Psichedelico di fine anni sessanta. L’edizione cd è in forma cartonata con la cover dello stesso Marco Ragni, mentre le registrazioni sono state effettuate ai Tiny House Studios di Pontecchio Polesine.
L’inizio di “Where Will We Spend Our Next Life?” proietta l’ascoltatore direttamente nello spazio, in assenza di gravità, il suono della chitarra intinge anche negli anni ’60 oltre che nei ‘70 e dona al brano un velo vintage che ben si sposa al contesto.
“Into The Heart Of The Sun Part 1” vede la chitarra ruggire sopra una ritmica che ricorda di molto lo stile di Nick Mason (Pink Floyd) . La voce di Ragni interpreta il brano scandendo le liriche in maniera vigorosa. Adiacente giunge subito la seconda parte, echi e note sospese rendono questo strumentale di sei minuti abbondanti un vero e proprio gioiellino sonoro in un crescendo sonoro da brivido. Le qualità tecniche fuoriescono allo scoperto, così la passione dell’artista per la psichedelia anche di parte Krautrock. “Dark Matter” è il secondo e ultimo strumentale dell’album, il riff è trascinante oltre che ipnotico. Un suono distorto di matrice Stoner Rock introduce all’ascolto di “Into The Heart Of The Sun Part 3”, oramai le carte sono tutte sul tavolo. Ci si perde nello spazio infinito del cosmo con “Child Of The Universe”, altro graffiante andamento ricco di buone ritmiche.
Un arpeggio di chitarra acustica apre la quarta e ultima parte di “Into The Heart Of The Sun” come uno squarcio di sole arriva a concludere quest’ascolto che molto ha saputo emozionare, specialmente agli amanti dei Pink Floyd oltre che dello Stoner Rock e Krautrock.
Ascoltare “Into The Heart Of The Sun” fa bene a noi e anche agli altri perché i proventi dell'album saranno devoluti a I Bambini Dharma un'associazione che si occupa di dare una casa ai bambini abbandonati. Grande Marco Ragni e bravi voi se lo acquistate. MS





 
 

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