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mercoledì 28 dicembre 2022

Marco Ragni

MARCO RAGNI - Anything You Want
Mind Dazed Records
Genere: Psichedelico / Progressive Rock
Supporto: Bandcamp, Spotify – 2022




Non è di certo mia consuetudine rilasciare recensioni di raccolte, credo in questi decenni sia la prima volta che mi accade, tuttavia è in effetti il viatico più adeguato per addentrarsi nel fantastico mondo di Marco Ragni.
Il polistrumentista, chitarrista e produttore di Rovigo ha alle spalle una nutrita discografia che inizia nel 2010 con “In My Eyes” per poi rilasciare in totale undici album in studio, due live, tre raccolte e undici singoli, niente male per un artista italiano che si cimenta in una delle prove più difficili che si possa affrontare, ossia il mondo infinito dei Pink Floyd. Non che Ragni sia un autore privo di personalità, intendiamoci, ma l’amore per la band di Camdridge è grande, così che il suono della chitarra spesso è debitore a quello di David Gilmour. E se tutto questo non dovesse bastare, io vado a parlare proprio di una raccolta di brani suonati con il popolare chitarrista nordico della band Airbag Bjorn Riis, lui si davvero debitore ai Pink Floyd in maniera maniacale.
Poco negli anni si è parlato di Marco Ragni, raffinato compositore che si avvicina al mondo musicale alla tenera età di sei anni grazie alla tastiera Farfisa ricevuta per regalo nel 1975. Approccia alla musica in modo diretto attraverso la band Deshuesada, dedita a un Rock Psichedelico che lo tiene impegnato fino al 1998. Dal 2000 al 2007 fa parte della band Quartafila (successivamente Heza), mentre nel 2008 è la volta dei Mokers, ma tutto questo comincia a stare stretto a un artista compositore dalla spiccata fantasia. Nella carriera solista consiglio vivamente l’ascolto di “Mother From The Sun” del 2014 vera e propria opera Psichedelica che sicuramente farà la gioia dei Pink Floyd fans.
Anche con questa raccolta “Anything You Want” il discorso per i suddetti fans cambia di poco, qui i brani con Riis sono davvero tanti, così da formare addirittura un doppio cd. Nella carriera Ragni si coadiuva spesso di special guest e anche di alto calibro come ad esempio Marius Halleland dei Wobbler oppure Luca Zabbini dei Barock Project, il risultato è sempre sopra la media delle produzioni al riguardo, questo tengo a sottolinearlo.
E anche certi titoli restano avvinghiati ai Pink Floyd, o perlomeno li richiamano di striscio, qualche analogia nella mente sopraggiunge leggendo “Anything You Want” e pensando a “Any Colour You Like”.
Sedici i brani contenuti in questa raccolta per una durata totale di un’ora e quarantasei minuti di musica. Le atmosfere sognanti sono all’ordine del giorno, ogni brano si lascia ascoltare interamente a occhi chiusi, un poco come accade per la già nominata band Airbag, molte le similitudini. Le parti strumentali sono tutte di ottima fattura, come ad esempio nella strumentale “Anything You Want (Part Two)”.
Toccanti e oniriche le partiture acustiche e arpeggiate, ma è la musica in generale che segue questo binario psichedelico orecchiabile e sempre supportato dal suono delle chitarre elettriche che sostengono le note a lungo. Non esulano frangenti maggiormente vigorosi e tuffi nel Progressive Rock oltre che nel mondo dei Beatles, band sempre amata da Ragni.
Questa raccolta potrebbe essere il primo passo per addentrarvi al meglio nel mondo musicale di quest’artista che a mio modo di vedere è sempre stato poco considerato e in maniera ingiusta, ma tranquilli, abbiamo tutto il tempo per rimediare. MS





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