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domenica 20 marzo 2022

Nathan

NATHAN – Uomini Di Sabbia
AMS Records
Genere: Rock Progressivo Italiano
Supporto: cd – 2022




Ancora nel 2022 il Rock Progressivo Italiano ha ottima salute. Band sorgono giorno dopo giorno portando nuova linfa vitale al genere che ha goduto di buona salute negli anni ’70, ma anche oggi sembra non essere domo. I punti di riferimento sono sempre gli stessi, non si finisce mai di dire grazie a gruppi storici come Banco Del Mutuo Soccorso, Le Orme, e Premiata Forneria Marconi su tutte, quest’ultima anche riferimento per la band savonese Nathan. Attivi nell’ambito musicale dal 1977 Flavio Esposito (tastiere), Bruno Lugaro (voce e basso) e Fabio Sanfilippo (batteria) formano la band soltanto nel 1997 e suonano brani altrui come ad esempio quelli dei Genesis o dei Pink Floyd. Oggi sono formati da Bruno Lugaro (voce), Piergiorgio Abba (tastiere), Giulio Smeragliuolo (chitarre), Fabio Zunino, Nino Cerruti, Mauro Brunzu (basso), e Luca Grosso, Fabio Sanfilippo (batteria).
Realizzano il primo disco in studio nel 2016 e si fanno conoscere al pubblico con “Nebulosa”. L’interesse attorno alla band si mobilita immediatamente, tanto da portare i Nathan a comporre il secondo album nel 2018 con la famosa casa AMS Records, l’album s’intitola “Era”. La vena compositiva sembra essere a questo punto ispirata poiché già nel 2022 siamo al cospetto di questo nuovo disco dal titolo “Uomini Di Sabbia”. Considerando che si sono composti nel 1997 direi che di cose nel tempo ne sono cambiate. Il disco in analisi sfiora anche in certi frangenti l’Hard Prog, questo per sottolineare l’importanza che hanno le chitarre all’interno della musica dei Nathan. Non siamo al cospetto di un concept, bensì di un lavoro legato brano per brano da testi che trattano argomenti psicologici come la non capacità di ribellione da parte dell’uomo ai soprusi, oppure della volontà di ribellione dinanzi alle ingiustizie, ogni brano ha un punto focale su cui concentrarsi. Otto le canzoni, a iniziare da “Fatti Non Foste” ispirato dalla Divina Commedia di Dante riguardante la collocazione di Ulisse nell’Inferno. La musica parte vigorosa e con tempi dispari a dire “siamo Prog al 100% !”. Un perfetto equilibrio fra PFM e Orme mentre risultano gradevoli gli interventi delle tastiere che riescono ad apportare un alito di gentilezza. Con un inizio alla Porcupine Tree anni ’90 giunge “Monoliti”, molti i punti di congiunzione con “Impressioni Di Settembre” e qualche passaggio alla New Trolls, a testimonianza di una totale passione per il genere nostrano. “Delirio Onirico” getta l’ascoltatore nel mondo dei Genesis e qui si denotano anche momenti di virtuosismo strumentale. “Il Pianto Del Cielo” è la canzone più corta dell’album con quattro minuti di melodie prossime al Neo Prog, mentre la voce di Lugaro mi ricorda in alcuni passaggi quella di Ivano Fossati.
Nei quasi dieci minuti di “Madre Dei Sortilegi” lo spettro si amplia, qui la musica diventa a 360 gradi, vetrina anche per le capacità balistiche dei singoli componenti. Ancora Porcupine Tree in “Nel Giardino Di Maria”, questa volta li nomino per il riff di tastiere che bombarda l’ascoltatore in maniera ripetitiva, qui siamo maggiormente nel campo Rock piuttosto che Prog e comunque il pezzo non mi dispiace per niente anche perché spezza l’ascolto e rende tutto più scorrevole. La pacata parte melodica centrale del brano riporta il suono agli anni ’70 e nuovamente alla PFM ma è un breve momento, i Nathan riprendono immediatamente il via e vigore. Un pianoforte inizia “L’Acrobata” tracciando sensazioni malinconiche dalla facile resa, credo che questo possa essere il singolo dell’album, o almeno un potenziale singolo. Il disco si finisce con la suite di quindici minuti “Egos”, mio brano preferito, dove i Nathan mettono sul piatto tutta la preparazione e capacità compositiva.
“Uomini Di Sabbia” è un disco molto piacevole e dalla lunga storia, un riassunto ben congeniato di quello che è stato negli anni il Prog in senso generale, tanto che sento di consigliare questo lavoro a tutti quelli che vogliono semplicemente ascoltare buona musica, oppure avvicinarsi per la prima volta al Rock Progressivo Italiano che non smette mai di emozionare, neppure nel 2022. MS






2 commenti:

  1. Gentile Massimo,
    Alla AMS records va dato tutto il mio plauso e ammirazione, come le altre etichette come Black Widow, Lizard e maracash. Un grande onore va fatto anche alla gloriosa Mellow records che dagli anni 90 ha pubblicato quasi tutte le band di neo prog italiano e non solo. Personalmente sto aspettando da anni che una di queste etichette si decida ad ristampare almeno i migliori prodotti prog italiani dei 90. Oggi si possono trovare solo usati su discogs ed è un vero peccato. Spero con attesa spasmodica di trovare in commercio ristampe di Sithonia, Germinale, Aton's ecc.

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  2. Hai ragione, non bastano mai i ringraziamenti a tutti coloro che si prodigano (diciamolo pure) controcorrente nel produrre musica per la mente. Di questi tempi sono davvero da ammirare. Fatto bene a nominarli.

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