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a cura di MASSIMO SALARI
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domenica 3 aprile 2022
Sintesi Del Viaggio Di Es
SINTESI DEL VIAGGIO DI ES - Gli
Alberi Di Stavropol I Dischi Della Locanda Del Vento –
Lizard Records Distribuzione:
BTF, GT Music, Pick Up, MaRaCash, Syn-Phonic Genere: Progressive Rock Supporto: cd – 2022
Se
ancora oggi ascoltiamo Progressive Rock Italiano, questo lo dobbiamo anche a
tutte le band che si sono prodigate dagli anni ’80 in poi, ossia quando il
genere non è andato più di moda. Facile fare musica quando si segue una
tendenza di successo, provate a farlo quando questa tendenza non è più in auge.
Si è come dei salmoni controcorrente. Si sa che alla fine se una cosa è
veramente valida, emerge, magari a fatica e nel tempo, ma emerge. Questo è
quello che è accaduto negli anni ’90 al Progressive Rock Italiano, è ritornato
grazie a gruppi che hanno insistito negli anni ’80 come i Nuova Era, Mo.Do,
Aurora Lunare, Arcansiel, Goad, Ezra Winston, Edith, Sithonia e moltissime
altre ancora. Ed è proprio sui Sithonia che mi soffermo, Valerio Roda (basso e
autore di testi e musica) e Marco Giovannini (voce) sono i componenti storici
che danno vita a Bologna nel 2014 al progetto Sintesi Del Viaggio Di Es. Nel
2017 debuttano con “Il Sole Alle Spalle”, album acustico e Folk in perfetto
equilibrio con il Rock, grazie ad esso si fanno conoscere in tutto l’ambiente
lasciando da subito una buonissima impressione che è confermata (e questo già
lo anticipo) da questo nuovo lavoro intitolato “Gli Alberi Di Stavropol”. Il
gruppo è completato da Sauro Musi (chitarra), Maurizio Pezzoli (tastiere),
Eleonora Montenegro (flauto traverso) e Nicola Alberghini (batteria). Durante
il percorso sonoro si avvalgono della partecipazione di alcuni special guest
fra i quali incontriamo con piacere Barbara Rubin al violino nel brano “Andria”
e Maria Grazia Ponziani con l’organetto diatonico in “Grazie Per Gli Anni E Per
I Giorni”. La
fotografia della copertina è per opera di Andrej Loginov mente le fotografie
della band contenute nel bell’artwork, sono di Marco Capozzi. Il
flauto dona alla musica Rock un fascino del tutto particolare, personalmente mi
colpisce molto, ritengo sia un evidenziatore di passaggi gentili per l’anima, questo
lo riscontro per l’ennesima volta nell’iniziale “Come Le Foglie (Parte 1). Il
cantautorato si sposa con la musica Prog in maniera elegante, un poco come
hanno saputo fare certe Orme solo per citare un nome popolare. Ed è il caso di
“Gli Alberi Di Stavropol”. “Regina
In Lacrime” racconta la storia di una regina che descrive un mondo che non
esiste più, la musica bene accompagna la narrazione, sono immagini per la
mente. Il tono sale con “L’Età Dell’Oro” dove anche la chitarra elettrica fa la
voce grande. La band qui mostra le proprie capacità balistiche. Ma è in “Adria”
che l’enfasi sale, il violino di Barbara (già nota al mondo Prog per le sue piacevoli
realizzazioni) coccola l’ascoltatore facendogli ascoltare spontaneamente a
occhi chiusi l’evolversi delle melodie. Ritornano gli alberi di Stavropol in
“Una Nuova Passeggiata”, bel connubio fra chitarra elettrica e mellotron e
quando entra il flauto non posso fare a meno di ricordare altri passaggi Prog
di band svedesi, probabilmente anche per un certo velo di malinconia che
avvolge il tutto. Un'altra coccola giunge da “Come Le Foglie (Parte 2)”, più
precisamente dalla chitarra di Sauro Musi. Con un ritmo cadenzato inizia
“Strade Di Fango”, la musica sottolinea con energia il narrato degli eventi a
Stavropol, città della Russia sud-occidentale occupata dall'Armata Rossa il 29
gennaio 1920 e occupata dall'esercito della Germania nazista durante la seconda
guerra mondiale. Ma il brano che ho maggiormente apprezzato di più in senso generale
è “Grazie Per Gli Anni E Per I Giorni” e non perché sia uno strumentale, ma
proprio per la scelta delle melodie e delle soluzioni adoperate nella
composizione che si avvicina di più al mondo puro del Progressive Rock, quello
storico. A finire c’è la suite “Il Viaggio Di Es”, altra cattedra per le
capacità dei Sintesi Del Viaggio Di Es. In
conclusione si può dire che il Progressive Rock Italiano nel 2022 può dormire ancora
sonni tranquilli, esso è supportato ancora sia da band storiche che da nuove leve,
in questo caso abbiamo i piedi in due staffe il che raddoppia la sicurezza… E
il piacere. MS
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