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sabato 9 ottobre 2021

Three Generations

THREE GENERATIONS - Caligiuri - Tavolazzi – Capiozzo
MaRaCash Records
Genere: Jazz/fusion
Supporto: cd/vinile - 2021




La buona musica si sa non ha tempo o età, nel senso che sembra vivere in un limbo inclassificabile, certamente la strumentazione può fare la spia e così il suono della registrazione, ma se nel caso le strumentazioni dovessero essere classiche, allora l’identificazione diventa ardua.
C’è un genere che ancor più sembra non tramontare mai, il Jazz, quello caro a molte band italiane che attraverso la mediterraneità hanno scritto pagine importanti della storia della musica italiana. Se andiamo ad analizzare il periodo più interessante e prolifico di questo filone ricade nei primi anni ’70 quando formazioni come Area, Perigeo, Bella Band, Arti & Mestieri, Agorà e moltissime altre ancora, hanno saputo deliziare i nostri padiglioni auricolari oltre che scaldare l’anima.
Il tempo passa, ma la tradizione di questa nobile arte si tramanda di artista in artista, ecco che certi incontri diventano una nuova valvola di sfogo e di idee, questo quando le nuove leve si innestano con i maestri del passato.
Il nome del progetto Three Generations sorto nel 2016 è proprio il sunto di questo preambolo, creato da tre musicisti di valore e di età differenti, il pianista e tastierista Leo Caligiuri (alcuni amanti del Prog lo ricorderanno nei Altare Thotemico), il bassista e contrabbassista Ares Tavolazzi (Area) e il batterista Christian “Chicco” Capiozzo, figlio del bravissimo Giulio Capiozzo (Boretto, 18 febbraio 1946 – Cesenatico, 23 agosto 2000) motore della band storica Area.
La strada intrapresa dal trio non può essere che quella del Jazz, ma anche della ricerca, ovviamente dentro c’è molto cuore Area e a tratti durante l’ascolto potrebbe anche scendere una lacrimuccia di commozione relegata i tempi che furono. Otto brani per più di 45 minuti di musica. Leo è un grande tastierista, non lo scopriamo sicuramente oggi, e ci delizia con i suoi tasti d’avorio che danno suono alla delicatezza d’animo. Christian è un talento puro, neanche a dirlo, e che dire del maestro Ares? Sempre preciso senza sbavature e poliedrico. Il disco suona molto bene e ci regala momenti caldi ed avvolgenti come in “Journey” o nell’iniziale “Cerambyx”. Giustamente alcune cose potrebbero benissimo risiedere nella discografia Area, come il brano “Indian Market” che tanto mi ha emozionato, e che dire di “Stratos”? Un grandioso tributo al cantante scomparso degli Area Demetrio Stratos (Alessandria d'Egitto, 22 aprile 1945 – New York, 13 giugno 1979). L’ascolto spesso viene effettuato ad occhi chiusi con il piede che batte il ritmo inesorabilmente, tutto questo perché la musica è davvero coinvolgente.
Quando mi riferisco alla delicatezza d’animo di Leo Caligiuri mi riferisco soprattutto a “Here”, brano delicato dal sapore antico, come quando Duke Ellington ci spaccava il cuore. “Memories” è un pezzo ricercato nelle soluzioni sonore, e piacevolissimo risulta l’intervento del flauto sempre ad opera di Caligiuri. La conclusione è affidata a “Sunset Poetry”, mentre l’ambiente circostante si riempie d’aria pura, una gemma che sfiora anche il mondo del Folk pur restando dentro certi canoni oramai noti.
Questo album è davvero piacevole, una chicca che nessun amante dei generi descritti si deve far mancare! Ve lo assicuro…  Mi saprete dire.
Del disco esiste anche la versione in vinile oltre che in cd. MS




 

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